Innovazione nei pagamenti, serve il contributo di tutti gli attori

Pubblicato il 18 Set 2015

Alessandro Longo

Bisogna cooperare, “fare sistema”, per competere meglio. E così anche prepararsi meglio all’arrivo degli over the top internazionali sul mondo dei pagamenti digitali italiani. E’ il messaggio che emerge da una tavola rotonda dove si sono confrontati alcuni protagonisti del mercato, durante l’evento romano ePayment for a Digital Life (organizzato da Corcom e Pagamentidigitali.it), il 17 settembre.

Ogni attore lavora per sviluppare il proprio distinto ruolo nell’ecosistema e al tempo stesso guarda agli altri per stringere alleanze. “Ci sono circa 50-60 mila mobile Pos in Italia e il loro ruolo è importante per potenziare i pagamenti digitali in Italia”, ha detto Claudio Carli, Marketing & Communication Director di Ingenico. “Da una parte, i mobile pos permettono di portare la moneta elettronica anche nei luoghi dove finora ha regnato il contante. Dall’altra, abilitando servizi aggiuntivi per i commercianti, possono anche spingere un uso più ricco e frequente dei Pos, dato che in Italia in media il loro utilizzo medio è troppo basso”.

I nuovi strumenti di pagamento, soprattutto se mobili, promettono quindi di essere la chiave di volta per la diffusione dell’elettronico, sia tra i commercianti sia tra i consumatori.

Concorda Nicolò Romani, Head of Innovation Lab, SIA, che ha presentato il network Jiffy (pagamenti peer to peer) come esempio di strumento di nuova generazione: “ha tutte le caratteristiche adatte a spingere i sistemi di pagamento elettronico tra la popolazione: Jiffy è facile da usare, immediato- ricorda la chat- e ha vantaggi evidenti rispetto ai vecchi strumenti, dato che permette di fare bonifici in tempo reale, adesso con 13 banche che corrispondono all’80 per cento dei conti correnti italiani. Al tempo stesso rispetta i criteri di sicurezza e affidabilità tipici del mondo bancario”.
“Ed è solo l’inizio. Il prossimo passo sarà abilitare i pagamenti di professionisti e negozi via Jiffy. La sfida poi sarà portarlo sul Nodo Pagamenti, per i pagamenti verso la pubblica amministrazione. A questo scopo stiamo collaborando con l’Agenzia per l’Italia Digitale”.

A sottolineare l’importanza della collaborazione tra attori è stata soprattutto Liliana Fratini Passi, Direttore Generale del Consorzio CBI. “Permettiamo ai consorziati di condividere infrastrutture e investimenti pregressi e concentrarsi sui servizi al pubblico, con i quali differenziarsi. Questo spirito di collaborazione si rivelerà sempre più necessario, per il futuro dei pagamenti: per tenere bassi i costi mentre si continua il percorso di innovazione”.

Una strategia che per gli attori italiani potrebbe rivelarsi anche la sola in grado di consentire la sopravvivenza sul mercato, ha fatto notare Andrea Allara, Sales Director di Sofort Italy (azienda tedesca che fornisce un servizio innovativo di bonifici online). “Noi siamo gli ultimi, tra i nuovi attori, che ancora chiedono alle banche di collaborare. I prossimi che verranno, over the top, vi saliranno sopra senza aspettare”, ha detto (il pubblico a questo punto ha applaudito).

Carli, Romani e Fratini Passi hanno concordato che, di fronte a queste minacce, bisogna intensificare gli sforzi di collaborazione. “Il nostro prossimo passo evolutivo sarà ampliare l’interoperabilità dei servizi”, ha detto Frattini Passi. “Non basterà più che ci sia un network Jiffy supportato da molte banche. Miriamo a favorire un accordo tra diversi attori nazionali e internazionali perché i diversi strumenti di pagamento parlino tra loro”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 3