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Metà degli italiani preferisce le carte prepagate

Secondo la ricerca Skrill, l’aumento dei tassi di inflazione in tutto il mondo ha un impatto sui metodi che aiutano a monitorare la spesa. Ecco come sono cambiate le abitudini degli italiani con il rincaro dei prezzi della spesa

Pubblicato il 25 Ago 2022

Metà degli italiani preferisce le carte prepagate a causa del caro vita

Metà degli italiani adesso preferisce le carte prepagate. Il caro vita, innescato dall’inflazione, modifica le abitudini di pagamento dei consumatori italiani.

Mentre gli stipendi rimangono fermi al palo, una ricerca di Skrill scopre i cambiamenti di abitudini. Ecco come gli intervistati affrontano la “crisi del costo della vita”.

Il caro vita fa decollare le carte prepagate

Al rincaro dei prezzi al consumo non corrisponde un aumento degli stipendi. Il risultato è che l’inflazione dà origine a cambiamenti delle abitudini di pagamento degli italiani. Coloro che hanno cambiato le proprie abitudini a causa della crisi del costo della vita sono complessivamente aumentati del 26% (20% in Italia).

L’aumento dei tassi di inflazione in tutto il mondo ha infatti un impatto sui metodi che aiutano a monitorare la spesa.

Dalla ricerca Skrill, dal titolo “Lost in Transaction”, emerge che un terzo degli intervistati italiani (33%) ha cambiato le proprie abitudini di pagamento per rispondere all’aumento del costo della vita. Il 40% di questi ssceglie metodi che permettono di monitorare le spese in modo più accurato. Invece il 10% evita di acquistare a credito.

Dall’indagine di Skrill, parte di Paysafe, risulta che metà degli italiani usa le carte prepagate più frequentemente rispetto a un anno fa.

Questo metodo di pagamento online è un fenomeno nazionale, perfino in controtendenza rispetto al resto dei Paesi. Infatti, negli altri Paesi l’uso delle prepagate si ferma a una media del 26%.

Significa che i consumatori italiani vogliono tenere traccia dei pagamenti e avere maggior controllo dei limiti di spesa, oltre a maggiore sicurezza in caso di furto o perdita della carta.

Il fascino delle carte di credito e dei digital wallet

Il 39% degli italiani, che hanno modificato le proprie abitudini, utilizza di più le carte di credito. Il 47% di tutti gli intervistati le ha usate nell’ultimo mese, soprattutto per acquistare beni e servizi di valore elevato.

L’uso della carta di credito cresce in Germania e Austria, Paesi tradizionalmente avversi ai debiti. Infatti il 46% degli intervistati austriaci e il 39% di quelli tedeschi la utilizzano più spesso.

La gestione del denaro ha reso popolare i portafogli digitali in Italia, anche tra coloro che hanno cambiato le loro abitudini di pagamento a causa dell’inflazione. Due quinti (40%) di questi intervistati usano i digital wallet più di un anno fa.

Il ritorno del contante: ma l’Italia va in controtendenza

L’uso del contante, sceso nel 2020 a causa della pandemia, nel 2022 è tornato ai fasti. Tuttavia, sotto alcuni aspetti, l’Italia va in controtendenza rispetto alla media globale.

Il 52% degli intervistati (il 47% in Italia) lo usa meno per le transazioni di persona. Il 70% (anche degli italiani) esprime preoccupazione se non potesse più accedere al contante. Il 59% (50% in Italia) ritiene che sia ancora la forma di pagamento più affidabile.

Il 47% (contro il 38% in Italia) degli intervistati afferma che pagherebbe gli acquisti in Rete in contanti se fosse semplice. Il 44% (39% in Italia) acquisterebbe online più spesso se potesse pagare in contanti.

Il 13% (il 7% in Italia) usa i pagamenti digitali più frequentemente rispetto a 12 mesi fa (in media tre volte nel mese precedente).

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