Banche, il 2017 sarà l’anno della resa dei conti?

Pubblicato il 18 Lug 2017

Reale Group Fabrick

E se il 2017 fosse l’anno della resa dei conti per le banche italiane? Questo non è solo un dubbio che attanaglia addetti ai lavori, investitori e osservatori attenti ad uno scenario di mercato in forte evoluzione, pressato dall’avanzata del fintech. Ma anche il fil rouge che animerà il prossimo Banking Summit, organizzato da The Innovation Group, che andrà in scena il 21 e 22 settembre nella suggestiva cornice di Saint Vincent presso il Resort Casinò.

L’evento dedicato all’innovazione dei servizi finanziari e delle tecnologie digitali torna ad animare il dibattito fra i player del settore, con una settima edizione che metterà attorno allo stesso tavolo gli executive del settore per stimolare la ricerca di nuove idee e nuove strategie per innovare la banca e il modo di fare banking. Un appuntamento pensato per individuare un percorso comune, che porti a soluzioni condivise su temi business e IT critical per gli istituti.

“Dopo le recenti e controverse risoluzioni delle crisi bancarie per le banche italiane – spiega Ezio Viola, amministratore delegato di The Innovation Group – le priorità diventano la gestione dei crediti deteriorati, cambiare modelli di business e operativi con programmi concreti di trasformazione digitale, per recuperare redditività, attrarre e fidelizzare i clienti, capire e sfruttare le potenzialità delle fintech attraverso strategie innovative che puntino a trasformare anche l’IT”.

La trasformazione digitale dei servizi finanziari non è un processo semplice, ma comunque rappresenta una tappa obbligata per competere. Semplificare i processi, ripensare le reti distributive integrando canali fisici e digitali in contesti realmente omnichannel, adottare modelli di business digitali, in un’ottica sempre più cliente-centrica, sono sfide che non ammettono più rinvii. In questo contesto si inserisce il Banking Summit, che metterà sul piatto anche l’analisi degli sviluppi, delle implicazioni e dei vantaggi che possono offrire il cognitive computing, l’artificial Intelligence, l’open banking, l’accesso a ecosistemi Api, il mobile e il cloud. Tecnologie che spianano la strada alle partnership sinergiche con le società fintech che possono, così, sviluppare nuove soluzioni ed estendere il business in aree ancora inesplorate.

Nel corso delle due giornate, che vantano tra i partner importanti player del mondo IT come Informatica, Lutech, Salesforce, VMware, Gft Italia, Cisco, Iconsulting, Trustedchain oltre al patrocinio di Assintel e Aicex, gli ospiti avranno modo di dibattere sulle problematiche legate agli ambienti legacy e all’adozione di nuove infrastrutture IT, valutare nuovi modelli di sourcing con il cloud, comprendere cosa occorre per rimanere conformi in termini di regulation e per gestire i rischi e le nuove sfide derivanti dalla cybersecurity.

Ad aprire la sessione plenaria del 21 settembre sarà Ezio Viola, Ad di The Innovation Group, incentrando l’inizio di evento sul livello di attrattività delle banche per clienti e investitori, alla luce dell’attuale momento economico e iper regolamentato. Si andrà “alla ricerca della banca perduta” e, insieme agli ospiti e ai relatori, si analizzerà quali sono le soluzioni che le banche italiane dovranno adottare entro i prossimi 2-3 anni per non perdere mercato e anzi guadagnarne di nuovo.

La seconda giornata di lavori fissata a venerdì 22 settembre sarà poi dedicata ad analizzare le prospettive economiche europee e italiane e dell’industria bancaria. E come questa reagirà con l’Unione Europea dei mercati finanziari e bancari. La presenza di importanti relatori di banche leader a livello globale, native digitali, permetterà di conoscere la loro vision ed la loro esperienza per affrontare un percorso di digitalizzazione di successo.

Del resto l’intero settore deve essere pronto a trovare un ruolo chiave nel nuovo panorama, capendo sia le opportunità sia i pericoli che derivano dalle nuove tecnologie come la blockchain, le valute digitali, le tecnologie ledger per applicazioni di cryptocurrency, e dalla regtech, cioè la contrazione di regulation e technology nata per aiutare le banche a essere in regola con le normative e a comprendere come le regolamentazioni possono essere usate per rendere più dinamiche le banche stesse.

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