I pagamenti digitali cambiano viaggi d’affari, Travel e Turismo nell’analisi di AirPlus

Pubblicato il 21 Apr 2017

Mauro Bellini @mbellini3 Linkedin

Il rapporto tra viaggi e pagamenti digitali è nato nel segno dell’efficienza e della comodità. Se poi si parla di viaggi d’affari ecco che i digital payment diventano uno strumento sempre più essenziali nel bagaglio dei viaggiatori. L’edizione 2017 dell’AirPlus Travel Management Study, la ricerca annuale sullo stato dei viaggi d’affari condotta da AirPlus International mette in evidenza che il 33% dei travel manager nel mondo prevede una crescita nel volume delle missioni rispetto all’anno precedente, mentre solo il 10% teme possa esserci una contrazione. Per l’anno in corso il 37% degli intervistati si attende un aumento dei viaggi, mentre la percentuale di chi prevede una riduzione si ferma al 2%.

In questo scenario la trasformazione digitale sta cambiando anche il settore dei pagamenti dove emergono nuovi strumenti e nuovi provider. Questo scenario impatta sulle scelte dei viaggiatori e per quanto riguarda i pagamenti effettuati prima della trasferta, lo strumento più utilizzato resta il bonifico, scelto in Europa dal 51% dei travel manager e in Italia dal 42% (41% a livello globale). Le carte lodge (carte aziendali ad addebito centralizzato) e delle carte di credito virtuali hanno registrato un incremento importante rispetto alla media europea. Nello specifico le carte lodge sono utilizzate dal 40% dei travel manager italiani contro il 28% di quelli europei e il 23% a livello globale. Le carte di credito virtuali vengono invece scelte dal 28% dei travel manager italiani.

Diane Laschet, Amministratore Delegato di AirPlus International Italia ha osservato che il settore dei pagamenti per i viaggi d’affari è in grande evoluzione con i travel manager e i viaggiatori che guardano con favore crescente ai nuovi strumenti che la tecnologia mette a loro disposizione. I travel manager e i viaggiatori d’affari sperimentano prima per ragioni personali le modalità di pagamento che poi utilizzano in azienda con un approccio che li aiuta a comprenderne i vantaggi e facilita la transizione anche nel contesto business.
Per quanto riguarda il pagamento delle spese on-trip gli strumenti più diffusi sono le carte di credito aziendali, che sono scelte nel 71% dei casi a livello europeo (e nell’83% dei casi in Italia). Il cash è usato dal 42% dei travel manager in Europa e il 47% in Italia (45% a livello mondiale), mentre le carte personali dei viaggiatori, sono indicate come opzione percorribile dal 50% dei travel manager europei (38% in Italia e 45% a livello mondo). L’aumento del cash è spiegato dall’aumento di trasferte in luoghi remoti, dove si teme che le carte non vengano accettate e alla paura di non disporre di un plafond sufficiente.
L’anticipo di contante resta una pratica diffusa anche per i travel manager. Solo il 38% degli intervistati (il 33% in Italia, il 44% in Europa) afferma che la propria azienda non anticipa più contante per i viaggi d’affari.

Crescono in modo sempre più intenso le carte virtuali, valevano meno dell’1% dei travel manager intervistati in tutto il mondo, mentre ora sono l’11%. In Europa la percentuale di coloro che dichiarano di farne uso sale a ben il 14% in ragione dei vantaggi per aziende e viaggiatori. I travel manager europei le utilizzano per controllare nel dettaglio le modalità di utilizzo di ogni numero di carta (53%), per la sicurezza (49%) e per la facilità d’uso (51%). I travel manager italiani evidenziano l’utilità di avere un controllo sull’utilizzo della carta: questo elemento è fondamentale per l’86% di loro poiché significa disporre di uno strumento di pagamento che è in grado di garantire trasparenza ai processi amministrativi, nonché dati aggiuntivi impostati secondo le proprie necessità aziendali, per una migliore analisi di tutte le informazioni relative alle trasferte.

Cresce anche la percentuale di travel manager disposti a utilizzare sistemi di pagamento forniti da provider di nuova generazione come Apple, Google e PayPal: sono ora il 19% al mondo (e il 18% in Italia). Si diffonde sempre di più l’uso dei pagamenti mobile, ma soprattutto per scopi personali. Il 44% dei business traveler dichiara di effettuare già pagamenti da dispositivo mobile. La diffusione dei pagamenti su dispositivo mobile non è uniforme; esistono grandi differenze tra le varie aree geografiche. Le economie emergenti hanno adottato con maggiore prontezza questa tecnologia con il 91% dei viaggiatori cinesi, il 75% degli indiani e il 65% dei brasiliani. In Europa solo il 28% dei viaggiatori effettua pagamenti da mobile. Gli Italiani si dimostrano più ricettivi: il 44% dei viaggiatori italiani dichiara di effettuare acquisti da mobile.

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