I retailer italiani e i pagamenti: c’è grande interesse per i sistemi innovativi

Pubblicato il 02 Dic 2014

Nuova partnership fra Banque Edel e Fabrick per la digitalizzazione del processo di fatturazione dell’equivalente dei nostri buoni pasto

L’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail della School of Management del Politecnico di Milano ha presentato i risultati del primo anno di Ricerca, che ha coinvolto i primi 250 retailer per fatturato in Italia, dotati di un canale fisico di vendita e che vendono prodotti (escluse particolari merceologie come ad esempio benzina e tabacchi). La ricerca si è focalizzata sulle innovazioni digitali sia nei processi di front-end (ossia di interazione con il consumatore) sia nei processi di back-end (ossia di interazione con i fornitori e/o interni del retailer stesso, come ad esempio la gestione del magazzino e dei negozi).

La diffusione dei sistemi di pagamento avanzati

Tra gli ambiti analizzati c’è anche il pagamento, che per il consumatore è tra le attività a minor valore aggiunto. L’obiettivo dei retailer è utilizzare l’innovazione digitale per renderla più semplice e fluida.

Emerge che il 34% dei retailer italiani del campione ha già investito (mentre il 36% si dichiara interessato) in sistemi di cassa evoluti e Mobile POS, ossia tablet o smartphone trasformati con opportuni dispositivi in sistemi di cassa che consentono di modificare significativamente il layout del punto vendita avvicinando la cassa al consumatore.

Una seconda categoria di innovazioni, sviluppate dal 50% dei retailer italiani del mondo alimentare del campione sono i sistemi di self check-out, ossia casse non presidiate capaci di velocizzare il processo di uscita del cliente.

La Boutique Nespresso, ad esempio, in centro a Milano ha installato dei sistemi di cassa self service con tecnologia RFid per conteggiare i prodotti nel sacchetto e ridurre la fila alla cassa.

Infine troviamo i sistemi per accettazione di pagamenti innovativi, dal contactless al Mobile Payment in punto vendita, ancora poco diffusi tra i top retailer italiani (solo il 17% del campione li ha adottati), ma di forte interesse (45% dichiara di volerli adottare nel 2015), anche a fronte del milione di iscrizioni registrate da Apple Pay in USA a sole 72 ore dal lancio.

Coupon e sistemi di loyalty

Destano forte interesse tra i top retailer italiani i sistemi per l’accettazione di couponing e loyalty (digitali o Mobile) che consentono l’invio di promozioni in prossimità e la redenzione del coupon digitale direttamente alla cassa del punto vendita. L’obiettivo è duplice: da un lato aumentare le occasioni di acquisto dei clienti (sia nuovi sia già fidelizzati) e dall’altro spingere l’utilizzo delle carte fedeltà: il 23% del campione ha già investito e il 43% ha intenzione di farlo nel 2015.

In UK, Tesco ha avviato una sperimentazione in collaborazione con The Body Shop volta a testare l’utilizzo di Passbook all’interno dei propri punti vendita per scaricare e redimere coupon direttamente dallo smartphone. Bennet e gruppo PAM in Italia stanno sperimentando un sistema di Mobile couponing promosso dagli operatori telefonici in modalità interoperabile.

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