Riconoscimento biometrico, sette italiani su dieci lo userebbero per il digital payment

Pubblicato il 08 Ott 2016

Worldline Trusted Authentication: i vantaggi

redazione

La crescente diffusione dell’autenticazione mediante impronte digitali per i pagamenti in mobilità sta facendo emergere un aumento generale della fiducia nei confronti di questo e altri metodi di riconoscimento biometrici, nei confronti del quale il 78% degli italiani si sente propenso e a proprio agio, sia negli acquisti nei negozi fisici, sia on line. Lo dice una ricerca commissionata da Visa che analizza il modo in cui gli utenti europei si rapportano a questo genere di soluzioni per l’autorizzazione delle transazioni digitali. L’indagine sottolinea che l’86% degli italiani pensa che le banche siano più affidabili nella fornitura di sistemi di autenticazione di pagamento biometrici, dichiarandosi più propensi ad affidare i propri dati biometrici alle banche che agli enti pubblici (52% contro il 29%). E il 74% – la quota percentuale più alta rilevata nel Vecchio continente – utilizzerebbe la biometria come forma di autenticazione per i pagamenti. Si parla addirittura di un 79% dei rispondenti se si considera la fascia d’età compresa tra i 18 e i 24 anni.

L’autenticazione mediante impronte digitali è la forma di autenticazione più popolare in Italia (83%) ed è anche vista come la forma più sicura di autenticazione di pagamento, preferita rispetto ad altre modalità biometriche quali la scansione dell’iride (79%) e il riconoscimento facciale (57%). Secondo un terzo degli italiani, inoltre, già entro il 2020 le forme biometriche di autenticazione diverranno preponderanti e andranno a sostituire o affiancare le forme tradizionali di riconoscimento attualmente utilizzate.

La conseguenza di questo nuovo stato di cose? Le banche dovranno adattarsi alle mutate esigenze del consumatore, sempre più attratto dai metodi di autenticazione biometrica, per fornire soluzioni sicure di pagamento di questa tipologia, soprattutto verso la clientela più giovane.«In questo scenario di vera e propria rivoluzione dei sistemi di pagamento, per le banche si aprono grandissime opportunità», commenta Davide Steffanini, Direttore Generale Italia di Visa. «Assistiamo ogni giorno a decisi passi in avanti da parte delle banche verso l’adozione di queste tecnologie di autenticazione, dalla sperimentazione dei metodi di riconoscimento vocali ai parametri biometrici caratteristici del comportamento, con vari scopi di utilizzo, sia da parte degli istituti di credito più grandi sia di quelli di piccole dimensioni. L’aumentata fiducia del consumatore verso le banche rilevata dallo studio Visa, sia nei confronti dell’autenticazione sia nella custodia dei dati biometrici, fornisce agli istituti di credito il contesto perfetto per operare, dando loro la possibilità di fornire un servizio che il pubblico richiede a gran voce e da cui, peraltro, le stesse banche possono trarre grandi benefici».

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