Sistemi di tariffazione nel trasporto pubblico: come e perché dei pagamenti digitali

Nel ticketing e controllo la trasformazione digitale ha consentito la diffusione degli ITS (Intelligent Transport Systems). I sistemi di pagamento classici si stanno evolvendo verso sistemi di pagamento elettronici integrati e interoperabili, in un’ottica di sviluppo di servizi MaaS (Mobility as a Service).

Pubblicato il 21 Set 2021

Le aziende di trasporto pubblico (con termine inglese PTC – Public Transport Companies) adottano due distinti sistemi di tariffazione (o ticketing): fuori dai mezzi, fBTS (Off-board ticketing systems), oppure all’interno degli stessi, nBTS (On-board ticketing systems). Entrambi i sistemi non eliminano il problema dell’evasione della tariffa, nonostante le contromisure adottate. Le tecnologie adottate dalle PTC si sono evolute prevalentemente nel campo dei sistemi di ticketing e verifica: la trasformazione digitale ha consentito la diffusione degli ITS (Intelligent Transport Systems), generando innovazioni e benefici per tutti gli attori dei servizi di mobilità. I sistemi di pagamento classici si stanno evolvendo verso i sistemi di pagamento elettronici integrati e interoperabili, in un’ottica di sviluppo di servizi MaaS (Mobility as a Service).

Cos’è il MaaS

Il MaaS si basa sull’idea che i cittadini possano interfacciarsi con soggetti terzi rispetto alle PTC per acquistare pacchetti di mobilità personalizzati. I sistemi MaaS favoriscono gli spostamenti multimodali dei passeggeri senza preoccuparsi della differenza tra operatori di trasporto collettivo quali, ad esempio, trasporto pubblico locale, bike sharing, car sharing/pooling, pedaggi stradali (ZTL).

I biglietti su carta stampata tradizionali sono affiancati da forme digitali che possono essere riutilizzate e ricaricate indefinitamente. Le smart card contengono un chip su cui sono memorizzati elettronicamente i dati tariffari.

L’avanzamento più importante nei sistemi di pagamento digitali è dato dalle tecnologie wireless (smart card), mobile (app per smarthpone), e carte di pagamento (carte di credito/debito). Sebbene queste tre forme di pagamento sembrino allineate verso un’unica evoluzione tecnologica, vi sono delle sostanziali differenze. Smart card e app prevedono una chiara distinzione tra supporto fisico e titolo di viaggio digitale contenuto in essa. Una generica carta di pagamento universale contactless, invece, può essere direttamente utilizzata nella fruizione dei servizi di trasporto, in quanto il titolo di viaggio non risiede sulla carta. La diffusione di tecnologie di comunicazione rapida a corto raggio, come la NFC, rende gli strumenti di pagamento versatili e potenti in grado di superare la problematica di connettività verso il back-office associata all’uso delle carte di pagamento.

Trasporto pubblico: ticketing ed evasione

Il ticketing è caratterizzato, oltre che dal pagamento, anche dalla validazione del “titolo di viaggio”. La validazione, in genere, avviene in modalità: POP (proof-of-payment) con o senza barriere, i passeggeri devono convalidare il biglietto prima di fruire del servizio; POE (pay-on-entry), il pagamento avviene direttamente all’interno del mezzo, oppure il passeggero dimostra il possesso di un abbonamento. Quest’ultima modalità è scomparsa nelle città italiane ma si ritrova ancora in molte città europee, ad esempio a Bruxelles nel servizio gestito dalle aziende STIB e De Lijn.

Tuttavia, gli strumenti digitali per il ticketing non impediscono ai passeggeri senza un biglietto valido di accedere al servizio, ad esempio in un sistema POP. Inoltre, diversi studi hanno evidenziato problemi legati alla vulnerabilità software, hardware e nelle comunicazioni che favoriscono le frodi tramite accesso illegale ai sistemi informatici.

L’integrazione di diverse architetture aiuta a individuare gli evasori. Più precisamente, una lettura a distanza basata su RFID può essere utilizzata per intercettare potenziali evasori con smart card non regolari e un APC (Automatic Passenger Counting) può essere adottato per rilevare anche i passeggeri senza nessun titolo di viaggio. L’integrazione tra smart card e APC può quantificare l’evasione tariffaria stimata e osservata “in tempo reale”. Infatti, il rapporto tra convalide e imbarchi è 1 quando tutti i passeggeri pagano il biglietto.

La digitalizzazione dei servizi prosegue anche nella direzione del pagamento delle sanzioni amministrative. PagoPa è un sistema semplice e standardizzato, che agevola le operazioni di versamento dovute alle PTC per le sanzioni amministrative elevate a utenti sprovvisti di titolo di viaggio.

Trasporto pubblico: il problema dell’evasione tariffaria

Il controllo della regolarità del titolo di viaggio avviene tramite personale dedicato e viene programmato secondo politiche di verifica e sanzioni delle singole PTC. Il controllo è necessario perché non tutti i passeggeri sono disposti a pagare per il servizio, e si verifica il fenomeno dell’evasione tariffaria. L’evasione avviene anche a causa delle vulnerabilità dei sistemi di ticketing, soggetti al comportamento “malevolo” di alcuni passeggeri.

L’evasione tariffaria è difficile da misurare perché non esistono metodi standard che ne consentano la stima corretta e non è possibile quantificare esattamente il numero di passeggeri che sfuggono ai controlli. Tuttavia, si stima che il valore delle perdite a livello globale superi il miliardo di euro l’anno.

Nei sistemi con barriera (es. metropolitana) l’evasione tariffaria è meno frequente e si verifica, ad esempio, quando i passeggeri passano sotto o sopra i tornelli o si introducono attraverso i varchi aperti. In quelli senza barriera, l’evasione tariffaria è più frequente e dipende, per esempio, dai metodi più o meno efficaci di ispezione e dal livello di affollamento. Nei sistemi con pagamento a bordo l’evasione tariffaria dovrebbe essere inferiore o quasi inesistente, ma talvolta emergono problemi legati alla gestione dei contanti, l’utilizzo improprio degli abbonamenti, o all’elusione delle zone tariffarie.

Le contromisure adottate contro l’evasione tariffaria

Oggi, molte PTC hanno adottato i sistemi POP, con verifica a bordo, per ridurre principalmente i costi operativi e limitare la circolazione del contante. Si sono registrati da subito numerosi benefici, come ad esempio l’introduzione di nuovi sistemi tariffari, il miglioramento dell’efficienza del servizio, reso più veloce, l’introduzione di nuove soluzioni tecnologiche, il miglioramento del design dei veicoli e il benessere fisiologico dei conducenti dei mezzi. Per esempio, il sistema nBTS-POP (On-board ticketing systems – proof of payment) permette di adottare numerosi modelli tariffari (es. singolo biglietti, abbonamento, carnet di biglietti) e i passeggeri acquistano il titolo di viaggio in anticipo. Poiché l’nBTS-POP accelera l’ingresso e discesa dei passeggeri, le PTC hanno riscontrato un effettivo risparmio in termini operativi grazie alla diminuzione dei tempi di sosta. D’altra parte, la rimozione del monitoraggio sistematico ha favorito l’evasione tariffaria, con l’effetto negativo dei costi per il controllo dei passeggeri. Inoltre, l’nBTS-POP ha generato fenomeni di vandalismo a danno dei mezzi e delle apparecchiature a causa della diminuzione della supervisione del personale sui passeggeri.

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