Travel, crescono i pagamenti effettuati con carte virtuali

Pubblicato il 13 Dic 2016

redazione

Crescono i pagamenti digitali nel Travel: un’indagine condotta da Phocuswright, co-sponsorizzata da eNett International (specializzata in soluzioni di payment per il settore), ha rivelato che l’adozione di metodi di pagamento alternativi è raddoppiata nel corso degli ultimi tre anni. Le carte virtuali, o numeri di conto virtuali (Virtual Account Number, VAN), guidano il cambiamento con il supporto del 69% delle agenzie di viaggio che afferma di utilizzarle o che progetta di farlo a breve. Questa crescita (nel 2013 la percentuale si attestava al 36%), rivela un allontanamento significativo dai metodi di pagamento tradizionali e un aumento dell’innovazione nel settore.

Phocuswright ha intervistato agenzie di viaggio in tutta Europa, svelando come il settore dei viaggi stia passando a nuove tecnologie di pagamento. I VAN si sono affermati come prima scelta subito dopo i metodi di pagamento tradizionali e, in base alla ricerca, si prevede che possano addirittura superare il totale dei pagamenti EFT (Electronic Funds Transfer) e di quelli mediante assegno nei prossimi anni. Per le agenzie di viaggio più grandi, i VAN hanno già superato i metodi tradizionali, con il 71% delle organizzazioni che li supportano, rispetto ai pagamenti EFT (62%), in contanti (52%) e tramite assegno (42%). Per quanto riguarda i pagamenti di hotel e pernottamenti, le agenzie di viaggio, indipendentemente dalle dimensioni, hanno citato i VAN come il metodo di pagamento più diffuso (24%), secondo solo alle carte di credito tradizionali.

La ricerca ha inoltre evidenziato le opportunità per le agenzie di viaggio derivanti dall’utilizzo della tecnologia per risolvere i problemi relativi ai pagamenti e aumentare l’efficienza dei processi di cassa. Più di un’agenzia su quattro (27%), tuttavia, continua a monitorare i pagamenti e le commissioni manualmente. Le agenzie più piccole dedicano circa 12 ore alla settimana a elaborare manualmente i pagamenti, mentre nelle agenzie più grandi almeno quattro dipendenti dedicano a questo compito 16 ore alla settimana. Grazie alle soluzioni disponibili, perfettamente integrate con le piattaforme di prenotazione, è possibile automatizzare questo processo che costa inutilmente alle agenzie europee circa 215 milioni di euro all’anno.

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