Guide

Guida all’ottimizzazione SEO per eCommerce: come fare le analisi di query, ALT Tag e Social media

Leggi la prima parte della Guida SEO per eCommerce e scopri gli aspetti più importanti per ottimizzare e posizionare prodotti commerciali e sito web

Pubblicato il 28 Giu 2023

seo eCommerce, la ricerca delle query

Possiamo definire l’ottimizzazione della SEO per e-Commerce un insieme di azioni che mirano a migliorare il posizionamento organico dei siti web che hanno come obiettivo la vendita online, per le query che gli utenti utilizzano per cercare prodotti e servizi presenti nel catalogo.

Le attività più comuni includono l’ottimizzazione delle pagine dei prodotti e delle categorie, essendo le aree dell’e-commerce più importanti, ma con i livelli di competitività ai quali assistiamo oggi, questo non può essere sufficiente. Vedremo, infatti, come l’architettura del sito web, l’internal linking e le performance siano esempi di dettagli che possono fare la differenza

Perché la SEO è importante anche per gli eCommerce

Come già accennato in precedenza, conquistare posizioni strategiche intercettando le ricerche che gli utenti utilizzano per trovare i nostri prodotti, permette di aumentare la probabilità di migliorare le vendite e le entrate.

Se, ad esempio, cerchiamo su google “occhiali da sole uomo“, Zalando è al primo posto.

Quando cerchiamo su google

Questo significa che gli utenti che effettuano quella ricerca, che con buona probabilità implica un intento transazionale (di acquisto), dopo l’area degli annunci a pagamento vedranno immediatamente il risultato di Zalando.

Secondo i dati di SeoZoom tool utilizzato per conoscere vari parametri relativi alla Search Engine Optimization, il volume di ricerca (la frequenza di ricerca da parte degli utenti) per la query che abbiamo usato per l’esempio è mediamente di 10.000 ricerche di media mensili, con un traffico organico stimato (derivante da tali ricerche) di 4.500 visite/mese.

I dati di Ahrefs, altro tool per la SEO,  sono diversi (circa 24.000 ricerche mensili, con un traffico stimato di 3.800 visite/mese), ma comunque confermano il valore di possedere un buon posizionamento per una query di questo tipo.

Esistono degli studi che stimano che mediamente un terzo del traffico e-commerce complessivo proviene dalla ricerca organica. Quindi, la SEO è di certo una leva che deve essere tenuta in considerazione per un progetto in questo ambito.

Come fare l’analisi delle query per l’eCommerce

Il primo passo di qualsiasi strategia SEO dedicata a un progetto di e-commerce è trovare le query che effettuano gli utenti e che descrivono ciò che vende l’attività per la quale stiamo lavorando. L’obiettivo, come abbiamo appena visto, è di andare a intercettare gli utenti durante il loro percorso di ricerca lungo il customer journey.

I suggerimenti in fase di ricerca su Google

I suggerimenti di ricerca sono i termini che i motori di ricerca indicano mentre si compone una query. L’immagine che segue è un esempio di Google Suggest, ovvero i suggerimenti proposti da Google.

Immagine che indica come elenca google suggest le possibili query di ricerca nel box search

Tali suggerimenti si basano sui termini cercati attivamente dalle persone. Questo significa che si tratta spesso termini di tendenza che possono non essere ancora estremamente competitivi. Ecco perché può essere utile considerarli per delineare una strategia SEO.

Non solo i motori di ricerca sono in grado di offrire utili suggerimenti. Anche i marketplace e le piattaforme possono dare straordinari indizi. Quello che segue è un esempio proveniente da Amazon.

Lista di query di ricerca con intento transazionale così come presentato da Amazon nel suo box search

E qui, vediamo eBay.

Lista di query di ricerca con intento transazionale così come presentato da eBay nel suo box search

Ed è possibile effettuare le stesse operazioni anche negli eCommerce dei competitor!

Un’automazione per sfruttare Google Suggest

Google mette a disposizione un endpoint per visualizzare i suggerimenti, il quale può essere utilizzato, ad esempio, in un file Google Sheet o attraverso la programmazione per ottenere idee utili in fase di analisi.

