Come la pandemia sta cambiando il sistema dei pagamenti digitali

Secondo l’ultimo World Payments Report di Capgemini, il contesto dominato dal COVID 19 ha favorito i pagamenti non-cash, catalizzando uno spostamento intergenerazionale verso i canali digitali e i metodi di pagamento digitali. Durante il lockdown i baby boomer (persone dai 56 anni in su) hanno mostrato un forte spostamento verso i pagamenti digitali, diventando così una delle ultime generazioni ad adottare questo modello. Inoltre, l’internet banking e i versamenti diretti sui conti correnti sono stati e sono tuttora il metodo di pagamento prediletto dal 68% degli utenti intervistati

Pubblicato il 22 Ott 2020

Monia Ferrari

Financial Services Director di Capgemini in Italia

covid pagamenti digitali

Il settore dei pagamenti è in piena transizione a causa di molteplici fattori critici. Tra questi sicuramente figura la pandemia di COVID-19, il cui impatto sul volume dei pagamenti digitali è solo uno degli aspetti della crisi, che ha avuto un effetto dirompente anche sulle dinamiche dell’industria. Per le società di pagamento, ora più che mai, si presenta l’opportunità di soddisfare le emergenti aspettative dei clienti in ambito digitale. Tuttavia, per beneficiare di questa occasione, sarà necessario aggiornare la propria configurazione operativa e tecnologica, così come esplorare nuovi modelli di business e fonti di ricavo.

Nel 2019 +14% di transazioni non-cash

Secondo l’ultimo World Payments Report di Capgemini, fino al 2019 la crescita e l’adozione da parte dei clienti di nuovi sistemi di pagamento hanno stimolato nuove opportunità per gli operatori del settore. I pagamenti sono diventati sempre più intangibili, man mano che i pagamenti invisibili, quelli istantanei e l’autenticazione biometrica si sono radicati nello stile di vita dei consumatori, e le piattaforme social media hanno aggiunto ulteriori funzionalità di pagamento. I digital wallet sono una delle opzioni predilette per le spese online e per le transazioni fisiche. La domanda di transazioni contact-less è cresciuta, grazie a un’esperienza di pagamento più fluida. Nel 2019, questa perfetta corrispondenza tra domanda e offerta ha supportato un incremento di oltre il 14% dei volumi delle transazioni non-cash, che hanno raggiunto quota 708,5 miliardi, il più alto tasso di crescita mai registrato nell’ultimo decennio.

L’Asia-Pacifico che ha registrato 243,6 miliardi di transazioni non-cash (pagamenti digitali) nel 2019, ha superato l’Europa e il Nord America divenendo il leader in termini di volume. Un incremento trainato dall’aumento nell’utilizzo degli smartphone, dal boom dell’e-commerce, dall’adozione dei digital wallet e dalle innovazioni nei pagamenti mobile e tramite QR code, specie in mercati come Cina, India e altri paesi del sudest asiatico, dove la crescita è stata pari al 31,1%.

L’attuale contesto dominato dal COVID 19 ha in un certo senso favorito i pagamenti digitali, ad esempio catalizzando uno spostamento intergenerazionale verso i canali digitali e i metodi di pagamento digitali. Infatti, i baby boomer (le persone dai 56 anni in su) hanno mostrato durante il lockdown un forte spostamento verso i pagamenti digitali, diventando così una delle ultime generazioni ad adottare questo modello. Inoltre, secondo i nostri studi, durante la crisi sanitaria globale, l’internet banking e i versamenti diretti sui conti correnti sono stati e sono tuttora il metodo di pagamento prediletto dal 68% degli utenti intervistati. Le carte contactless sono state indicate come il secondo metodo di pagamento più utilizzato, preferite dal 64% degli intervistati mentre i digital wallet, che includono i pagamenti basati su QR code, sono stati la prima scelta per il 48% di coloro che hanno partecipato al sondaggio del report.

È attesa una decrescita dei pagamenti digitali

Ciononostante, dopo la crisi, ci aspettiamo una decelerazione di questo trend di crescita, che evidenzierà sia una certa dipendenza dalle transazioni non-cash sia l’effetto di una situazione economica meno florida a livello globale: stimiamo infatti un tasso composto di crescita annuale (CAGR) per le transazioni non-cash attorno al 12% a livello globale nel periodo 2019-2023, in calo di quasi il 5% rispetto alle precedenti proiezioni. Nonostante la lunga ombra della pandemia, si prevede una maggiore adozione dei metodi di pagamento digitali soprattutto in mercati in crescita delle zone APAC e MEA. Dalle nostre analisi risulta un incremento del 19% del CAGR 2019-23 nei mercati a crescita elevata, come India e Cina. Inoltre, buoni risultati potrebbero vedersi nell’area MEA (14%) e in Europa (9%). Ma anche i Paesi CEE in via di sviluppo (Romania, Polonia, Repubblica Ceca) e quelli non appartenenti alla zona euro (Russia, Turchia) giocheranno un ruolo critico nell’andamento del comparto.

Crescono anche i cosiddetti “pagamenti invisibili”

Metodi di pagamento alternativi potrebbero continuare a far crescere l’universo dei pagamenti non-cash, visto che i consumatori sono alla ricerca di velocità, convenienza e di una migliore customer experience. Si prevede che il numero degli utenti dei digital wallet passi dai 2,3 miliardi del 2019 a 4 miliardi entro il 2024, ovvero il 50% della popolazione mondiale. I pagamenti invisibili, o i processi di pagamento automatizzati come quelli che si trovano negli store Amazon Go e Uber potrebbero raggiungere un CAGR del 51% nel periodo 2017-2022.

Dunque, con un mercato in continuo cambiamento e affetto dalla pandemia Covid che ha cambiato dal profondo il contesto in cui si opera, le società del settore devono affrontare un rischio crescente in termini di business, regolamentazione e operation. Una situazione che impone un utilizzo attivo della tecnologia per contribuire a ridurre l’esposizione a tali rischi. Ma per tenere il passo della trasformazione in atto, non sarà sufficiente lo sviluppo di capacità interne, come infatti ha rilevato il 60% dei dirigenti bancari intervistati nel WPR di Capgemini. Nel lungo percorso che vedrà i player di settore dover fronteggiare l’incertezza dovuta alla pandemia, la collaborazione con altri player dell’ecosistema allargato può diventare un elemento fondamentale per poter rispondere ai rischi esistenti e futuri, ampliare la propria offerta e cogliere nuove opportunità di business.

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