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Pagamenti senza intoppi: scopri le app per pagare in maniera facile e veloce e che funzionano su smartphone e dispositivi weareable



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Quali sono le app più diffuse che consentono di pagare con il cellulare, come funzionano e in cosa si differenziano fra loro

Pubblicato il 27 ott 2023



Treezor Withless

Fare acquisti con lo smartphone, in sicurezza: i pagamenti via cellulare e dispositivi wearable in negozio hanno superato i 7 miliardi di euro.

Secondo i dati dell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, l’incremento è del 107% rispetto al 2021.

Milioni di italiani effettuano transazioni in mobile payment, sfruttando la modalità contactless con le app per pagare.

Ma quali sono le più diffuse? Come funzionano? E in cosa si differenziano?

Google Wallet ex Google Pay, compila anche i moduli di pagamento

Oggi si chiama Google Wallet e fino a qualche tempo fa l’app era conosciuta come Google Pay. Nata nel 2015 come Android Pay supporta i cellulari Android 5.0 e superiori.

Google Wallet è un portafoglio digitale, memorizzando le informazioni di carte di credito, debito, carte fedeltà e carte regalo.

Ecco come funziona:

  1. Configurazione dell’Account: per iniziare a utilizzare Google Wallet, gli utenti devono scaricare l’applicazione da Google Play Store e configurarla collegandola al proprio account Google. Una volta aperta l’app, è possibile aggiungere dettagli di pagamento come carte di debito, carte di credito e altri metodi di pagamento.
  2. Pagamenti Contactless: grazie alla tecnologia NFC integrata nella maggior parte degli smartphone moderni, Google Wallet permette di effettuare pagamenti contactless. Basta avvicinare lo smartphone a un terminale di pagamento abilitato per NFC per completare una transazione.
  3. Sicurezza: la sicurezza delle transazioni è garantita da diverse misure, tra cui la tokenizzazione, che sostituisce i dettagli sensibili della carta di pagamento con un token unico per ogni transazione. Inoltre, l’accesso all’app può essere protetto con metodi di autenticazione biometrica, come l’impronta digitale o il riconoscimento facciale.
  4. Versatilità di Utilizzo: oltre ai pagamenti nei negozi fisici, Google Wallet può essere utilizzato per effettuare acquisti online, all’interno di app, e per inviare o ricevere denaro da amici e familiari. È possibile anche utilizzare Google Wallet per memorizzare carte d’imbarco, biglietti per eventi e carte fedeltà.
  5. Integrazione con Google Ecosystem: Google Wallet è strettamente integrato con l’ecosistema Google, fornendo agli utenti un’esperienza di pagamento fluida attraverso vari servizi Google, come Google Play Store e YouTube.
  6. Supporto Globale: Google Wallet è supportato in molti paesi e consente transazioni internazionali, rendendolo una soluzione di pagamento globale per gli utenti Android.

Satispay, l’app che rimborsa gli acquisti

Secondo i dati  2022  dell’Osservatorio Digitale, il 73% del volume dei pagamenti effettuati tramite dispositivi mobili, che non utilizzano la tecnologia NFC, è stato gestito attraverso l’applicazione Satispay. Tale percentuale corrisponde al 40% del totale delle transazioni, pari a 105 milioni su un totale di 268 milioni di transazioni complessive.

L’app Satispay funziona con l’associazione al conto corrente: dopo aver scaricato la app, per l’iscrizione occorre inserire documento di identità, IBAN e codice fiscale.

Tramite l’app è creato un conto corrente con moneta elettronica che viene ricaricato in automatico, ogni settimana, a seconda del tetto di budget stabilito dall’utente per cui i soldi sono materialmente prelevati dal conto corrente tradizionale. La ricarica istantanea costa invece un euro.

L’app Satispay funziona senza il chip NFC

Nei negozi, la transazione avviene sempre in peer-to-peer tra esercente e acquirente e senza l’uso del chip NFC: l’acquirente seleziona il negozio dalla lista sulla app del cellulare, inserisce l’importo e invia il pagamento; l’esercente, con la versione Business di Statispay, verifica e accetta la richiesta. Una volta completata la transazione, è possibile scaricarne ricevuta.

Gli acquisti veloci al distributore automatico avvengono invece tramite scansione di QrCode.

Oltre ai pagamenti peer-to-peer tra gli utenti registrati, tra cui le buste regalo digitali, la app consente ricariche telefoniche anche verso altri: basta selezionare il numero dell’operatore e il contatto a cui inviarla dalla rubrica, scrivere l’importo e inviare il pagamento.

Previsti anche pagamenti verso la PA: i bollettini hanno la commissione di un euro, i pagamenti di avvisi PagoPA dal portale web dell’ente creditore sono gratis.

Satispay l’app per il business to business

Il circuito nella versione B2B non prevede commissioni per transazioni fino a 10 euro su acquisti in negozio o da attività senza sede fissa: oltre i 10 euro, il costo è di 20 centesimi.

Per le transazioni da e-commerce e social media, fino a 10 euro la commissione è dell’1%, oltre dell’1% + 20 centesimi.

Ogni transazione su distributore automatico ha una commissione dell’1%. Sono previste diverse forme di “Cashback”, i rimborsi agli utenti che acquistano con la app.

Apple Pay, l’app per pagare con iPhone

Nata nel 2014, è l’app per i pagamenti sui dispositivi Apple. È supportata dagli iPhone con Face ID e Touch ID (eccetto iPhone5S).

Non si scarica, ma si attiva tramite la app Wallet, preconfigurata nei dispositivi. Basta aggiungere su Wallet, il portafoglio virtuale, una carta di pagamento.

