TAS Group, un’offerta innovativa di prodotti e servizi end to end per il mondo dei pagamenti

L’amministratore delegato Valentino Bravi mette in evidenza i punti di forza della società specializzata in soluzioni software per il settore, che si appresta a partecipare all’imminente edizione del Salone dei Pagamenti

Pubblicato il 02 Nov 2020

Foto di Valentino Bravi

In un mercato dei pagamenti che è sottoposto a una profonda evoluzione tecnologica e normativa, c’è una realtà italiana che si fa sempre più spazio con un’offerta end to end, indirizzata a coprire le esigenze degli operatori bancari ma non solo. Stiamo parlando di TAS Group, gruppo specializzato in soluzioni software per la monetica, i pagamenti elettronici i mercati finanziari, che negli ultimi anni ha messo a segno una importante crescita. Come racconta a Pagamenti Digitali l’amministratore delegato Valentino Bravi, “TAS vanta una competenza funzionale unica in Italia e tra le più importanti a livello mondiale in ambito pagamenti digitali. Il merito è anche dei nostri continui investimenti: ogni anno investiamo oltre il 10% dei nostri ricavi, una percentuale difficile da riscontrare per le aziende italiane di qualsiasi settore”.

Foto di Valentino Bravi
Valentino Bravi, AD di Tas Group

I punti di forza della piattaforma GPP

Nell’ultimo anno, in particolare, TAS Group ha accelerato lo sviluppo della piattaforma GPP (Global Payment Platform), che ricoprirà un ruolo cruciale nelle strategie future del gruppo: la soluzione sarà la prima piattaforma mondiale capace di coprire l’intera catena del valore dei pagamenti digitali. “Abbiamo avuto l’idea di sviluppare una piattaforma capace di far convergere due mondi che sino a qualche anno fa viaggiavano in parallelo, ossia il mondo dei pagamenti e quello della monetica. Nella logica dell’Open banking e delle nuove opportunità che si sono create nel settore, abbiamo ritenuto infatti che ci fossero tutta una serie di aspetti – come ad esempio la gestione della prevenzione frodi – che possono beneficiare di importanti vantaggi nel momento in cui si riesce ad assicurare una gestione d’insieme della problematica. Da questa intuizione è nata l’idea di sviluppare la Global Payment Platform, della quale attualmente stiamo finalizzando gli ultimi moduli”.

La piattaforma, infatti, si compone di decine di moduli indipendenti ma completamente integrati fra di loro (la maggior parte dei quali già operativi presso i Clienti) che coprono l’area dell’open banking con un’offerta di servizi tra le più complete a livello europeo, un marketplace per i VAS di terze parti, servizi di Issuing, Acquiring e autorizzativi per tutti i circuiti carte internazionali, un innovativo e completo HUB dei pagamenti e un sistema di prevenzione frodi integrato per tutti gli ambiti transazionali, caratterizzato dall’adozione di tecnologie (anche proprietarie) di machine learning e modelli predittivi. Inoltre nella piattaforma sono state inserite diverse soluzioni verticali per numerosi specifici mercati (pagoPa in Italia, e-wallet per pagamenti digitali integrati con i sistemi di pre-pagato degli operatori telefonici, Petrol Card, ticketing , voucher, ecc) oltre a una soluzione innovativa per il testing automatico delle piattaforme di pagamento digitale. “Abbiamo insomma progettato una piattaforma end to end, capace di affrontare a tutto tondo il mondo dei pagamenti digitali, sia in riferimento ai sistemi classici che ai wallet alternativi”.

Questa costruzione, naturalmente, è caratterizzata da una grande attenzione agli aspetti tecnologici, di compliance regolamentare e di copertura funzionale: TAS Group ormai da alcuni anni ha completamente rinnovato il proprio portfolio prodotti sviluppandolo su architetture open, dove era conveniente, basandosi su architetture a micro servizi. Guardando ovviamente alle novità dell’Open Banking, frutto dell’entrata in vigore della direttiva PSD2. “Sul fronte della PSD2 ci siamo concentrati sulla parte attiva, ovvero quella non legata agli obblighi normativi. Abbiamo messo in piedi un’offerta di moduli e servizi veramente molto ampia, che ci ha consentito di conquistare una quota molto importante del mercato della PSD2 attiva in Italia. A questo proposito stiamo integrando una serie di proposte fintech nel marketplace che stiamo sviluppando, che i nostri clienti potranno utilizzare per offrire ulteriori servizi alla propria clientela. C’è da dire che questo approccio ci ha aperto un nuovo mercato, costituito da operatori extra bancari che vogliono affacciarsi al mondo dei pagamenti. Mi riferisco, ad esempio, alle utility che vogliono dematerializzare le bollette, oppure alle assicurazioni che desiderano affacciarsi nei pagamenti istantanei”.

