I pagamenti Digitali crescono del 5,6% a 164 miliardi mentre i New Digital Payment accelerano del 22%

Pubblicato il 18 Feb 2016

Valeria Portale, Direttore dell'Osservatorio Mobile e Innovative Payments, Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano

Mauro Bellini

Valeria Portale direttore dell'Osservatorio Mobile Payment & Commerce

L’addio al contante non è ancora dietro l’angolo ma cominciano a vedersi segnali concreti di una tendenza che dovrebbe portarci ad abbandonare il cash per tutti i nostri acquisti.
Nel 2015 le transazioni che fanno riferimento a forme di pagamento digitali innovative ammontano a 21 miliardi di Euro, un valore lontano dai Paesi europei che hanno fatto della lotta al contante una bandiera da tempo, ma la conferma di una tendenza al cambiamento anche per il nostro Paese. E la vera svolta in questa senso arriverà nel momento in cui i clienti (ovvero tutti noi) sceglieremo in modo definitivo la strada dei digital payment e non a caso l’evento dedicato alla presentazione dell’edizione 2016 dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano è stato intitolato: “Engage Your Customer”.
«La grande sfida – osserva Valeria Portale, direttore dell’Osservatorio -, è nella esatta comprensione delle esigenze degli utenti e nella massima attenzione che deve essere data all’esperienza utente a prescindere dalle scelte tecnologiche, considerando sempre che i pagamenti digitali sono già una realtà e una tendenza fondamentali».

Un acquisto su cinque nelle famiglie italiane è già oggi in digitale e la componente più evoluta del digital payment che l’Osservatorio definisce come New Digital Payment mostra una vitalità sotto tutti gli aspetti, a partire dall’acquisto di beni e servizi che vede crescere del 48% a 2,8 miliardi il transato che passa tramite App e siti Mobile (Mobile Remote Payment & Commerce) per una quota che pesa per il 13% del pacchetto New Digital Payment. La parte del leone la fa il Mobile Remote Commerce che con il 71% arriva a 1,7 Miliardi e rappresenta il 10% dell’eCommerce e si prevede in crescita a 4,2 – 4,8 miliardi di euro entro il 2018 sino a raggiungere il 15% dell’eCommerce.

Mobile Remote Payment

Pagamenti digitali New Digital Payment vs Old Digital Payement (2013-2015) Fonte: Osservatorio Mobile Payment & Commerce Politecnico di Milano

Il Mobile Remote Payment rappresenta ancora una piccola fetta del transato (300 milioni di euro) grazie anche al contributo di pagamenti legati alle utility con bollette e bollettini che passano da 21 milioni di euro nel 2014 a oltre 57 milioni nel 2015. Esplode la crescita del ticketing nel mondo dei trasporti (biglietti di bus, pagamenti dei parcheggi, pagamenti di car sharing o di byke sharing) che cresce del 160% anche se per valori assoluti che sono dell’ordine di 40 milioni di euro, dunque tante transazioni anche se, appunto, di piccola entità. Più in dettaglio sono 6 milioni i biglietti per il trasporto locale, 3 milioni di soste al parcheggio 6 milioni di corse di car sharing: tutto con smartphone. Questo settore è atteso a una vera accelerazione da qui al 2018 con una crescita che porta questi acquisti a superare i 500 milioni di euro.

MobilePOS

L’altra grande componente dei New Digital Payment è rappresentato dal contacless e dal MobilePOS (pagamenti mediante carta o telefono contactless). «Se pensiamo che le carte contactless passano da 12 a 20 milioni e i Mobile POS abilitati superano quota 500mila con un vero raddoppio rispetto al 2014 si può affermare che l’infrastruttura del contactless – precisa Portale – è già oggi pronta per sostenere tassi di crescita ben più importanti e possiamo identificare nel Mobile Proximity Payment la chiave di volta per avvicinare ancora di più gli italiani ai pagamenti elettronici».

Pagamenti digitali New Digital Payment vs Old Digital Payement (2013-2015) diffusione Mobile POS. Fonte: Osservatorio Mobile Payment & Commerce Politecnico di Milano

Italia ancora legata al contante

Ma lo sviluppo del digital payment si scontra anche con una realtà che fotografa l’Italia come un paese ancora molto (troppo) legato al contante. Più del 50% delle transazioni passano ancora dalla carta. «Ma nello stesso tempo – afferma Alessandro Perego, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce -, il ricorso sempre più frequente a forme di acquisto innovative è un motore che si è acceso e che sta cambiando in profondità l’esperienza di pagamento degli italiani».
Ma veniamo al contesto generale che seconde Le stime per il 2015 segnano una crescita del 5,6% per quanto riguarda i pagamenti via carta di credito sino a raggiungere quota 164 miliardi di euro mentre i New Digital Payment raggiungono i 21 miliardi di euro nel 2015 con +22% rispetto al 2014. La spinta più forte arriva dall’acquisto di beni e servizi e dai pagamenti da PC e tablet (81%) e per il 13% da acquisti e pagamenti via Smartphone, che registrano appunto una crescita del 48%.

Evoluzione Contactless Payment Fonte: Osservatorio Mobile Payment & Commerce Politecnico di Milano

Anche se triplicate rispetto al 2014 le transazioni digitali sono ancora 1 su 85 (quasi 30 milioni nel 2015) e in termini di valore transato rappresentano ancora solo 1 euro su 200 (circa 700 milioni di euro nel 2015, erano 200 milioni di euro nel 2014).
Le partite per il futuro sono sul contactless per le carte dove alcuni attori stanno spingendo forte anche a livello di comunicazione e dove c’è un’attesa per un transato tra i 6 e gli 8 miliardi di euro entro il 2018 e il Mobile Proximity Payment, dove sono in pista di lancio diversi annunci, potrebbe raggiungere un valore tra i 2,6 – 4,5 miliardi di euro di transato nel 2018.

E la crescita del digital payment è auspicabile anche e soprattutto perché “fa bene” all’economia e al paese. E’ una vera forma di lotta all’economia sommersa che permette anche di tagliare una serie di costi direttamente e indirettamente collegati al contante che sono calcolati in 9,5 miliardi di euro all’anno cui devono aggiungersi i mancati introiti per l’erario che valgono come una finanziaria (27 miliardi di euro!).

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