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L’eCommerce adotta contromisure per affrontare l’inflazione alta

Oltre metà dei merchant del PrestaShop Million Club è interessato a ripensare il proprio business plan per adattarsi al nuovo scenario economico caratterizzato da grande incertezza. Ecco come

Pubblicato il 14 Lug 2022

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Anche l’eCommerce affronta l’aumento dei prezzi e adotta contromisure per tenere testa all’inflazione in aumento.

Il 57% dei merchant del PrestaShop Million Club sta infatti ripensando il proprio business plan per adattarsi al nuovo scenario economico caratterizzato dalla grande incertezza. Ecco come.

L’eCommerce abbraccia contromisure per l’inflazione

L’eCommerce ha debuttato durante quella che gli economisti avevano ribattezzato l’era deflazionista. Invece oggi i player del commercio elettronico si ritrovano ad affrontare l’inflazione alta.

Quasi il 71% dei merchant del PrestaShop Million Club segnala un effetto sulla propria attività. Infatti, l’inflazione impatta oltre la metà delle loro vendite. Tendono a compensare, sfruttando leve come il lancio di promozioni, l’aumento dei prezzi e tenendo i costi sotto controllo.

Inoltre, il 57% dei merchant del PrestaShop Million Club sta ripensando il proprio business plan per adattarsi al nuovo scenario economico. Infatti, a livello globale, il controllo della spesa (35%) e l’aumento dei prezzi (38%) spiccano fra le misure dei merchant di tutto il mondo.

La maggioranza sta anche lanciando promozioni (circa il 20% investe in questo) e il posticipo dei piani di assunzione (ci pensa meno del 15%).

Il rischio tuttavia è un rallentamento dell’economia in futuro. L’anno scorso i merchant PrestaShop hanno registrato un aumento del 9% del volume merceologico lordo: ha raggiunto quota 24 miliardi di euro. Il Club riunisce i merchant PrestaShop di tutto il mondo che generano, singolarmente, almeno un milione di euro di vendite all’anno.

Dall’ultima indagine del PrestaShop Million Club, condotta nel primo trimestre del 2022, i merchant del Million Club prevedono nel 2022 una crescita della loro attività, trainata principalmente dalle vendite internazionali che costituiscono il 75%.

Ma la crisi economica si fa sentire. A livello globale, il calo di clienti (45%) e il calo dei tassi di conversione (41%) sono gli impatti registrati finora dai merchant.

Lo scenario italiano

In Italia, la tendenza è leggermente più pronunciata, a causa “dell’inarrestabile aumento dei costi di trasporto, la bassa scorta dei produttori a monte delle filiere e l’innalzamento dei costi energetici in generale”, commenta Giovanni Mustone, CEO di Tessilan.

Il 50% dei merchant subisce l’impatto di un tasso di conversione inferiore, il 25% quello di un carrello medio più basso e il 25% il declino di clienti. Oltre all’impatto sulle vendite, molti merchant devono affrontare le conseguenze della situazione economica sulla propria attività. A livello internazionale, i principali impatti sono l’aumento dei costi (per quasi il 71% dei merchant), il reperimento delle materie prime (53%) e le complessità logistiche (35%). Anche l’Italia non è da meno: l’88% dichiara un aumento dei costi, mentre il 22% è in difficoltà nel reperire materie prime e con la logistica (44%).

In Italia le contromisure includono le promozioni aggiuntive (50%) e il controllo dei costi (50%), come per esempio rinvii di nuovi contratti, eventi, l’efficienza organizzativa, migliorando la produzione e il rendimento eccetera.

“L’ultimo anno (…) i nostri merchant sono stati in grado di abbracciare la trasformazione digitale globale. I merchant PrestaShop hanno dimostrato ancora una volta la loro resilienza e capacità di adattarsi a una difficile situazione economica. Siamo molto orgogliosi (…) di garantire la loro competitività, in particolare ai membri del PrestaShop Million Club” conclude Luca Mastroianni, VP International di PrestaShop.

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