Capgemini: è l’ora dei Payments 4.X

Secondo Capgemini, nel momento della ripresa dei consumi, la maggiore richiesta di pagamenti innovativi si accompagna sempre di più al bisogno di una migliore experience da parte dei consumatori

Pubblicato il 26 Ott 2021

Pagamenti digitali: mano che digita su un cellulare per effettuare un pagamento

Anche Capgemini ha rilasciato in questi giorni la nuova edizione del proprio World Payments Report 2021 (scaricabile da questo link).
Un report che segue quello dello scorso anno dedicato, di fatto, a misurare gli effetti della pandemia sul settore dei pagamenti e che offre oggi uno sguardo al futuro.

È iniziata un’era nuova, sostiene di fatto Capgemini, un’era che potrebbe essere definita come quella dei Payments 4.X, nella quale il focus è rappresentato dall’esperienza, dalla crescente domanda di opzioni di pagamento digitali e dalle altrettanto crescenti aspettative in relazione alla velocità delle transazioni, alla disponibilità di pagamenti istantanei, o ancora a tutto ciò che ruota intorno alla customer experience.

I numeri del 2020, le aspettative per il prossimo quinquennio

I numeri, in ogni caso, parlano chiaro: se lo scorso anno il 23% dei consumatori utilizzava di frequente i wallet sui dispositivi mobili per effettuare pagamenti, ora si parla di un 45% di utenti che effettua almeno 20 transazioni all’anno utilizzando questi sistemi.
Analogamente, nel mondo B2B le transazioni non cash dovrebbero passare da 121,5 a 200 miliardi di dollari nel periodo che va dal 2020 al 2025.
Focus sull’experience, dunque, sottolinea Capgemini: i consumatori hanno aspettative molto alte in termini di velocità e di facilità d’uso.

Ma, per restare sulle aspettative, alte sono anche le attese in termini di crescita.
Il periodo pandemico ha segnato un punto di non ritorno: se i consumi riprendono, anche i pagamenti di nuova generazione, e nello specifico le transazioni non-cash, lo faranno.
A trainare il comparto dei pagamenti digitali saranno gli instant payment, l’e-money, oltre a metodi di pagamento di nuova generazione come Buy Now Pay Later (BNPL), le criptovalute o ancora i pagamenti invisibili e biometrici.
Dopo il rallentamento del periodo pandemico, dovuto alla frenata nei consumi, a causa del generale clima di incertezza, oggi le previsioni di crescita si attestano sul 18,6% all’anno nel quinquennio 2020-2025, per arrivare ad attestarsi sui 1.800 miliardi di dollari alla fine della finestra temporale presa in esame.
A livello geografico, buone sono le aspettative per il mercato europeo.
Sempre per il periodo 2020-2025 le attese si attestano sui 400 miliardi di volumi d’affari, con un tasso medio di crescita annuo nell’ordine del 13%.

Servono infrastrutture nuove, ma anche sicure

Dati positivi, senza dubbio, ma che portano con sé la necessità di un adeguamento delle infrastrutture, che necessitano di interventi di modernizzazione per supportare l’implementazione di sistemi di pagamento in tempo reale, l’integrazione con nuove API, o ancora la migrazione ISO 20022 e la migrazione al cloud.
Ma ancor di più portano con sé la necessitò di rispondere a quelle aspettative che i clienti non considerano al momento soddisfatte. Ed è qui che il tema dell’experience torna prepotentemente a galla: i clienti lamentano l’assenza o la scarsità di programmi fedeltà, una non soddisfacente esperienza di transazione, la richiesta di opzioni alternative di pagamento e l’attenzione alla sostenibilità.

 

Il report di Capgemini sottolinea per altro come la spinta all’innovazione non possa essere disgiunta dall’attenzione alla sicurezza.

Le principali iniziative normative e industriali (key regulatory and industry initiatives o KRII) tendono a cercare un bilanciamento tra le spinte di rinnovamento e la creazione di ambienti compatibili nei quali riduzione del rischio, standardizzazione, concorrenza e trasparenza, innovazione siano presi nella giusta considerazione e nei quali posano coesistere efficienza, attenzione al cliente, innovazione e collaborazione.

 

Tutto questo non deve, naturalmente, far perdere di vista il tema della sostenibilità del business. Non a caso, il report Capgemini sottolinea l’importanza per le imprese del comparto di intraprendere azioni volte al miglioramento del loro modello operativo. Aioni che includono, ad esempio, investimenti in terze parti per sviluppare proposte innovative (52%), l’adozione e l’orchestrazione di ecosistemi basato su API, il passaggio a un business model basato su piattaforme (45%).

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