Una politica di espansione internazionale

Negli ultimi anni, inoltre, TAS Group è stata protagonista di un’importante ascesa internazionale, frutto di un’accorta politica di acquisizioni mirate e al consolidamento di partnership con attori del calibro di Mastercard, Swift, Nexi, SIA, Oracle, IBM e Temenos. In particolare Oracle prima e poi quest’anno Temenos, dopo un’approfondita software selection, hanno valutato la soluzione TAS di Card Management della piattaforma GPP come la soluzione ideale da inserire nella loro offerta Cloud per i sistemi finanziari a livello mondiale. Il risultato è che oggi circa 150 addetti su 550 di TAS lavorano per le sedi estere, presenti in Svizzera (dove ha sede l’headquarter internazionale), Francia, Germania, Serbia, Inghilterra, Spagna, Stati Uniti e Brasile. “Stiamo ottenendo degli ottimi risultati a livello internazionale, considerando che siamo anche partiti recentemente con la nuova riorganizzazione. In particolare in Nord America, che per una serie di ragioni costituisce un mercato più arretrato sul fronte dei pagamenti digitali rispetto all’Europa, stiamo progressivamente rimpiazzando i player storici che hanno soluzioni legacy più tradizionali, soprattutto per quanto riguarda le soluzioni di Card e Fraud Management”.

Questo approccio ha permesso a TAS Group di affrontare con serenità anche questo difficile 2020, caratterizzato dalla pandemia: “Con l’arrivo dell’emergenza sanitaria abbiamo iniziato immediatamente a lavorare in full smart working, ma si è trattato di un passaggio piuttosto facile per noi, perché avevamo introdotto questa modalità di lavoro già da alcuni anni. Vero è che nel 2020 ci sono stati alcuni ritardi e posticipi normativi importanti, però stiamo comunque lavorando in modo produttivo e stiamo crescendo significativamente. Nel settore dei pagamenti, infatti, le aziende stanno continuando a investire nonostante la crisi. Abbiamo tanti progetti per il 2021-2022, ovviamente all’insegna dell’innovazione: d’altra parte siamo obbligati a innovare continuamente, dobbiamo in un certo senso cercare di anticipare lo sviluppo del mercato, così da essere sempre tra i primi a offrire delle soluzioni concrete al mercato. In quest’ottica credo che la collaborazione con alcune delle principali Banche Centrali ci aiuti a possedere una visione ampia e di prospettiva sul mercato dei pagamenti”.

La partecipazione al Salone dei Pagamenti 2020

Questi e altri punti di forza saranno al centro della partecipazione di TAS Group al Salone dei pagamenti 2020, in programma dal 4 al 6 novembre in modalità completamente digitale: “Il Salone è un po’ casa nostra, dal momento che ci occupiamo proprio di pagamenti. In più devo dire che si tratta di un evento che per noi ha sempre comportato un oggettivo ritorno, grazie alla possibilità di comunicare messaggi a un gran numero di clienti e di recepirne le relative esigenze. Quest’anno sarà naturalmente diverso, dato il carattere digitale dell’edizione, ma proveremo lo stesso a lanciare alcuni messaggi: ci concentreremo sulla nostra Global Payment Platform, oltre ai moduli in fase di rilascio relativi alle tematiche “Request to Pay” e ed ECMS. Un altro ambito che affronteremo sarà quello del machine learning: con l’acquisizione di Infraxis AG perfezionata a giugno scorso sono ora oltre 200 milioni le carte gestite con il software TAS, consentendoci di acquisire un numero di dati impressionante relativo ai comportamenti di acquisto delle persone. Questi dati, una volta analizzati, possono rivelarsi estremamente utili ai nostri clienti. In questo senso si spiega la nostra acquisizione di inizi 2019 di Mantica, società italiana che ha sviluppato una piattaforma che facilita, tramite logiche predittive di AI, la traduzione dei big data in business insights di supporto alle decisioni ”.

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