I risultati Visa fotografano le nuove abitudini degli italiani

Pubblicato il 22 Feb 2016

Mauro Bellini

Davide Steffanini, Direttore Generale Visa Europe in Italia

L’occasione dell’incontro è offerta dalla presentazione dei risultati di esercizio 2015 che ci offrono la fotografia di una Visa in ottima salute, ma che permettono anche di capire come stiano cambiando le abitudini d’acquisto e di pagamento degli italiani. Pagamenti Digitali si è confrontata con Mark Antipof, Chief Officier Sales and Marketing di Visa Europe e Davide Steffanini, Direttore generale di Visa Europa in Italia per osservare assieme i risultati raggiunti dalla società nel 2015 e per capire come stia cambiando l’atteggiamento degli italiani nei confronti del contante e dei pagamenti elettronici e digitali.

«I pagamenti elettronici e digitali crescono – esordisce Steffanini – e Visa sta facendo la sua parte. Il transato lordo attraverso il nostro circuito è salito nel 2015 del 2,4% e grazie ai 30 milioni di prodotti è arrivato a 46,6 miliardi di Euro. Se poi si guarda ai terminali POS – prosegue il manager – si registra una crescita dello 0,7% che presenta un transato di 39 miliardi di euro».
Ma come si comportano gli italiani? Quanto e come usano le carte? Dalla fotografia del 2015 esce un “italiano” che cerca di abbandonare il contante e fa lievitare del 6,1% il numero medio di transazioni all’anno per singolo prodotto, mentre crescono del 2,4% le operazioni collegate a carte Visa su POS. L’uso di ciascuna carta cresce a sua volta del 5,7% in termini di transazioni all’anno sui POS.

Mark Antipof, Chief Officer, Sales and Marketing Visa Europe

Il ruolo fondamentale delle prepagate

«Gli italiani sono un popolo previdente – osserva Davide Steffanini – che preferisce anticipare il proprio debito e che desidera controllare le proprie spese. Lo possiamo dedurre – prosegue – dal fenomeno che caratterizza la crescita delle carte prepagate che arrivano a 14 milioni e che vedono crescere del 7,2% il numero delle transazioni tramite POS in concomitanza con la crescita nel numero delle transazioni medie all’anno per singola carta rispetto al 2014 (puoi approfondire il tema con l’articolo: Dalle prepapage una spinta al digitale ). Si tratta di un atteggiamento che riflette la volontà e la propensione degli italiani di non esporsi, al punto da anticipare attraverso l’uso delle prepagate le proprie spese, piuttosto che gestirle con carte di credito. Un’altra motivazione ancora forte è legata all’utilizzo di queste carte come strumento per i pagamenti online, anche in questo caso gli italiani le scelgono per la sicurezza che trasmettono». Anche le carte di debito confermano la loro importanza con una crescita del 65% sul numero delle transazioni POS e del 48% in termini di volume di spesa a una quota di 1,7 miliardi di euro.
A completare il quadro gli strumenti più evoluti nell’ambito delle carte c’è poi il segmento charge con servizi a debito differito che calcolando i 3 milioni di carte revolving arriva a 9 milioni di unità e in termini di volumi POS arrivano a 30 miliardi di transato. Anche le carte aziendali crescono e con 6,8 miliardi di transato mettono a segno una crescita del 6% sul 2014.