Al momento dell’acquisto nei negozi che supportano il circuito, sarà sufficiente posizionare l’iPhone in prossimità del POS: la transazione verrà autorizzata nel Wallet, tramite il riconoscimento facciale (Face ID) o l’impronta digitale (Touch ID) ed effettuata grazie alla tecnologia NFC – Near Field Communication.

Anche sui siti che supportano il circuito, l’acquisto è autenticato tramite Face ID o Touch ID, senza inserire i dati della propria carta. Apple Pay per ogni transazione usa un numero specifico di dispositivo e un codice di transazione univoco per non memorizzare o condividere dati su dispositivi e server.

Possono essere abbinate ad Apple Pay le carte di pagamento emesse dalle principali banche.

BANCOMAT Pay, l’app per pagare senza Bancomat

Non è necessario avere una carta PagoBANCOMAT per usare BANCOMAT Pay: basta verificare se la propria banca offre il servizio, scaricare la app e associare al proprio IBAN di conto corrente o carta prepagata il proprio numero di cellulare.

Si può utilizzare il servizio, se supportato, anche tramite la app della propria banca. Per attivare BANCOMAT Pay, occorr scaricare l’app sul proprio smartphone, digitare il proprio numero di cellulare e inserire il codice di verifica.

Quindi, andare sull’area riservata del proprio Internet Banking, inquadrare il QR Code della sezione BANCOMAT Pay e scegliere il PIN. In caso di integrazione nella app bancaria, cliccare nella sezione BANCOMAT Pay.

La app supporta smartphone Android dalla versione 6 o IPhone 12 e superiori.

BANCOMATPay, l’app funziona senza NFC

Per le transazioni in prossimità non utilizza la tecnologia NFC ma il QR Code: nei negozi che supportano il circuito, basta inquadrare il QrCode fornito dal commerciante e autorizzare il pagamento tramite PIN o riconoscimento facciale o dell’impronta digitale.

Per acquistare sui siti di e-commerce che supportano il circuito basta inserire il proprio numero di cellulare. Per inviare denaro invece, occorre entrare nella sezione dedicata, cercare nella rubrica telefonica duplicata il beneficiario, inserire l’importo e confermare l’operazione.

Easy Park e MooneyGo le app per pagare il parcheggio

Le app più diffuse per pagare parcheggio sono Easy Park e MooneyGo. Entrambe consentono di pagare solo i minuti di sosta effettiva e di pianificare i propri spostamenti: Easy Park con i servizi Parking Planner (dedicato agli aeroporti) e Find & Park (che ottimizza i percorsi per trovare parcheggi vicini disponibili), MooneyGo con soluzioni integrate tra treno, bus e metro e la possibilità di acquistare biglietti dei mezzi direttamente dal cellulare.

Il funzionamento è simile: dopo averle scaricate, occorre creare un account e registrarsi con dati personali, poi ricaricare il credito (tramite carta di credito o altre app di pagamento) e inserire i dati richiesti, quindi inserire il numero di targa e una breve descrizione del proprio veicolo. Al momento del pagamento della sosta, arriverà via mail il talloncino relativo alla targa inserita.

EasyPark integra la gestione delle soste e quelle delle ricariche dei veicoli elettrici. MooneyGo la possibilità di “ritrovare” la propria auto tramite GPS.

Paypal, l’app per pagare con un tocco

Paypal basa le transazioni online sull’apertura di conti virtuali associati a delle carte di pagamento.

Fondata nel 1999 e acquisita da eBay nel 2002, PayPal è stata poi scorporata come società indipendente nel 2015.

Per creare un conto PayPal, occorre registrarsi con i propri dati personali, aggiungere una mail e una password e configurare la propria carta di credito. Al momento dell’acquisto nei negozi aderenti al circuito basta aprire l’app, selezionare “Scansiona/Paga”, inquadrare il codice QR, digitare l’importo e premere “Invia”. Ricevuta la conferma del pagamento, mostrarla alla cassa. Tutto contactless.

Per inviare denaro ad un altro account Paypal, basta cercare il destinatario nella propria rubrica, digitare l’importo e premere “Invia”. I trasferimenti sono gratuiti nell’area UE. Per ricevere denaro invece la procedura è creare un link Paypal.me e condividerlo con gli amici. Per i trasferimenti all’estero, in oltre 130 paesi, l’app utilizza il servizio Xoom.

Samsung Pay, l’app dalla doppia tecnologia

Samsung Pay è nata nel 2015 ed è disponibile in Italia dal 2018.

Riservata ai dispositivi Samsung, è supportata dai modelli Galaxy A5 2016 e superiori, Galaxy S6 edge+ e superiori e preinstallata sui nuovi modelli.

Una volta verificato dal sito della propria banca che il servizio sia supportato e scaricata la app, per configurarla basta associare la propria carta di pagamento, anche PagoBancomat.

Al momento dell’acquisto con il POS, la transazione sarà autorizzata tramite riconoscimento impronte digitali, scansione dell’iride o PIN.

Ma, a differenza delle altre app, Samsung Pay non implica per gli esercenti l’adesione al circuito e funziona non solo con la tecnologia NFC, adatta ai POS contactless, ma anche con quella MST – Magnetic Secure Transmission, adatta agli acquisti con carta di credito. La tecnologia MST non è però disponibile per gli acquisti in Italia.

La funzionalità Trasporti pubblici consente di pagare gli ingressi ai mezzi pubblici dotati di lettore contactless: basta avvicinare lo smartphone, anche con lo schermo spento, al lettore (spesso sul tornello).

È possibile raccogliere e registrare tutte le proprie “Carte fedeltà” all’interno della app, nell’omonima sezione.

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