Dalla digitalizzazione all’accelerazione: le 10 sfide per le Investment Banks nel 2017 secondo Accenture

Pubblicato il 29 Apr 2017

Reale Group Fabrick

Mauro Bellini

L’Investment banking è una vera e propria “palestra” di innovazione per la digital transformation. Le imprese di questo settore sono impegnate in processi destinati a cambiare il profilo delle imprese stesse, il modello di business e la loro azione sul mercato. I temi legati alla diffusione dei pagamenti digitali, della sicurezza, della conoscenza dei mercati e dei loro comportamenti con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale o la sperimentazione di nuove logiche di filiera nella gestione delle transazione grazie alla Blockchain rappresentano esempi di come questo settore sta pilotando la propria trasformazione facendo leva sull’innovazione digitale a 360 gradi. PagamentiDigitali.it ha voluto offrire una chiave di lettura di questo fenomeno proponendo una lettura dell’analisi di Acccenture sviluppata da Antonella Aureli, Accenture  Financial Services Capital Markets Industry and Practice Lead ICEG.

Nell’investmemnt banking la velocità e l’affidabilità rappresentano una leva diretta e concreta di business. L’affidabilità della conoscenza acquisita e la velocità nell’acquisire nuova conoscenza possono rappresentare un reale vantaggio competitivo soprattutto se si pensa che le imprese devono lavorare in un contesto estremamente dinamico con requisiti normativi e regolamentari che sono in continuo cambiamento e che rappresentano un costo importante dal punto di vista della conoscenza e del cambiamento, così come sono decisive e nello stesso tempo onerose le scelte legate all’innovazione digitale e tecnologica.
Lo scenario di mercato ha segnato un lieve incremento dei tassi di interesse, tuttavia il mercato dei prodotti Fixed Income, Commodities e delle Valute difficilmente nei prossimi mesi sarà in grado di recuperare i livelli di profittabilità pre-crisi.
La situazione pre-2008 sarà difficilmente ripetibile pertanto le banche di investimento sono nella condizione di gestire il cambiamento intervenendo sugli stessi modelli di business e non più solo alla introduzione e diffusione di una vera digital transformation, ora la competizione si gioca sulla accelerazione della digital transformation stessa e sulla capacità di monetizzare il vantaggio competitivo che si accompagna alla introduzione del digitale nelle imprese. Ed è su questo che si è concentrata la valutazione di Accenture che ha evidenziato il ruolo delle tecnologie digitali nella creazione di nuove opportunità per tutto l’Investment Banking. In questo senso uno dei principali indicatori è arrivato dalla somma degli investimenti nelle Fintech. Se si osserva questo dato si nota che l’investimento complessivo in startup Fintech, tra il 2010 e il 2015 è risultato pari a 47 miliardi di dollari a livello globale.  In particolare le tecnologie digitali avuto un impatto su tutte le aree della Banca, a partire dalla riorganizzazione dei canali di vendita, per arrivare alla riorganizzazione delle piattaforme di trading, con un impatto sui processi operativi e nelle politiche e azioni di Compliance come ad esempio nel caso del GDPR.

Ma è il contesto che determina la sfida oggi più importante per le investment bank a livello mondiale. Nello specifico queste realtà devono confrontarsi con uno scenario che vedere la concomitanza di diversi fattori come:

  • La necessità di implementare dei modelli interni per la gestione del rischio in grado di attuare una maggiore sofisticazione dell’impegno di capitale necessario per le differenti linee di business
  • La necessità di dismettere linee di business e mercati profittevoli o a maggior assorbimento di capitale e nello stesso tempo la attivazione di operazioni di Merger & Acquisition che permettano la creazione di sinergie industriali, come è ad esempio accaduto con i fenomeni di merger & acquistion a livello di banche popolari.
  • L’adeguamento alle richieste fissate dal Legislatore che si traducono in una riduzione delle attività ponderate per il rischio, come la composizione dei portafogli di proprietà, la riduzione delle attività di trading, il deleveraging dei portafogli creditizi, e un esempio in questo senso può essere rappresentato dalla riduzione del portafoglio NPL con cessioni in blocco a società specializzate.
  • La individuazione e lo sviluppo di sinergie tra le differenti linee di prodotto in grado di aumentare il livello di focalizzazione del cliente e incrementare attività di cross selling.

