L'indagine

Revolut: un italiano su 3 entra in banca dallo smartphone

Millennial e GenX sono le classi d’età più propense a cambiare banca per ottenere tassi d’interesse più vantaggiosi. Ecco i risultati dell’indagine: le banche con sportello detengono ancora il 23% delle preferenze, ma solo grazie agli over65

Pubblicato il 02 Ago 2023

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Secondo una ricerca di Revolut, un italiano su tre preferisce le banche su smartphone alle filiali fisiche del banking tradizionale.

Revolut: le banche su smartphone preferite al banking tradizionale

Un italiano su tre (33%) predilige la banca da smartphone rispetto alla banca con filiale. Infatti pensa che sia più versatile (22% del campione) o perché pensa di avere maggiore controllo del proprio denaro (11% del campione).

Chi preferisce le banche mobile sale al 47% nella fascia 18-24 anni e cala al 20% tra gli over65.

Le banche con sportello detengono il 23% delle preferenze: ma dal 37% degli over65 scende progressivamente al 12% della GenZ. Un altro 33% preferisce invece una soluzione ibrida: due conti, di cui uno in una banca tradizionale e un altro in una banca solo da smartphone.

Monitoraggio in tempo reale

I clienti di Revolut possono monitorare le spese in tempo reale, visualizzare le analisi settimanali per controllare le abitudini di spesa, configurare limiti dl budget, controllare le statistiche dettagliate delle spese per esercente, categoria, Paese e altro.

Gli italiani fra 55-64 anni utilizzano le liste scritte a mano nel 17% dei casi. Meno della GenZ che le sceglie per il 21%. Il 17% del campione usa la propria app bancaria o sito di home banking, ma li giudica poco dettagliati rispetto alle proprie esigenze, secondo il 19% della GenX e il 20% dei Millennial. Il 10% non monitora le proprie spese, ma vorrebbe iniziare a farlo.

L’indagine

Il 57% degli italiani ha un solo conto in banca. Il 32% ne ha due e il 6% afferma fra tre e cinque. La generazione più propensa ad avere più conti è quella dei Millennial: il 38% ne ha due e il 9% da tre a cinque.

Il 4% degli italiani è senza conti bancari, percentuale che sale al 5% tra le donne. L’8% della Generazione Z non ha conti in banca mentre tra gli over65 è solo l’1.7% a non averne.

Millennial e GenX sono le classi d’età più propense a cambiare banca per ottenere tassi d’interesse più vantaggiosi. Può essere un fastidio, ma il 57% degli intervistati lo ha già fatto o ritiene che il gioco valga la candela.

In particolare, tra Millennial e GenX la percentuale è a quota, rispettivamente, del 63% e 64%, ma cala al 46% tra gli over65.

Soltanto il 18% degli italiani si definisce soddisfatto delle condizioni offerte dalla propria banca.

Invece l’8% ritiene stressante cambiare. I meno inclini a un eventuale cambio, a causa dello stress, sono i giovani della GenZ (10%).

Gli over65 sono quelli che più di tutti (7% rispetto al 5% di media nazionale) prestano inferiore attenzione ai tassi di cambio applicati ai conti.

“Non sorprende vedere come l’utilizzo di app e strumenti digitali sia diffuso tra i più giovani e i Millennial, scenda nella fascia 45-54 e risalga nuovamente tra gli intervistati di 55-64 anni: è un chiaro segnale dello scambio di informazioni tra genitori e figli e dimostrazione di come le due generazioni si influenzino, nonostante il divario d’età”, conclude Ignacio Zunzunegui, responsabile Sud Europa di Revolut. “Quando un’app bancaria offre un’esperienza (di livello alto, ndr), non c’è più bisogno di recarsi in filiale, tutto può essere gestito dal proprio telefono, in tempi rapidi e – nel caso di servizi come Revolut – con costi molto ridotti”.

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