Nei supermercati Unicomm si pagherà con lo smartphone (grazie a Mobysign)

Il gruppo vicentino, che opera nel Nord Est e nel Centro Italia con oltre 200 punti vendita diretti e molti altri affiliati, ha scelto i servizi della società guidata dal Ceo Antonio Bonsignore, per digitalizzare i pagamenti nei propri store e consentire di pagare con i dispositivi mobili anche gli acquisti fatti online

Pubblicato il 12 Mar 2018

transazioni digitali

Unicomm e Mobysign hanno siglato un accordo per attivare il pagamento con lo smartphone nelle casse dei supermercati di alcune catene della grande distribuzione organizzata veneta. Il gruppo vicentino, che opera nel nord-est e nel centro Italia con oltre 200 punti vendita diretti e molti altri affiliati, ha scelto i servizi della società guidata dal Ceo Antonio Bonsignore, per digitalizzare i pagamenti nei propri store e consentire di pagare con i dispositivi mobili anche gli acquisti fatti online.

Al momento, è già possibile pagare con questa modalità nelle casse di tutti i supermercati Emisfero, mentre il servizio è in fase di attivazione con le altre catene del gruppo, tra cui Familia, A&O, Emi Supermercati, Mega, C+C cash and carry, Guarner Catering, Central Cash, Hurrà e altri ancora.

Si tratta di una partnership che conferma sia la diffusione dell’applicazione sviluppata da Mobysign, che la crescita del mobile payment in Italia, come d’altra parte è emerso dai dati di settore presentati di recente dall’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano.

Come funziona l’app di Mobysign

Il successo di Mobysign è una user experience innovativa, anche se ciò che sembra attirare maggiormente i clienti è la mancanza di vincoli rispetto a uno specifico tipo di smartphone, operatore telefonico o banca. I servizi di Mobysign, infatti, sono interoperabili e aperti a tutti gli esercenti su tutti i canali, sia per il punto vendita fisico che per l’ecommerce, caratteristica che consente all’esercente di aumentare il proprio fatturato anche quando non è fisicamente operativo.

Attivare il servizio è semplice: come si legge in una nota della società, il cliente registra una o più carte di credito e debito internazionale ed è subito abilitato, senza dover spedire documentazione di alcun tipo. In alternativa alla carta di credito è possibile pagare con circuiti privativi e gift card emesse per conto dell’esercente. Il tutto è completamente gratuito per il consumatore, senza costi diretti o indiretti. Non essendo un ente finanziario, Mobysign non richiede l’apertura di un nuovo conto con relativa disponibilità di denaro e non necessita di ricarica dell’Iban dell’utente che, nel caso, prevederebbe una commissione.

Proprio come un portafoglio elettronico, il servizio mette disposizione i mezzi di pagamento già disponibili e gratuiti per il consumatore, proponendo quelli più economici per il merchant, in maniera neutra. E anche per i più attenti alla privacy, l’utilizzo di MobySign può rivelarsi una soluzione ottimale: il numero della carta non viene mai inviato dall’app; sul telefono non è salvato né il numero della carta né nessun altro dato sensibile e, inoltre, è possibile effettuare pagamenti senza essere obbligati ad attivare la geolocalizzazione.

Ma come si usa? Al momento del pagamento l’utente mostra semplicemente un codice a barre sullo smartphone o fa la scansione del QR Code alla cassa o sul sito di e-commerce per gli acquisti online. L’applicazione invece lavora per il cliente, il quale riceverà in automatico sullo smartphone un pop-up con i dati del negozio, della cassa, dell’importo, ma anche di tutte le informazioni relative alla transazione, di pagamento o login, nella lingua dell’utente. A questo punto al cliente non resta che confermare con l’impronta digitale o un PIN che non vengono trasmessi in rete.

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