Il contactless come strumento di engagement unito a Bigdata e analytics

Pubblicato il 03 Mar 2016

Mauro Bellini

La tavola rotonda dedicata al Mobile proximity payment nel corso della presentazione dell'Osservatorio Mobile Payment & Commerce 2016

Il tema del Mobile proximity è uno dei temi di attenzione delle imprese che operano sul mercato dei digital payment e a questo tema ( ma non solo ) è stata dedicata una tavola rotonda nel corso della presentazione dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce 2016 della Schoolf of Managment del Politecnico di Milano.

L’innovazione nei pagamenti sta correndo, ma a sentire le opinioni dei partecipanti alla tavola rotonda su innovazione nella proximity ed engagement non corre ancora abbastanza veloce. Luciano Cavazzana, Presidente e AD di Ingenico Italia ha osservato che «La diffusione dei sistemi di pagamento elettronico (cashless) cresce anno dopo anno, favorita anche dalla maggiore propensione da parte dei consumatori italiani di utilizzare smartphone per acquisti. Questa crescita è ancora troppo poco accentuata per sperare di raggiungere quei paesi europei e mondiali che, mediamente, vantano un numero di transazioni per carta superiore al doppio di quanto ancora succede in Italia e questo è un fattore frenante per la nostra economia».
La diffusione dei pagamenti elettronici potrà decollare solo se il sistema dell’offerta si concentrerà sull’usabilità e sull’ergonomia. «Siamo convinti – ha proseguito Cavazzana – che superate le criticità delle tecnologie grazie all’impegno del mondo bancario, delle telco e dei fornitori di tecnologie, tra cui anche Ingenico, la principale sfida sia quella di convincere gli utenti ad utilizzare i nuovi sistemi, creando confidenza e abitudine all’uso. Nello stesso modo, riconoscendo che i sistemi di pagamento elettronico, comportando una riduzione dell’uso del contante, potrebbero portare anche ad una parallela riduzione delle frodi e dell’evasione, anche il mondo politico potrebbe incentivarne l’uso presso clienti, commercianti e professionisti mediante programmi di detrazioni o di sconti fiscali».
Cavazzana ha poi aggiunto che Ingenico, prosegue nella sua azione che la vede studiare soluzioni che abilitano i pagamenti elettronici in ogni condizione di uso e in questo senso l’esperienza degli mPOS (MobilePOS) è significativa di come una soluzione nuova, più semplice e meno costosa, possa convincere molti clienti non ancora dotati di terminale di accettazione, ad utilizzare i nuovi strumenti, ottenendo dei benefici per la propria attività (migliore operatività e sicurezza degli incassi) e per il Paese (riduzione dell’evasione e dei costi di gestione del denaro).

Nicolò Romani, Responsabile Innovation Lab di SIA nel sottolineare l’importanza dell’innovazione continua nell’ambito del Mobile payment legge questa fase del mercato e osserva che «più che una evoluzione stiamo assistendo a una rivoluzione». Romani osserva inoltre il fenomeno della disintermediazione della banca nella sua relazione nei confronti dei clienti, ma nello stesso tempo sottolinea l’importanza del fattore “conoscenza dei clienti” come un patrimonio storico della banca stessa che va sempre più valorizzato anche e soprattutto nel mondo Mobile. «Il mercato di SIA – continua Romani – è quello della Sepa e continuerà a dare supporto all’innovazione delle banche nella prospettiva di sviluppo di nuovi servizi e con una road map che tiene conto dei grandi temi dell’ingaggio dei clienti. In questo senso Romani aggiunge anche come SIA creda nell’importanza del contactless e che sta già lavorando anche sul mondo Hce.
Romani ha poi ricordato l’esperienza di T-Frutta basata su cashback di industrie di marca, acquista da poco da SIA, già disponibile con servizi a Milano, Modena e Roma e con il programma di un lancio a livello nazionale. Già in qesta fase T-Frutta ha superato i 300mila euro di cashback erogati ai consumatori.

Enrico Albertelli, Responsabile Marketing Engagement di CartaSi è convinto dell’importanza del mobile anche dal punto di vista della spinta che può dare ai pagamenti in generale: «In un mercato dove il cash pesa ancora molto – osserva – il Mobile diventa una leva importante per la diffusione dei pagamenti digitali». CartaSi è poi concentrata sul tema dell’usabilità come leva strategia per l’ingaggio dei clienti dove però serve anche una intensificazione nell’uso del digitale per la conoscenza dei clienti: «Bigdata e analytics – prosegue – sono la base necessaria per fare analisi predittive sul comportamento dei clienti e sono uno strumento importantissimo per i merchant che scelgono di credere ne Mobile payment sia come servizio ai clienti sia come strumento di sviluppo del business».

Per Massimo Tessitore, Responsabile della Direzione Multicanalità Integrata di Intesa Sanpaolo il primo obiettivo è quello di vincere le resistenze degli utenti cercando di fare innovazione sull’usabilità. «E’ necessario semplificare – osserva – si deve puntare ad avere un solo Pin, non si deve stare ad aprire app, non si deve cercare il pos, si deve concentrare l’attenzione sulle azioni degli utenti e occorre – conclude in modo colorito – evitare agli utenti tutte le rotture di scatole». Tessitore aggiunge poi anche che servono valori aggiunti economici nuovi per i merchant e in questo senso certamente gli strumenti che servono per far crescere la conoscenza dei clienti e per aumentare la modalità di ingaggio rappresentano nuove opportunità di business.

Marco Loro, Partner di Pay Reply sottolinea a sua volta che se è vero che il mobile proximity è sempre più importante è altrettanto vero che «bisogna dare più valore all’acquisto per far crescere la fiducia dei clienti per radicare questa modalità di pagamento nelle loro abitudini di acquisto». Loro osserva anche che nella sfida del contactless l’NFC da solo non basta «La rivoluzione dei pagamenti contactless ha bisogno di un sostegno che può venire dall’allargamento dei servizi in termini di nuova interazione con i clienti, di gestione dell’offerta tra negozio fisico e negozio online con soluzioni che permettono ai merchant di approfondire la conoscenza delle preferenze della customer base in funzione del canale che è stato utilizzato».

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