Sicurezza informatica

Carte di credito: i dati nel dark web sono triplicati

Secondo l’Osservatorio cyber del CRIF, proliferano le credenziali di account frutto di violazioni, portando l’Italia nella Top 20 dei Paesi con più vittime degli hacker. Ecco di quali dati fanno incetta i cybercriminali

Pubblicato il 11 Apr 2023

Osservatorio cyber del CRIF: Carte di credito nel mirino dei cybercriminali

Secondo l’Osservatorio cyber del CRIF, le carte di credito degli italiani sono nel mirino dei cybercriminali.

L’Italia infatti spicca nella Top 20 dei Paesi con il maggior numero di vittime. Ecco a cosa puntano gli hacker, fra account compromessi, numeri di telefono e codici fiscali.

CRIF: carte di credito nel mirino dei cybercriminali

L’Italia occupa la quattordicesima posizione tra i Paesi più esposti al furto delle credenziali delle carte di credito. Il 21,1% delle vittime dei cybercriminali risiede nel Lazio. Segue la Lombardia con il 14% di persone che hanno ricevono allerte per hacking.

Nell’arco degli ultimi dodici mesi gli alert spediti in relazione a dati apparsi sul online superano quota 1,6 milioni. La maggior parte prolifera sul dark web (1,5 milioni di alert pari all’83,7%), mentre quelli sull’open web o web publico si fermano a quota 106 mila alert (16,3%).

Crescono del +4,4% gli allarmi riferiti ai numeri di telefono abbinati a nome e cognome.

“L’ultima edizione dell’Osservatorio cyber”, commenta Beatrice Rubini, Executive Director di CRIF, “conferma la rilevanza dei nostri dati per i frodatori. La circolazione dei dati nel 2022 infatti è stata molto superiore al passato, tanto che i dati trovati nel dark web sono triplicati rispetto all’anno precedente”.

A cosa puntano gli hacker

La maggior parte degli account che hanno subito compromissioni riguarda l’intrattenimento con giochi online e dating (37,2%), mentre crescono le violazioni di account social (+125,8%).

Questo abbinamento, oltre a permettere l’accesso a molte piattaforme ed app, consente di accedere illegalmente a profili privati, sfruttando l’autenticazione a 2 fattori nei protocolli di sicurezza.

Rispetto all’anno precedente, aumenta a doppia cifra (+10,5%) anche l’abbinamento del numero di carta di credito al cvv e alla data di scadenza.

Osservatorio Cyber CRIF
Osservatorio Cyber CRIF

“Le motivazioni di questo aumento vanno ricercate anche nell’attuale situazione geopolitica, che vede un’intensa attività non solo sui campi di battaglia fisici ma anche in quelli virtuali, la cosiddetta ‘cyberwar’ o guerra cybernetica”, aggiunge Beatrice Rubini.

“I consumatori e le aziende sono sempre più nel mirino dei cybercriminali, che sferrano attacchi volti a rubare dati e creare danni, con gravi conseguenze sia economiche che reputazionali“, sottolinea l’Executive Director di CRIF: “Spesso si tratta di attacchi di phishing o ransomware, sferrati nei confronti delle persone e delle organizzazioni, piccole o grandi che siano”.

Per proteggere i nostri dati, bisogna “verificare le comunicazioni che riceviamo ogni giorno prima di cliccare, e prestare molta attenzione prima di inserire i propri dati per accedere a servizi online. Un’ulteriore possibilità è rappresentata dai servizi di monitoraggio dei dati, che ci offrono un migliore controllo sull’esposizione dei nostri dati sul web” conclude Beatrice Rubini.

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