Analisi

Come cambia il mercato assicurativo con le piattaforme di servizi digitali

L’insurtech ha creato le premesse per far crescere strutturalmente il mercato. Integrare piattaforme digitali nei modelli di business è diventato essenziale per tutti gli attori della filiera, pena la perdita di competitività. Come funziona una piattaforma

Pubblicato il 24 Mag 2023

Diego Vagni

Chief Operating Officer di YOLO Group

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Maggiore capacità di risposta ai bisogni individuali, offerta economicamente più accessibile, relazioni più efficienti tra compagnia, distributore e assicurato, maggiore trasparenza nella comunicazione. Sono molti i benefici che l’applicazione delle tecnologie digitali ha reso possibili nel mercato assicurativo. L’insurtech ha creato le premesse per estendere l’offerta a segmenti di mercato (famiglie e imprese) rimasti fin qui estranei al mercato assicurativo e far crescere strutturalmente il mercato. Si stima, infatti, che il mercato globale dei prodotti assicurativi distribuiti digitalmente crescerà dagli 1,8 miliardi di euro del 2019 a 28,6 miliardi del 2030. In Italia, la penetrazione delle polizze digitali passerà dall’1,5% del 2018 al 3,5% nel 2025 e al 9-10% nel 2030[1].

I vantaggi di un modello “a piattaforma” per il settore assicurativo

È ormai opinione consolidata che la strategia di sviluppo di qualsiasi attore della filiera assicurativa, sia esso agente/broker, compagnia, banca o partner distributivo che incorpora nell’offerta un prodotto assicurativo, debba fondarsi sull’implementazione di piattaforme digitali anche quando il primo contatto con il cliente finale avviene attraverso un canale fisico.

Ciò crea una domanda nuova di servizi tecnologici per il settore assicurativo. L’approccio a piattaforma permette alle compagnie assicurative di avviare, in modo semplice e veloce, progetti di integrazione con i vari attori della filiera potendo sperimentare nuove formule di servizio e di prodotto. Alcune compagnie hanno già iniziato a costruire i propri ecosistemi o sono in procinto di farlo, sviluppando nuove progettualità in collaborazione con player attivi in settori complementari e con operatori insurtech.

In questo contesto, la rigidità di tipo legacy e i vincoli posti dalle infrastrutture tecnologiche delle compagnie assicurative rappresentano un fattore critico determinate nel passaggio a un modello di business “platform-based”. L’adozione di interfacce API (Application Program Interface) costituisce una delle risposte più diffuse per affrontare il tema dell’interoperabilità dei sistemi permettendo ai singoli sistemi o funzionalità di un sistema di essere utilizzabili e fruibili da terze parti in real-time.

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Come funziona una piattaforma insurtech

I player insurtech si pongono, in molti casi, come abilitatori tecnologici per la fruizione digitale di servizi assicurativi grazie alla capacità di mettere in contatto la domanda e l’offerta con un approccio aperto e interattivo. Non solo permettono di digitalizzare molte funzioni della value chain assicurativa rendendola più efficiente e flessibile grazie a tecnologie come Big Data, AI e IoT ma, integrando dati provenienti da fonti diverse, abilitano un servizio al cliente end-to-end che va dal marketing al post-vendita.

Integrando le piattaforme insurtech nel proprio business model, le compagnie assicurative possono digitalizzare i prodotti, crearne facilmente di nuovi e integrare i propri prodotti nell’offerta di altri distributori. In termini di relazione con il cliente, aumenta la frequenza d’interazione e migliora l’esperienza di accesso al servizio e di fruizione delle informazioni. Grazie alla capacità di raccogliere ed elaborare dati, le piattaforme insurtech aiutano a comprendere meglio i bisogni dei clienti, a personalizzare l’offerta, a cogliere le opportunità di up e cross-selling intercettando le nuove tendenze del mercato assicurativo.

Le compagnie assicurative hanno due opzioni: possono costruire la propria piattaforma di servizi digitali o adottare le soluzioni disponibili sul mercato puntando su quelle che garantiscono soluzioni modulabili in base alle proprie esigenze, go-to-market veloce e riduzione dell’investimento iniziale in logica test & learn. Per il successo del progetto di implementazione di una piattaforma digitale, non va inoltre sottovalutata la necessità di introdurre nuove competenze, nuovi modelli per la governance dei progetti, metodi di lavoro agili che vanno adeguatamente pianificati.

Integrare una piattaforma digitale tecnologicamente avanzata in un modello di business tradizionale non pone particolari problemi operativi ma è decisivo avere un’adeguata capacità progettuale e competenze digitali avanzate. Se è vero che le piattaforme digitali rappresentano un elemento imprescindibile per migliorare la qualità della relazione cliente-assicurazione, è anche vero che da sole non bastano. Occorre analizzare i pubblici target e definire il modello distributivo più adatto alle loro caratteristiche valutandone impatti tecnici e normativi, pianificare le diverse fasi con i relativi standard e requisiti tecnologici, disegnare il customer journey, costruire i sistemi per gestire i flussi dei dati, integrare i sistemi informativi di terze parti e, infine, impostare una reportistica e una contabilità funzionali al monitoraggio e alla rendicontazione.

  1. Fonte: “Open & Embedded Insurance” 12/2022 di IIA (Associazione Italiana Insurtech) in collaborazione con YOLO

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