Pagamenti contactless con Visa

Cresce il contactless

Con l’aiuto di Davide Steffanini, General Manager di Visa Italia, cerchiamo di leggere il mercato italiano anche in termini di attenzione e sensibilità verso i New Digital Payment. «Il contactless è entrato nelle abitudini degli italiani – osserva -. Noi come Visa abbiamo registrato un aumento del 210% sul 2014 e siamo a 5,6 milioni di carte abilitate. Se poi guardiamo allo stesso fenomeno lato merchant osserviamo che sono oltre 725 mila i terminali abilitati a contactless e NFC. Un segno di evoluzione della base installata che è adesso contactless al 40% e per noi significa che l’utenza è sempre più attenta all’usabilità e che i pagamenti fanno sempre più parte di una esperienza d’acquisto fatta di un dialogo che non si interrompe a una cassa, ma che procede lungo un percorso di estrema semplicità. Proprio per questo – conclude – già nel 2015 abbiamo lanciato in Italia diversi progetti di pagamento mobile basati su tecnologia NFC e con tecnologia HCE basata sul cloud».
Il contesto italiano rispetto al contactless vede Visa impegnata con le banche nell’innovazione con incorporazione di altre tecnologie di pagamento Visa, sia nell’ambito del contactless “tradizionale” a livello mobile POS sia nell’ambito dei pagamenti P2P.

Sicurezza + usabilità = tokenizzazione

Visa contactless tube

A sua volta Antipof, alzando lo sguardo al mercato europeo, ha osservato che «Il contactless è un vero e proprio fenomeno che contraddistingue l’Europa con un 2015 che ha visto superare la soglia del miliardo di transazioni in assenza di contatto». E, sempre nell’ambito della ricerca e dell’innovazione, per l’esperienza utente Antipof ricorda la scelta di Visa di lanciare un servizio di tokenizzazione per garantire nuovi livelli di sicurezza per i dati sensibili dei clienti. La tokenizzazione avviata da Visa – aggiunge Antipof – supporta l’introduzione nei vari mercati del servizio di pagamento Apple Pay ed è anche la base per nuovi prodotti e soluzioni di pagamento».
Ma rimaniamo in Europa dove nel 2015 oltre 1 Euro speso ogni 5,7 è passato da un prodotto a marchio Visa e dove la crescita delle transazioni ha segnato un +25% con 522 milioni di carte circolanti. A livello di terminali POS la crescita è stata del 7,7% ed è arrivata a 1.580 miliardi di euro.
Con Antipof guardiamo poi al fenomeno eCommerce e contactless: «Le transazioni online – osserva – sono aumentate del 18% mentre le contactless hanno superato il miliardo di operazioni per un valore di 1,7 miliardi di euro».
Tornando all’Italia dal punto di vista delle carte aziendali Visa segna un transato presso i POS pari a circa 7 miliardi di euro, grazie a 62 milioni di operazioni presso POS che cresce del 6,7% e da una serie di prodotti aziendali che superano i 1,1 milioni di unità anche qui in crescita del 6,2%. I prodotti aziendali Visa hanno trovato consensi sia nelle piccole e medie imprese sia nelle grandi per i vantaggi legati alla gestione delle spese di approvvigionamento e Travel & Entertainment (T&E).

Un segnale di ripresa nei consumi

«Dal nostro osservatorio – commenta Davide Steffanini – e dai dati che emergono anche dai nostri stessi risultati, si evidenzia un segnale di ripresa dei consumi che passa sempre più attraverso forme di pagamento digitale e che premia Visa. Il primo dato che evidenziamo è quello di un incremento delle transazioni presso i POS, che si associa a un incremento nel numero medio di transazioni per singola carta Visa che sale a +6% rispetto al 2014. Si può concludere – prosegue il manager – che gli italiani procedono verso un uso sempre più consapevole dei pagamenti unitamente a una conferma della propensione del nostro Paese verso un controllo marcato delle spese che si evidenzia nella forte diffusione delle carte prepagate».

Visa sponsor del campionato di Formula E

In chiusura dell’incontro con Pagamenti Digitali, Antipof ricorda l’importanza del 2016 per Visa, sia per la sponsorizzazione delle Olimpiadi di Rio2016 sia per il supporto che Visa ha deciso di dare al campionato automobilistico della Formula E, il primo campionato di automobilismo del mondo per monoposto elettriche «Una disciplina – conclude – che unisce l’innovazione, la competizione e la sostenibilità».

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