La pmi innovativa del Gruppo Zucchetti presenta il rebranding di Scloby in Tilby e punta a internazionalizzarsi, inserendosi nei mercati europei con un nuovo nome e logo, mantenendo però salde le proprie radici. Ecco i piani di Tilby per il futuro.
Scloby diventa Tilby
La piattaforma cloud per gestire il punto vendita di ristoranti, commercianti e negozi, ha archiviato il 2021 raddoppiando il fatturato. Adesso, dopo il rebranding di Scloby in Tilby, presenta il piano di espansione internazionale.
La pmi innovativa del gruppo Zucchetti dichiara, infatti, che bisogna inquadrare il rebranding in un vasto contesto di crescita aziendale.
L’internazionalizzazione di Tilby procede attraverso l’ingresso in Paesi con una storica presenza del Gruppo Zucchetti.
Il processo di internazionalizzazione prevede dunque l’espansione attraverso:
- operazioni di M&A;
- incremento del 100% del team italiano;
- la creazione di team internazionali in Spagna, Germania, Francia e UK.
Infatti Tilby entra in Paesi ricettivi verso soluzioni smart e cloud nel commercio e nella ristorazione.
“All’interno di Zucchetti, Tilby si colloca a completamento di un’offerta che vede il gruppo ben posizionato sui grandi clienti”, spiega Dirk Schwindling, International Chief Strategy Officer Zucchetti. “Con Tilby è stato possibile raggiungere il tessuto delle piccole e medie imprese diffuse in tutta Europa”.
Tilby supporta la digital transformation di negozi e ristoranti
Fondata da Francesco Medda (CEO) nel 2013 presso I3P, l’incubatore di imprese innovative del Politecnico di Torino, Scloby è entrata nella galassia del Gruppo Zucchetti, in seguito all’acquisizione nel 2020.
Ora con il rebranding di Scloby in Tilby, la Pmi punta a internazionalizzare la piattaforma cloud nata per gestire le vendite dei clienti ed esercenti.
Tilby intende supportare il processo di digital transformation di ristoranti, commercianti e negozi per:
- gestire ogni attività in maniera efficiente e performante da ogni luogo e con ogni device (computer, smartphone o tablet);
- monitorare in maniera integrata tutti i canali di vendita;
- rispettare le norme relative a fatturazione elettronica e invio telematico dei corrispettivi;
- assicurare alti standard di innovazione.
La società, cresciuta in fretta, ha chiuso il 2021 raddoppiando il numero di punti vendita e il fatturato rispetto all’anno prima.
Ora, dopo il rebranding di Scloby in Tilby, la società vanta un portafoglio clienti così composto:
- per il 70% da clienti del campo ristorazione;
- per il 30% da retail.
“Siamo cresciuti molto in questi anni ed è per noi giunto il momento di fare un ulteriore passo: il rebranding darà nuova linfa vitale al progetto e ci consentirà di essere più facilmente comunicabili anche in un contesto internazionale”, commenta Francesco Medda, CEO di Tilby. “Il nuovo nome è infatti immediatamente riconducibile al termine inglese ‘till’ che significa ‘registratore di cassa’, ma mantiene il suffisso – e quindi l’assonanza – di Scloby, per ricordare sempre le nostre origini e il percorso fatto fino ad oggi”.