Nel 2024 le commissioni bancarie sui servizi di pagamento raggiungono 9,5 miliardi di euro, segnando un aumento del 2% rispetto ai 9,3 miliardi del 2023. Ma la crescita perde slancio: sulla base dei primi nove mesi dell’anno, l’incremento previsto per il 2025 si ferma sotto l’1%. Il rallentamento è influenzato da consumi stagnanti, concorrenza crescente di FinTech e BigTech, pressioni regolamentari e riduzione della migrazione dal contante al digitale.
Indice degli argomenti
La fotografia del settore secondo Excellence Payments
A delineare il quadro è la ricerca “Le Sfide del Nuovo Ecosistema dei Pagamenti”, realizzata da Excellence Payments, che analizza i bilanci di dieci grandi banche italiane. Il comparto delle carte di pagamento, con 2,6 miliardi (28% del totale) e un CAGR del 14% tra 2021 e 2024, è l’unico vero motore di crescita. Le carte di credito e di debito contribuiscono in modo identico, con 1,3 miliardi ciascuna.
Al contrario, la componente principale – conti correnti e bonifici – vale 5,5 miliardi (57% del totale) e cresce solo con un CAGR del 3%. L’incidenza delle commissioni si polarizza: sale al 46% per le banche medie, scende al 31% per le grandi e resta stabile al 30% per i due principali player nazionali.
Le performance delle principali banche
La ricerca misura la capacità di creare valore attraverso tre indicatori relativi a liquidità, clienti e filiali. Nel ranking 2024 si confermano ai vertici Intesa Sanpaolo e Banco Desio. Quest’ultima eccelle sugli indicatori per liquidità (1,23) e per singolo cliente (33,66). Si distingue anche UniCredit, in crescita del 13% anno su anno, con valori pari a 0,67 per liquidità e 15,84 per cliente.
“Il rallentamento è strutturale”: la sfida dei nuovi player
“Il rallentamento non è ciclico, ma strutturale”, afferma Andrea Gnetti, amministratore delegato di Excellence Payments. “Player globali come Revolut, Klarna, Stripe e Adyen stanno ridisegnando le regole del gioco.
In questo scenario, le opzioni tecnologiche come l’apertura dell’NFC sugli iPhone diventano un fattore abilitante per le banche che vogliono sviluppare wallet proprietari e recuperare il controllo dell’esperienza cliente”.
Secondo Gnetti, “Il rischio di disintermediazione è concreto, ma ci sono anche nuove leve per contrastarlo. È strategico presidiare l’esperienza di pagamento con offerte innovative e soluzioni verticali per il business”.
Innovare per difendere redditività e relazione
“L’apporto delle commissioni sui pagamenti, che per anni ha contribuito a stabilizzare i conti economici, non può più essere dato per scontato”, avverte Maurizio Primanni, presidente del Gruppo Excellence. “Le banche devono passare da una logica di rendita a una di innovazione. La sfida ora è difendere la redditività e la relazione con il cliente, arricchendo l’offerta con servizi a valore aggiunto e un uso più intelligente dei dati”.
Secondo Primanni, serve un cambio di strategia per trasformare la minaccia competitiva in un’opportunità di rafforzamento del rapporto con clienti consumer e imprese.






