PayPal estende One Touch a 13 nuovi mercati

Pubblicato il 04 Set 2015

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redazione

PayPal è pronta a lanciare la funzione One Touch, grazie alla quale è possibile effettuare il check out dopo un acquisto on line in una sola mossa, in 13 nuovi mercati a cavallo di Europa e Australia. Al momento One Touch è disponibile solo negli Stati Uniti, in Canada e in Gran Bretagna, Paesi in cui la società (appena separatasi da eBay, lo ricordiamo) sostiene che milioni di utenti lo utilizzano già per fare shopping presso oltre la metà dei principali attori dell’e-commerce internazionale aderenti al programma.

Il passaggio a One Touch (nei mercati di Australia, Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Spagna, Svezia, Svizzera e Turchia) sarà indolore sia per i consumatori che per i merchant ritenuti idonei: il sistema si attiverà automaticamente, permettendo agli utenti finali di finalizzare transazioni su siti che supportano PayPal senza dover più inserire le informazioni relative a fatturazione e luogo di consegna. Sarà sufficiente effettuare il log in per caricare tutti i dati. La decisione di PayPal è stata maturata in base alla necessità di semplificare il check out sia per aumentare il tasso di conversione delle potenziali transazioni, sia per andare incontro al trend che vede il mobile sempre più protagonista dello shopping on line. Secondo PayPal, metà dei processi d’acquisto coinvolgono smartphone e tablet, ma solo il 10-15% dei pagamenti avviene in mobilità. Si tratta comunque di un giro d’affari che nel 2014 valeva 40 miliardi di dollari, su un transato totale di 235 miliardi attraverso quattro miliardi di operazioni.

“Se, quando usano il telefono, i clienti non possono fare check out in una mossa o con un tap perché devono inserire i propri dati, è plausibile che lascino perdere”, ha confermato Bill Ready, senior vice president di PayPal, parlando con l’agenzia Reuters. “Con One Touch colmiamo questo gap e forniamo una migliore esperienza d’uso al consumatore, a tutto beneficio del merchant, che può aumentare significativamente – fino al 50% – il tasso di conversione”.

La concorrenza: Visa Checkout e American Express

Ma la strategia di PayPal dipende anche dall’esigenza di rispondere colpo su colpo ai concorrenti. Non a caso l’annuncio dell’estensione di One Touch arriva a ridosso della pubblicazione di uno studio ComScore sostenuto da Visa in cui si afferma che i consumatori che utilizzano Visa Checkout (servizio analogo a One Touch) tendono a completare il processo di acquisto con una frequenza maggiore del 17% rispetto a chi usa PayPal. Per la precisione, si parla di un 66% di clienti che hanno portato a termine la transazione iniziata rispetto al 49% di PayPal. “È evidente: più si riduce la dimensione del display, minore è la propensione del consumatore a completare l’operazione”, ha detto Sam Shrauger, senior vice president of Visa’s digital solutions, precisando che arriva al fatidico momento del pagamento il 60% dei clienti che usano un Pc, il 45% di chi ha un mano un tablet e solo il 20% di chi si collega via smartphone.

Visa Checkout dispone di un bacino di account pari sei milioni di unità, contro i 169 milioni di utenti registrati attivi di PayPal. Anche se per il momento i numeri sono dalla parte di PayPal, meglio dunque non prestare il fianco lasciando il campo libero sul fronte dell’express checkout.

Anche American Express ha annunciato da poco una soluzione di express chekout negli USA, come riportato dal nostro sito.

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