Con MyPortal i cittadini del Veneto pagano online oneri e tasse

Pubblicato il 04 Lug 2014

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Alessandro Longo

Stanno per partire i primi pagamenti digitali cittadino-pubblica amministrazione in Veneto, che così si dimostra una delle regioni pioniere di questa trasformazione prevista dalle norme dell’Agenda digitale (come l’Emilia Romagna, di cui parliamo qui). La piattaforma MyPortal, della Regione, è già connessa al nodo nazionale dei pagamenti Spc. «In queste settimane avvieremo i primi servizi per consentire ai cittadini di pagare online gli oneri demaniali. A seguire abiliteremo questa modalità anche per la tassa automobilistica, che pure è un onere dovuto alla Regione», annuncia al nostro sito Andrea Boer, responsabile Servizio Progettazione e Sviluppo presso la Direzione Sistema Informatico della Regione. «In autunno partiranno i pagamenti digitali anche in tre primi Comuni: comincia Feltre, per gli oneri di urbanizzazione; a seguire Padova, per le multe. Il terzo Comune sarà Terviso», aggiunge.

Il Veneto fa avanguardia in Italia perché può contare su una buona base di partenza. «A MyPortal si collegano già da tempo 190 comuni. Vi trovano funzionalità per gestire il proprio portale comunale e servizi aggiuntivi come la visura, lo stato pratiche. Vi abbiamo aggiunto di recente anche i servizi di pagamento, come una nuova sezione del portale, e l’abbiamo subito resa disponibile a tutti i Comuni».

Significa che al Comune basta adottare la nuova sezione (“flaggandola” sui propri sistemi), per farla comparire sul proprio portale comunale, grazie al collegamento diretto e sempre aggiornato al portale regionale. I cittadini si collegheranno al portale comunale e potranno pagare online. Basterà inserire il codice di pagamento, che l’amministrazione invia a casa con il solito bollettino postale. «Stiamo pensando, per i pagamenti regionali, di permettere ai cittadini di abilitare l’invio del codice solo via mail invece che per posta cartacea. Con un certo risparmio per le nostre casse».

I cittadini possono anche registrarsi al portale e vedere lo stato dei propri pagamenti (fatti e in sospeso). Non è necessario però per pagare: «è possibile farlo in modo anonimo. Come quando vado alle poste e posso pagare anche per conto di mia madre».

L’utente potrà scegliere sul portale il tipo di pagamento elettronico (carta di credito, bonifico), venendo indirizzato a una pagina della propria banca. Come già spiegato da PagamentiDigitali, sarà possibile pagare con carta anche presso sportelli fisici (Lottomatica, Sisal, le Poste…), che pure saranno collegati al nodo centrale Spc. Questo è infatti il piano per la piattaforma centralizzata dei pagamenti, che l’Agenzia per l’Italia Digitale conta di ultimare entro il 2015.

Il pagamento viene gestito a tutti gli effetti dal nodo Spc, che così ne assicura il tracciamento. I vantaggi sono che aumenta la trasparenza e calano i costi necessari a gestire il flusso di denaro che arriva dai cittadini allo Stato. MyPortal (nel caso del Veneto) farà solo da intermediario tra il portale comunale e il nodo. Allo stesso modo avverrà in altre regioni (come l’Emilia Romagna) che erano già avanti con l’uso di un sistema centralizzato. MyPortal, con la sua logica centralizzata, anticipa infatti, in un certo senso, la filosofia del nodo Spc. «Permette anche i piccoli Comuni, a corto di personale e di competente tecniche, di offrire servizi digitali evoluti al cittadino», dice Boer.

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