Un esempio dell’endpoint di Google Search

Quello che segue è un esempio del risultato delle parole chiave proposte per la parola chiave  occhiali da sole  della chiamata in formato json.

[

“occhiali da sole”,

“occhiali da sole uomo”,

“occhiali da sole donna”,

“occhiali da sole donna 2023”,

“occhiali da sole prada”,

occhiali da sole gucci“,

“occhiali da sole ray ban”,

“occhiali da sole versace”,

“occhiali da sole dolce e gabbana”,

“occhiali da sole balenciaga”

]

Immaginiamo, ad esempio, di partire da un concetto (es. “occhiali da sole”). Attraverso la programmazione possiamo automatizzarne l’arricchimento, aggiungendo elementi che simulano la prima lettera della digitazione della parola successiva, oppure parole per stimolare la generazione di suggerimenti di una certa tipologia.

Un esempio: “occhiali da sole u“. Andrà a produrre suggerimenti con la parola successiva che inizia con la lettera “u”.

Un altro esempio: “vantaggi occhiali da sole”. Andrà a produrre i suggerimenti di un post informativo sugli occhiali da sole.

Seo per eCommerce: Social media, piattaforme e community

I social media e le community possono essere una miniera d’oro per capire come il target di riferimento si esprime, e come ricerca i prodotti online.

Ma questi ambienti ci permettono anche di analizzare le recensioni dei prodotti da parte degli utenti: in queste situazioni possiamo carpire utilissimi indizi sui reali bisogni delle persone, e questo può rappresentare una vera e propria arma nel loop tra “esplorazione e valutazione” (in riferimento al modello definito Messy Middle).

A proposito di recensioni, quelle di Amazon, visto che siamo nell’ambito dell’e-commerce, rappresentano una grande risorsa per l’analisi, in riferimento anche a idee per i post sul blog. Questo perché molte persone descrivono il problema che vorrebbero risolvere in relazione al prodotto che hanno acquistato.

Seo per eCommerce: i tag ALT di Google Immagini 

Anche i tag di Google Immagini possono aiutare a comprendere meglio i trend di ricerca delle persone, e ci possono avvicinare ai loro bisogni.

Seguono due esempi che ci fanno capire immediatamente l’utilità di questi suggerimenti. Il primo è relativo agli “occhiali da sole da uomo”. Oltre alle forme, ai brand e alle caratteristiche del viso, è interessante il termine “indossati”: si tratta di un chiaro indizio su un bisogno degli utenti nei confronti di questo tipo di prodotto.

Anche i tag di Google Immagini possono aiutare a comprendere meglio i trend di ricerca delle persone

Il secondo esempio, riguarda le cucce per cani, e offre preziosi indizi sulle diverse caratteristiche del prodotto.

Anche i tag di Google Immagini possono aiutare a comprendere meglio i trend di ricerca delle persone, esempio per parola chiave cucce per cani

Seo per eCommerce: gli strumenti dedicati alla keyword research

Strumenti come SeoZoom e Ahrefs, che ho nominato in precedenza, ma anche l’altrettanto noto SemRush, consentono di ottenere moltissime idee di parole chiave in pochi minuti. Chiaramente si tratta di software non gratuiti, quindi è necessario disporre di un budget dedicato.

Quello che segue è un esempio di utilizzo di SeoZoom, per esplorare l’argomento “cucce per cani”.