Accanto a uno scenario squisitamente tecnico si accompagna poi una visione dello scenario sociopolitico dove non si può non considerare che la convergenza tra fattori come l’avvio della nuova presidenza statunitense, i movimenti politici che insistono nel mettere in discussione il ruolo dell’Unione Europea e l’uscita dall’Unione Europea di un Paese importante come la Gran Bretagna che ha scelto la politica della Brexit portano le Investment bank verso una situazione che è caratterizzata da una forte incertezza. Incertezza che per essere affrontata e governata ha bisogno di conoscenza e di velocità, ovvero di un maggior supporto del digitale. Davanti a questo scenario Accenture ha osservato che le banche di investimento stanno da una parte reagendo con la cresciota di investimenti nelle Fintech, con operazioni destinate ad attuare strategie di open innovation, ma nello stesso tempo stanno avviando operazioni al di fuori dei confini tradizionali per accelerare la creazione e l’acquisizione di nuove competenze. In questo senso va letto l’interesse del settore per la creazione di utilities ed ecosistemi che sono utilizzati come leve per il cambiamento. Accenture ha individuato i grandi temi centrali di questo cambiamento che rappresentano di fatto anche le sfide che devono essere affrontat e vinte da questo comparto per gestire una vera digital transformation.

Il Cloud per le Banche nella forma di Journey to Cloud

Accenture sottolinea che J.P.Morgan è stata tra i primi promotori della tecnologia Cloud nello sviluppo di servizi finanziari e ha scelto di focalizzare una nuova strategia IT indirizzata allo sviluppo del Cloud pubblico che si affianca a un innovativo Cloud privato. Con il progetto denominato “Gaia” la grande Banca di investimento americana a puntato al miglioramento dell’elasticità delle infrastrutture gestite a tutti i livelli infrastrutturali come server, reti e storage per ottenere una riduzione dei tempi e dei costi nell’ambito dello sviluppo di nuove soluzioni applicative. In ogni caso e in generale a parte J:P:Morgan le Investment Banks sono sempre più interessate al Cloud proprio per i benefici a livello di time to market, di riduzione e controllo dei costi e per la possibilità di disporre di capacità di calcolo molto elevate in modo flessibile.

Standard Open source, collaboration e Blockchain per le banche

La banche hanno la necessità di indirizzare lo sviluppo digitale con una maggiore attenzione agli standard anche con consorzi specifici che permettano di diffondere in modo condiviso lo sviluppo e l’utilizzo di tecnologie open source in forma collaborativa. Un esempio in questo senso attiene al mondo Blockchain e al ruolo del consorzio R3 che conta oggi più di 50 associati e che in Italia vede la partecipazione di due banche importanti come UniCredit e Intesa SanPaolo e come l’esperienza di Hyperledger, che vanta oltre 90 partecipanti e che stanno contribuendo allo sviluppo della Blockchain, nel mondo delle banche.

Nuove piattaforme digitali ideate, sviluppate e gestite dalle banche

Più in generale poi Accenture evidenzia il fenomeno che portale le banche verso l’utilizzo di grandi piattaforme digitali e cita Bank of America Merrill Lynch che ha lanciato una nuova piattaforma elettronica per il trading di syndicated corporate loans (mercato secondario) denominata “Instinct Loans”.

