Usa, CurrentC pronto a dar battaglia ad Apple Pay

Pubblicato il 20 Apr 2015

Domenico Aliperto

Siamo quasi alla resa dei conti. CurrentC, il sistema di mobile payment sostenuto da alcune delle principali insegne del retail a stelle e strisce per contrastare il nascente strapotere di Apple Pay, sta per essere lanciato ufficialmente sul mercato statunitense. Finora infatti la piattaforma concepita da MCX (Merchant Content Exchange, il consorzio formato da catene del calibro di Walmart, Target, Sears, Wendy, Exxon, CVS, 7-Eleven, Dunkin Donuts, Sears, Best Buy, Exxon Mobil e Gap) è rimasta nelle retrovie della fase di test in alcune non meglio precisate aree del Nord America, e gli unici a poterla utilizzare sono attualmente gli stessi dipendenti dei negozi. Secondo un’indiscrezione pubblicata da Macworld.com, mancherebbero dunque un paio di mesi al roll out commerciale dell’applicazione che unisce pagamenti digitali, couponing e programmi loyalty sbarrando la strada all’NFC, su cui si basano le soluzioni rivali, Apple Pay in primis.

Il sistema di MCX funziona infatti sfruttando un codice a barre univoco generato dal merchant per ogni singola transazione, un codice che il cliente può acquisire sul proprio smartphone scattando una foto (anche se al vaglio c’è pure una versione basata sulla tecnologia Bluetooth). A quel punto viene autorizzato un pagamento che parte dal conto corrente collegato all’app, senza coinvolgere circuiti esterni e senza la trasmissione di alcun dato sensibile verso il merchant. È questo l’atout su cui punta il servizio, che trova nelle falle recentemente scoperte all’interno della filiera esistente tra gli istituti di credito al wallet di Cupertino il giusto slancio per proporre una user experience meno intuitiva, ma attraverso la quale dati bancari e numeri di carte di credito non entrano mai in gioco.

Ancora non si conoscono i dettagli del lancio di CurrentC, se non che si tratterà di uno specifico mercato Usa (i fattori determinanti per la scelta? Supporto del retail, infrastruttura Ict e caratteristiche della popolazione dei consumatori), né tanto meno sono stati rivelati i meccanismi che porteranno benefici agli utenti attraverso la maturazione di sconti e la couponistica.

Piuttosto incuriosisce l’atteggiamento che gli addetti alle vendite e i cassieri dei negozi terranno nei confronti di chi chiederà di pagare con Apple Pay: le catene farmaceutiche CVS e Rite Aid, entrambe membri del consorzio MCX, avevano smesso di accettarlo praticamente da subito, una settimana dopo il lancio, proprio nel momento in cui CurrentC ha cominciato a muovere i primi passi. Bisogna vedere se quando la piattaforma sarà disponibile per i consumatori, le insegne che le fanno capo adotteranno la linea dura oppure cercheranno di trovare da subito un equilibrio con un avversario che difficilmente potrà essere messo all’angolo.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 2