 Schermata di esempio di utilizzo di SeoZoom, per esplorare la parola chiave cucce per cani

Una semplice esecuzione permette di avere immediatamente un’enorme quantità di informazioni, ad esempio:

  • una lista di parole chiave, che specifica
    • il volume di ricerca
    • un indice di competitività (proprietario)
    • la distribuzione delle ricerche nei diversi mesi dell’anno, per comprendere la stagionalità, ovvero come varia il volume di ricerca nell’arco di un anno
    • le serp features, ovvero quali elementi aggiuntivi Google presenta nella pagina dei risultati (ad esempio le immagini, i video, ecc.)
    • l’intento di ricerca, ovvero se tendenzialmente un utente sta cercando quel termine con un obiettivo di acquistare, oppure per ottenere informazioni
  • i cluster sui quali si suddivide la lista delle parole chiave
  • la suddivisione anche per tipologia di query: transazionali o informative
  • elementi grafici come quelli che seguono per avere un quadro della situazione molto chiaro.
Elementi grafici di seozoom che visivamente mostrano la ricerca per la parola chiave cucce per cani

Le query informative: una risorsa SEO per eCommerce

Le parole chiave incentrate sul prodotto (transazionali), vengono ottimizzate, tendenzialmente, nelle pagine dei prodotti e delle categorie (o in generale di listing). Questo è sicuramente uno dei pilastri della keyword research per l’eCommerce.

L’altro pilastro, riguarda senza dubbio le query informative, ovvero ciò che le persone cercano quando necessitano di contenuti utili non relativi all’acquisto di prodotti o servizi.

Se, ad esempio, il nostro e-commerce vendesse occhiali da sole, le query informative potrebbero essere: “come scegliere gli occhiali da sole”, “come pulire occhiali da sole”, “come calcolare taglia occhiali da sole” e “come togliere i graffi dagli occhiali da sole”.

Come si può notare, alcune query, pur essendo informative, possono essere molto vicine alla conversione (ad esempio la scelta della taglia) e all’acquisto di prodotti correlati (ad esempio come pulirli).
Ma non solo: tendenzialmente, questa tipologia di ricerche porta un traffico elevato all’e-commerce.

In breve, possiamo dire che una strategia SEO per l’e-commerce dovrebbe includere:

  • l’ottimizzazione delle pagine di prodotti e di listing per valorizzare la componente transazionale,
  • del blog o di pagine specifiche nella struttura del sito web per la componente informativa.

Oltre agli strumenti visti fino a questo punto, ne esistono altri due che sono molto interessanti per l’analisi delle query informative, e che danno anche la possibilità utilizzarli gratuitamente: Answer The Public e Also Asked.

Quello che segue è un esempio di elaborazione del primo, relativamente al concetto di “cucce per cani”. L’output viene suddiviso in:

  • domande (l’immagine che segue);
  • preposizioni (es. “cucce per cani a casetta da interno “e “cucce per cani da esterno per labrador”);
  • paragoni (es. “cucce per cani legno o plastica”).
Answer The Public, l'immagine mostra i risultati della ricerca per la chiave cucce per cani

Also Asked, invece, lavora andando ad analizzare il famoso box presente nelle pagine dei risultati di Google definito Le persone hanno chiesto anche, che di per sé rappresenta un’altra risorsa straordinaria per l’analisi delle query informative.

Le persone hanno chiesto anche, come funziona il box di ricerca di Google

Quello che segue è l’output del tool. L’aspetto vincente è che consente di “navigare” tutto l’albero presente nelle SERP di Google, in maniera molto semplice.

Immagine dell'alberatura delle parole chiave di AlsoAsked generata dalla ricerca della parola chiave cucce per cani

Entrambi i tool permettono di esportare i risultati in formati gestibili da altri software (es. CSV).

SEO per eCommerce: un aiuto dall’intelligenza artificiale

Gli algoritmi generativi, ad esempio GPT-4 (via API o ChatGPT), possono darci ulteriori idee in fase di analisi attraverso:

Un esempio del secondo punto. Il seguente prompt simula il dialogo tra Alessio, che vuole acquistare dei nuovi occhiali da sole e il commesso del negozio.

Prompt per ChatGPT che simula il dialogo tra chi vuole acquistare dei nuovi occhiali da sole e il commesso del negozio di ottica

Ed ecco come l’algoritmo completa il dialogo.

Nell’utilizzo di questi sistemi, è fondamentale tenere presente una importantissima nota: lo scopo è quello di stimolare delle idee che successivamente vengono dettagliate in sede di analisi usando altri strumenti. Non sono metodi che possono sostituire quelli descritti precedentemente.

