Effetto Covid-19 sul payment: crescono Contactless e Mobile Payment, carte in flessione

Nel semestre più difficile dell’economia italiana, a causa di una riduzione generale dei consumi, l’analisi dell’Osservatorio Innovative Payment del Politecnico di Milano mette in evidenza alcune tendenze importanti come la quota dei Mobile Payments con tecnologia contactless NFC che sale a oltre 1,1 miliardi di euro (+96%) e che a fine anno si attesterà attorno ai 3 miliardi di euro e la diminuzione dei pagamenti con carta di un – 6,3% rispetto al primo semestre 2019

Pubblicato il 08 Ott 2020

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Il calo generalizzato dei consumi registrato in Italia nei primi sei mesi del 2020 (-10,4% e -29,7% nei primi due trimestri) si riflette anche sul valore delle transazioni digitali (-6,3%) che risentono come prevedibile delle conseguenze dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Nonostante ciò, la volontà di evitare il diretto contatto con banconote e POS per scongiurare il rischio di contagio ha spinto gli italiani a pagare di più ricorrendo a carte Contactless (31,4 miliardi di €, +15% sul primo semestre 2019), che a fine anno arriveranno a pesare il 37% sul totale degli acquisti con carta (online e offline) e allo Smartphone (1,3 miliardi, +80%) in negozio.

La quota dei Mobile Payments con tecnologia contactless NFC (compresi i pagamenti con Wearable) è salita a oltre 1,1 miliardi di euro (+96%) e a fine anno si attesterà attorno ai 3 miliardi di euro, con una penetrazione sui pagamenti contactless che salirà al 4%. In diminuzione i pagamenti con carta (- 6,3% rispetto al primo semestre 2019), soprattutto carte di credito (-18,8%) e debito (-4,2%); in crescita invece le prepagate (+13,3%).

Sono queste alcune delle evidenze della nuova ricerca dell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, presentata in occasione del webinar “I pagamenti digitali in Italia nel 2020: le prime evidenze sui volumi nell’anno del Coronavirus”. E sul futuro, Ivano Asaro, Direttore dell’Osservatorio Innovative Payments sottolinea che “Se il rimbalzo dei consumi nel secondo semestre sarà pari o maggiore rispetto alle prime evidenze post-lockdown, i pagamenti con carta riusciranno a far segnare un +1,7% attestandosi a 275 miliardi di euro complessivi nel 2020; se, al contrario, per un aggravarsi della crisi sanitaria ed economica i consumi faticheranno a recuperare, anche i pagamenti digitali finiranno l’anno col segno negativo (-3%, per un totale di 262 miliardi). In nessuno dei due casi, ad ogni modo, vengono ipotizzate misure di contenimento paragonabili a quelle verificate con il lockdown del primo semestre 2020”.

Il mondo delle carte: in crescita contactless e prepagate

Alessandro Perego, Responsabile Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano “Da gennaio a giugno 2020 sono state registrate 760 milioni di transazioni contactless (+17% rispetto allo stesso periodo del 2019). Una crescita sostenuta dal sempre maggior numero di carte di questo tipo in circolazione, che testimonia come questa modalità di pagamento sia ormai entrata nelle abitudini degli italiani anche per motivazioni di maggior sicurezza e igiene” – Il trend è confermato anche – “dai dati relativi ai prelievi, diminuiti di oltre il 23% in termini di numero di operazioni e del 15% in termini di volumi”.

Nel primo semestre 2020 il transato con carta ha raggiunto i 118,3 miliardi di euro (-6,3% rispetto al primo semestre 2019), per un totale di quasi 2,3 miliardi di transazioni (-2% rispetto al primo semestre 2019). Le carte di credito hanno subito la decrescita maggiore, pari al -18,8% del transato, scendendo a 33,1 miliardi di euro nel primo semestre 2020. Il trend in negativo è da attribuire alle occasioni d’uso di questo strumento di pagamento, tipicamente associate a settori con spesa ad alta incidenza, come viaggi per turismo e per lavoro, duramente danneggiati dalla pandemia.

Colpite in misura minore dalla crisi sono le carte di debito (-4,2%, in termini di transato per un totale di 64 miliardi di euro nel primo semestre) che si confermano lo strumento preferito per i pagamenti in negozio e al supermercato. Le carte prepagate hanno invece registrato una crescita pari al +13,3%, spinta anche dalla fruizione del reddito di cittadinanza, e si attestano per il primo semestre a 21,2 miliardi di euro.

Sempre più pagamenti digitali e tracciabili

Complessivamente, lo scontrino medio continua a diminuire a 52 € (-4,4%) nel primo semestre 2020, ma si registrano trend differenti in base alle occasioni di acquisto. Da un lato, diminuisce lo scontrino medio legato a carte di credito e prepagate, probabilmente per la diminuzione dei pagamenti eCommerce di grande valore (es. voli aerei); dall’altro c’è una tendenza all’aumento degli scontrini legati ai pagamenti con carta di debito (molto usata nel mondo offline) perché, soprattutto durante il lockdown, vi è stata la necessità di ottimizzare le visite in negozio.

“L’Italia è tuttora fanalino di coda in termini di pagamenti digitali in Europa, scavalcata nel 2019 anche dalla Grecia in termini di transazioni pro capite e con oltre la metà del valore dei consumi che ancora oggi è realizzato con il contante, ma il Governo sta muovendo i primi passi con un piano ricco e completo di incentivi in materia” dichiara Valeria Portale, Direttore dell’Osservatorio Innovative Payments secondo cui misure come “Lo stanziamento di 1,75 miliardi di euro per i pagamenti con carta di credito o bancomat (il cosiddetto cashback), il credito d’imposta per gli esercenti sul 30% delle commissioni addebitate per le transazioni elettroniche e la conferma dell’abbassamento della soglia massima di contante (che arriverà a 1.000 € nel 2022) potranno stimolare il ricorso a pagamenti digitali e tracciabili, contrastando un’economia sommersa che costa decine di miliardi di euro di mancato gettito allo Stato ogni anno“.

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