Pagamenti P2P via SMS, la seconda vita di Google Wallet

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redazione

Sembrava destinato all’estinzione, e invece Google Wallet, la piattaforma che qualche mese fa ha ceduto gli onori della cronaca ad Android Pay, rinasce a nuova vita come servizio di trasferimenti di denaro P2P via SMS. Il meccanismo prevede l’invio di un link, che il destinatario apre sul browser per accedere a una pagina web su cui può inserire i dati della propria carta di debito e sbloccare l’importo, che viene accreditato sul conto corrente nel giro di pochi minuti. Niente più app proprietarie, né complicati accordi con i circuiti di credito, e soprattutto niente più barriere tra il mondo Android e quello iOs: il caro vecchio “messaggino” non conosce giurisdizione o confini e funziona agnosticamente su qualsiasi device.

E a proposito di fazioni contrapposte, oltre a rivitalizzare Google Wallet, il nuovo servizio costituisce un cavallo di Troia per raggiungere gli utenti Apple, per i quali il software è disponibile sull’App store come qualsiasi altra applicazione. Pur non offrendo la possibilità di pagare beni e servizi a esercizi commerciali, il meccanismo P2P di Mountain View può infatti ovviare al principale degli attuali limiti di Apple Pay, che in caso di trasferimenti di denaro tra privato è generalmente sostituito da Paypal.

Negli Stati Uniti il servizio dovrà vedersela con provider già affermati, come Venmo, Snapcash, Paypal.Me e Facebook Messenger. In Italia funzioni simili sono offerte da Satispay, 2Pay, Jiffy (proposto da SIA, a cui hanno già aderito 13 gruppi bancari), Zac (soluzione progettata da ICBPI e già scelta da Gruppo Creval, Veneto Banca, CSE e Cedacri), Hype di Banca Sella, Chat&Cash e Tinaba, che dovrebbe partire ufficialmente il prossimo marzo.

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