BorsadelCredito.it pronta ad affrontare la PSD2

Pubblicato il 14 Set 2019

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E con oggi, 14 settembre entra ufficialmente in vigore anche in Italia la PSD2, direttiva europea sui servizi di pagamento: una rivoluzione che coinvolge sia il settore bancario che il FinTech, aprendo le banche all’integrazione con le tecnologie digitali e definendo per i clienti nuovi sistemi di autenticazione e sicurezza per le operazioni bancarie. In sostanza, decreta il passaggio delle banche verso un’attitudine sempre più FinTech.

BorsadelCredito.it, operatore italiano di peer to peer lending per le PMI che offre un marketplace online dove aziende e risparmiatori collaborano per ottenere credito e far crescere i risparmi, si presenta con tutte le carte in regola mettendo a disposizione delle “Terze Parti o TPP, Third Party Provider” l’interfaccia attraverso cui condividere i dati dei clienti e accedere ai servizi, sviluppata con Fabrick, fornitore di tecnologie e servizi B2B2C a banche, imprese e fintech per creare soluzioni finanziarie personalizzate e favorire l’open banking definendo nuovi modelli di business e di servizi bancari.

“Accedendo alla pagina dedicata all’open banking, è possibile autorizzare l’accesso ai propri dati e avere un accesso diretto ai nostri servizi, che saranno erogati in maniera ancora più rapida ed efficace proprio grazie alla possibilità di analizzare informazioni già strutturate” dice Antonio Lafiosca, Chief Operating Officer di BorsadelCredito.it.

Per sperimentare e portare a regime i propri modelli di business in tempi più rapidi e in maniera più efficace, il 13 giugno ci sarà la conversione in legge del Decreto Crescita e la costituzione della Sandbox, lo spazio limitato con durata di 18 mesi entro cui agire in deroga alle regole di base che prevede requisiti patrimoniali ridotti; adempimenti semplificati e proporzionati alle attività che si intende svolgere; tempi ridotti delle procedure autorizzative e definizione di perimetri di operatività.

Novità radicali ed effetti correlati

La più importante novità introdotta dalla PSD2 è la concretizzazione del concetto di “open banking” che impone alle banche tradizionali di rendere accessibili i conti correnti dei propri clienti a terze parti (gli incumbent e le società FinTech), che potranno utilizzare le API (Application Programming Interface) e accedere direttamente ai dati dei clienti delle banche per fornire nuovi servizi informativi o dispositivi, attraverso app scaricate sul mobile. Servizi che potranno andare oltre i pagamenti, includendo la gestione dei risparmi, il tracciamento delle spese, il pagamento delle bollette o i servizi di lending, con la garanzia di una digital customer experience.

Ne consegue che Amazon, ma anche Facebook, WhatsApp, ovvero tutti i prossimi incumbent della finanza, o società FinTech che offrono servizi di pagamento, potranno leggere i conti (profilando i clienti) e mettersi in competizione con le banche, aumentando la propria forza disruptive. “Il FinTech è il futuro, le banche un passato destinato a esaurirsi, a meno che non si avviino verso un’integrazione” commenta Lafiosca.

L’accesso alle proprie aree riservate, la disposizione dei pagamenti, l’espressione di consenso a un’azione attraverso un canale remoto, richiederanno barriere aggiuntive all’ingresso a scopo di protezione. Proprio perché si tratta di un sistema aperto che prevede lo scambio di dati sensibili, è necessario garantire una protezione elevata contro accessi fraudolenti e rischi di hackeraggio. Protezione che si otterrà attraverso la Strong Customer Authentication, o autenticazione a due fattori, perché richiede la verifica di almeno due informazioni diverse per provare in maniera univoca l’identità dell’utente.

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