Arrivano le App che trasformano i pagamenti

Pubblicato il 22 Lug 2013

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Piero Todorovich

Lo sviluppo di nuove applicazioni per smartphone e dispositivi mobili si appresta a cambiare radicalmente il modo con cui i consumatori deciderano di acquistare merci ad alto valore e ne completeranno il pagamento. Lo afferma Gartner, precisando come i nuovi strumenti di Digital Payment Advisor (DPA) dovrebbero preoccupare molto più di tanti altri problemi contingenti il mercato dei pagamenti elettronici.

«Incoraggiando l’uso di monete alternative, come punti fedeltà o buoni sociali, per gli acquisti di tutti i giorni di prodotti e servizi, i DPA potranno incidere sulla percezione psicologica che il cliente ha nel momento dell’acquisto », spiega Alistair Newton, research vice president di Gartner. «La spesa con punti fedeltà dei rivenditori o delle compagnie aeree è vissuta dal consumatore in modo diverso rispetto al denaro “sudato” di un pagamento mediante carta di credito. E questo inciderà sull’esperienza d’acquisto e sulla value chain associata ai pagamenti ».

L’uso dei DPA sarà, secondo Gartner, un indicatore chiave del possibile travaso di potere tra banche e gestori di carte verso i loro clienti. L’uso di queste applicazioni porterà maggiore trasparenza nei mercati dei pagamenti, segnando un cambiamento significativo nel modo con cui i consumatori selezionano i loro provider di pagamento, specialmente per le transazioni di alto valore, dove i costi/benefici per i clienti possono variare fortemente in ragione delle soluzioni di pagamento adottate. Questo avrà inoltre impatto sulla moneta usata per realizzare i pagamenti.

Un modello sostenibile

Gartner non prevede che i consumatori utilizzeranno i DPA per tutti i tipi pagamenti. Molte di queste applicazioni offriranno dei benefici iniziali, stimolandone l’uso per le transazioni di maggior valore. Siccome è improbabile che i clienti vorranno pagare i costi di questi nuovi servizi, per essere economicamente sostenibili i fornitori di DPA dovranno evolvere velocemente. Secondo gli analisti queste applicazioni non potranno avere molto successo se saranno proposte da grandi banche o dai circuiti di pagamento. Questo perché, per loro natura, questi strumenti richiedono indipendenza e devono essere percepiti dal consumatore come strumenti di consulenza super partes. Secondo Newton: «Nel lungo termine potranno emergere opportunità per istituzioni e servizi finanziari che vorranno avere un ruolo nella gestione, scambio, conversione dei punti fedeltà e buoni sociali. Chi vorrà offrire strumenti DPA dovrà avere un marchio indipendente, come quello di noti siti di comparazione dei prezzi online, assicurando credibilità e indipendenza nei confronti dei clienti».

Il valore della geolocalizzazione

Una grande potenzialità è la possibilità di sfruttare le capacità degli smartphone per analizzare e integrare i dati transazionali storici con la localizzazione GPS, quindi aiutare i consumatori ad avere informazioni contestuali utili per prendere migliori decisioni. In questo modo possono offrire indicazioni più chiare di convenienza o profitto su aspetti come un premio fedeltà, opzioni di sconto su specifiche transazioni. I DPA possono far risparmiare alle imprese i costi di marketing e ridurre gli oneri che affliggono l’attuale mercato dei pagamenti. Banche e società di servizi finanziari non potranno ignorare lo sviluppo di questo settore. Secondo Newton: «Dovranno adattare lo loro strategie, considerando l’impatto dei DPA sul mercato dei pagamenti. Allo stesso modo, i rivenditori dovranno monitorare l’impatto dei DPA sulla catena del valore degli acquisti in cui sono coinvolti i loro clienti».

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