Questa tipologia di algoritmi, inoltre, può darci interessanti dettagli se utilizzati per analizzare le recensioni e per raggruppare le query estratte dai diversi strumenti.

L’analisi dei competitor per comprendere la strategia degli altri ecommerce

La SEO per eCommerce necessita dall’analisi della popolazione. Molto spesso le migliori query di ricerca, ovvero quelle che sono caratterizzate da elevati volumi di ricerca e sono estremamente aderenti al business del nostro e-commerce, sono quelle per le quali i competitor si sono già posizionati. Quindi, l’analisi dei competitor ci permette di acquisire importanti informazioni.

Se cerchiamo su Google “cucce per cani”, ad esempio, osservando i risultati possiamo capire chi sono i competitor con i quali dovremo condividere la vendita online di quel tipo di prodotto. Per avere il quadro completo in pochi minuti, possiamo usare uno degli strumenti menzionati in precedenza, i quali possiedono sezioni dedicate per l’analisi dei siti web dal punto di vista del posizionamento organico. Stavolta usiamo Ahrefs.

Quelli che seguono sono alcuni dei dati che il tool mette a disposizione immediatamente. Quindi, dall’immagine che segue vediamo il traffico organico stimato e la situazione del posizionamento.

Analisi con Ahrefs del traffico organico stimato e la situazione del posizionamento in SERP dei competitor

Nell’immagine seguente, invece, possiamo vedere alcune delle query di ricerca analizzate dal tool per le quali il sito web è posizionato.

Analisi con Ahrefs di alcune delle query di ricerca analizzate dal tool per le quali un sito web è posizionato

L’importanza dell’intento di ricerca

L’intento di ricerca è il motivo che spinge un utente ad utilizzare Google (o un altro motore di ricerca) per digitare una query.

I principali tipi di intenti di ricerca sono:

  • navigazionale (l’utente sta cercando un sito web specifico, ad esempio sito zalando),
  • informativo (l’utente sta cercando informazioni su un argomento specifico, ad esempio come si pulisce una cuccia per cani),
  • commerciale (l’utente sta cercando opzioni su un prodotto o un servizio, ad esempio 500 XL VS Opel Mokka),
  • transazionale (l’utente sta cercando un prodotto o un servizio per l’acquisto, ad esempio cuccia per cani o Redmi Note 11s acquisto).

Dal punto di vista SEO, l’intento di ricerca è un concetto importante nel mondo e-commerce perché permette di ragionare al meglio sul tipo di pagina da creare per valorizzare una precisa parola chiave.

Non sempre l’intento di ricerca è immediato da comprendere, ma ancora una volta i software nominati in precedenza ci possono aiutare. Nell’immagine che segue è possibile vedere un esempio di come SeoZoom può categorizzare le parole chiave. In questo caso si tratta di query transazionali.

esempio di come SeoZoom può categorizzare le parole chiave per ambito di ricerca come informazionale, navigazionale o transazionale

Quella che segue, invece, è una selezione di query commerciali appartenenti allo stesso argomento.

esempio di come SeoZoom può categorizzare le parole chiave per l'ambito di ricerca commerciale

Infine, alcuni esempi di query che vengono contrassegnate come informative.

esempio di come SeoZoom può categorizzare le parole chiave di ambito informativo

Note finali sull’analisi delle query

In generale, la maggior parte dei siti di e-commerce dovrebbe prendere in considerazione le query a coda lunga soprattutto se si tratta di un sito web recente o comunque con un’autorità e un numero di backlink bassi.

Le parole chiave a coda lunga, fondamentalmente, sono termini a basso volume di ricerca e bassa concorrenza. Ciò significa che non porteranno un’elevata quantità di traffico. Tuttavia, il pro di una strategia di questo tipo nella fase iniziale del progetto è rappresentato dal fatto che su questa tipologia di query, probabilmente, non ci saranno i colossi dell’e-commerce come Amazon che vanno a saturare i risultati. Questo apre spiragli di posizionamento per il progetto.

Leggi la seconda parte della Guida alla SEO per ecommerce 

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 3