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Banche e telco: binomio vincente della finanza integrata

Un tipo di partnership che ha il potenziale per offrire esperienze migliori ai consumatori italiani e per favorire la diffusione di un nuovo interessante aspetto della digital economy

Pubblicato il 21 Giu 2022

Roberto Bussolotti

Regional Vice President Amdocs

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La finanza integrata sta prendendo il volo. La formula Buy Now Pay Later (BNPL) si è affermata come una delle forme più importanti e di maggior successo di embedded finance. Ma questa è solo una delle opportunità: altre includono i microprestiti, il banking e i prodotti assicurativi. L’elenco, tuttavia, non è nemmeno lontanamente esaustivo: probabilmente anche in questo istante una startup FinTech sta lanciando una nuova innovazione nell’ambito della finanza integrata. Le startup, però, non sono le uniche protagoniste.

Le telecomunicazioni e le banche tradizionali, in Italia e non solo, hanno il potenziale per essere co-protagoniste dell’evoluzione della finanza integrata, raccogliendone i frutti, offrendo ai clienti delle telco modalità di pagamento convenienti e creando al contempo nuove entrate per le banche.

Basi di finanza integrata

Grazie alla finanza integrata, le aziende (tipicamente non finanziarie) offrono ai clienti servizi correlati ai propri prodotti e il BNPL ne è un esempio eccellente. Infatti, un’azienda che utilizza il BNPL offre ai propri clienti la possibilità di acquistare con un piano di pagamento, gestito da un fornitore specializzato in BNPL (come Afterpay o Klarna) o da un altro (come la banca del consumatore).

Il BNPL è solo uno dei tipi di finanziamento integrato: molte altre tipologie esistono da anni, come ad esempio le carte di credito delle compagnie aeree, nate con la Air Travel Card di American Airlines nel 1934. Anche l’offerta di un’assicurazione di viaggio contestualmente all’acquisto di un tour o di una crociera è un esempio di finanza integrata.  E non tutti coinvolgono i consumatori: ad esempio, in diversi paesi gli autisti di Uber possono essere pagati tramite una Uber Debit Card, che offre anche sconti sull’acquisto di carburante.

Molte società di telecomunicazioni offrono già finanziamenti integrati sotto forma di carrier billing. Con questa formula, gli utenti effettuano acquisti che vengono poi addebitati direttamente dalla telco. Non solo: queste collaborazioni possono favorire ulteriori opportunità. Come? Le banche possono estendere servizi come microprestiti e BNPL ai clienti delle telecomunicazioni attraverso i dispositivi mobili.

finanza integrata

Perché collaborare con le società di telecomunicazioni

La collaborazione con le telco offre alle banche due vantaggi fondamentali in ambito finanza integrata. In primo luogo, le telecomunicazioni hanno un’ampia base di clienti, il che significa che possono facilmente portare le offerte di finanziamento ai potenziali clienti. L’altro aspetto è altrettanto interessante: le telco dispongono dello storico dei pagamenti dei propri clienti; dunque, sanno chi paga le fatture in modo puntuale chi no e, in questo modo, possono proporre le offerte bancarie ai clienti giusti.

La conoscenza dello storico dei pagamenti può fungere da proxy per un controllo del credito. In questo modo si supera una delle sfide principali di molti tipi di prodotti finanziari integrati simili a un prestito. Oggi, i merchant collaborano con i fornitori di BNPL, offrendo la rateizzazione come opzione al checkout. I clienti, però, devono fare i salti mortali per poterne usufruire: di solito, infatti, il fornitore di BNPL effettua un controllo del credito, seppur soft, e solo successivamente, sulla base di tale verifica, approva o rifiuta il cliente. Tuttavia, quando è coinvolta una telco il processo si snellisce perché il consumatore può essere pre-approvato in base allo storico dei pagamenti. In questo modo il cliente può usufruire del finanziamento senza problemi.

Uno sguardo più attento al BNPL

Le telecomunicazioni possono mettere in contatto i loro clienti con i prodotti e i servizi offerti dalle banche. Questo, unito alla loro conoscenza dello storico dei pagamenti dei consumatori, le rende un partner ideale per le banche che offrono servizi di BNPL. Si tratta di una partnership che consentirebbe alle banche di proporre offerte BNPL pre-approvate ai clienti delle telco, aiutandole ad attingere a una nuova customer base. Inoltre, questo renderebbe l’esperienza di acquisto tramite BNPL più veloce per i consumatori, eliminando il passaggio del controllo soft del credito.

L’azienda per cui opero, ad esempio, sta collaborando con una banca che sta estendendo l’opportunità del BNPL alle telecomunicazioni in una zona in cui questa modalità di pagamento è già molto diffusa. L’accordo consente alla banca di accedere a un nuovo gruppo di clienti ad alto potenziale e, cosa altrettanto importante, la banca è in grado di estendere il suo nuovo servizio, conquistando quote di mercato rispetto ai fornitori di BNPL già affermati.

Collaborare è semplice sia per la banca, sia per i suoi partner telco. La banca sviluppa e lancia la sua nuova offerta BNPL utilizzando un approccio a microservizi. Con questi, si dividono le applicazioni in servizi più piccoli (come la gestione dei conti e dei pagamenti), rendendo più rapidi lo sviluppo e il miglioramento di nuovi prodotti. Le interfacce di programmazione delle applicazioni (API) collegano la banca ai propri partner finanziari integrati. Il BNPL è solo l’inizio: utilizzando i microservizi e le API, la banca potrà ampliare il numero di opzioni di finanza integrata che offre alle telecomunicazioni.

Banche e telco, una collaborazione proficua

Tutto ciò fa pensare a una collaborazione proficua e reciprocamente vantaggiosa tra banche e telco, con la finanza integrata come driver. Si tratta di un tipo di partnership che ha il potenziale per offrire esperienze migliori ai consumatori italiani e per favorire la diffusione di un nuovo interessante aspetto della digital economy.

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