Nello specifico ambito delle piattaforme Accenture ha posto l’accento su tre principali aree tematiche che corrispondono a tre grandi obiettivi direttamente legati alla competitività del sistema bancario:

1.     La Semplificazione

2.     La Digitalizzazione

3.     L’innovazione

Il primo asset di questo fenomeno sta nella capacità del sistema bancario di attuare una vera semplificazione.
La riduzione della complessità rappresenta la chiave di volta per trovare più velocemente nuove opportunità di crescita, per migliorare i servizi verso i clienti, per adottare nuove tecnologie, per creare sinergie tra i sistemi. Sempre con la semplificazione si possono ridurre gli errori, si possono definire processi comuni e aumentare l’efficienza complessiva della banca. La strada verso la semplificazione secondo Accenture è rappresentata a sua volta da 4 fattori:

1.     La identificazione di aree di business per la crescita e differenziazione

2.     La riduzione selettiva della baseline dei costi

3.     Il passaggio vero dall’automazione all’Intelligenza Artificiale

4.     La corretta definizione di una strategia di localizzazione

Per quanto attiene alla digitalizzazione invece è un dato di fatto che molte Investment Banks stanno aumentando gli investimenti, le partecipazioni dirette in società, le forme di ollaborazione e la creazione o sostegno di consorzi ed ecosistemi nell’ambito del digitale. La lettura di questo fenomeno secondo Accenture porta alla identificazione di tre grandi chiavi di lettura per il 2017:

1.     La creazione nelle banche di una vera digital workforce

2.     La capacità di sviluppare una cultura sulla client experience

3.     La accelerazione del journey to Cloud

Sul grande tema dell’innovazione in senso più generale l’Investment Banking sembra nella condizione di allargare il tradizionale focus innovativo non più solo indirizzato alla creazione di nuovi strumenti finanziari, ma anche all’adozione di Electronic Trading Venues e alle Analytics Platforms. Per leggere correttamente questo fenomeno occorre guardare ancora una volta alla crisi finanziaria del 2008 che ha segnato per il mondo dell’Investment banking una fase di cambiamento radicale. Quel momento e quella crisi hanno cambiato l’agenda delle banche, le tematiche legate alla Regulatory Compliance e all’ottimizzazione del capitale sono diventate prioritarie. A distanza di anni da quel momento di passaggio e a fronte di una pressione normativa e sui costi che non è certo diminuita il mondo dell’investment banking è riuscita nell’impresa di riportare l’innovazione al primo posto della propria agenda. Ma lo ha fatto, secondo Accenture, con un approccio orientato a gestire nuove sfide e in modo nuovo con tre grandi logiche:

1.     Prima di tutto la focalizzazione sul concetto stesso di innovazione per destinare risorse sempre più importanti nella identificazione del percorso di innovazione più corretto

2.     Un ripensamento complessivo della funzione di ricerca, destinata a guardare ai processi di innovazione con un orizzonte più ampio

3.     Lo studio, lo sviluppo e l’adozione di tecnologie di Distributed Ledgers: primi passi su Blockchain

Per queste ragioni secondo Accenture per il mondo dell’investment banking non si può più parlare solo di digital transformation ma si deve parlare di una accelerazione di tutti i processi di digitalizzazione e di innovazione.

La Managing Director, Capital Market Lead di Accenture Antonella Aureli,  ha osservato che gran parte delle attività ripetitive nel mondo dell’Investment banking sarà gestito grazie ad Artificial Intelligence e grazie all’automazione. In particolare l’AI rappresenta uno strumento a supporto delle persone, creando una organizzazione sempre più ibrida in termini di gestione della forza lavoro in una prospettiva che non è di contrapposizione, tra forza umana o artificiale. Grazie a questo processo, sarà possibile semplificare e perfezionare le attività decisionali e ad alto valore aggiunto, tra cui la gestione dei clienti. L’attività di Investment Banking nel nostro Paese è spesso collegata a quella delle banche commerciali. In questo contesto la riduzione dei costi e la ristrutturazione continuano a rappresentare la sfida più interessante. Il rapporto cost/income tende infatti a salire poiché i costi non tengono il passo del calo dei ricavi nelle attività più tradizionali dell’investment banking. Le istituzioni finanziarie dovranno dunque sviluppare una propria expertise nell’offerta di servizi ad alto valore aggiunto quali advisory, cartolarizzazioni o finanziamenti tramite prodotti di funding sul mercato dei capitali.

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