La paura delle frodi rallenta l’eCommerce

Pubblicato il 04 Nov 2015

Progetto AbefTech: l'IT scopre l'uso fraudolento delle carte di credito

Nello sviluppo del mercato eCommerce il tema della fiducia è assolutamente fondamentale e il rischio di possibili frodi è uno dei fattori che ancora limitano la disponibilità degli utenti a fornire i dati della propria carta di credito. In realtà, come sottolinea il Market Insight dell’Osservatorio eCommerce B2c dedicato ai sistemi di pagamento nell’eCommerce B2C: adozione, frodi e strumenti innovativi, il rischio delle frodi vere e proprie nel nostro Paese è, per fortuna, limitato. In particolare e correttamente va definito puntualmente cosa si intende per frode, ovvero come “il disconoscimento di una transazione da parte del titolare della carta di credito”. Quando si verifica questa circostanza e dunque si configura un utilizzo fraudolento di una carta di credito i clienti finali sono innanzitutto sempre tutelati e dunque rimborsati. E comunque il numero delle problematiche che si riferiscono a questa precisa casistica sono numericamente limitate allo 0,13% del totale transato eCommerce. Una percentuale sostanzialmente stabile nel corso degli anni. Mentre il valore delle attività di vendita che vengono messe in discussione da queste frodi arriva a bloccare il 2,3% degli ordini evasi.

Il problema pesa sulle spalle dei merchant che pagano il prezzo di questo tipo di problemi. Se i clienti disconoscono la transazione vengono rimborsati mentre i merchant non ricevono il corrispettivo per la vendita del bene. Le principali misure messe in campo per cercare di limitare queste situazioni sono a oggi legate a una serie di procedure che può essere utile riassumere e schematizzare per fare il punto della situazione. Da una parte si lavora sui codici di verifica delle carte. In particolare sui codici di 3 o 4 cifre, stampati sul retro della carta nel riquadro della firma che vengono ri­chiesti per l’autorizzazione del pagamen­to. Nel caso specifico delle carte Visa c’è il codice di sicurezza denominato CVV2 (Card Validation Code 2), mentre nel caso delle Mastercard il codice è denominato CVC2 (Card Verification Code 2) e infine per le American Express 4DBC (4 Digit Batch Code).

Accanto a queste soluzioni ci sono poi i sistemi 3D secure, ovvero i sistemi di prote­zione sviluppati dai circuiti interna­zionali, che prevedono l’inserimen­to di una password personale per confermare e dunque attivare la transazione con carta di credito. In particolare, queste soluzioni sono denominate rispettivamente Verified by Visa, per i pagamenti effettuati tramite Visa, e Mastercard Secure code, per i paga­menti tramite Mastercard. Nel caso di PayPal la transazione è assicurata dalla presenza di un Wallet elettronico che si attiva con l’inserimento di email e password personali per effettuare il pagamento online. Va poi segnalato l’AVS (Address Verification System), il servizio che conta sul supporto di Visa, Mastercard, Discover e American Express che consente di verificare l’indirizzo di fatturazione del titolare della carta con quello registrato nel database dell’issuer.
I sistemi 3D secure risultano molto diffusi e arrivano all’85% del campione nel caso di Verified by Visa e all’83% nel caso di Mastercard Secure code. Nel caso dei codici di verifica delle carte, sono invece molto adottati i sistemi di Visa e Ma­stercard (con oltre il 90% dei merchant). Il 4DBC di America Express è invece al 38% dei merchant.
Dal punto di vista dell’utilizzo PayPal, vanta una ampia diffusione e viene offerto come sistema di pagamento dall’89% dei merchant interpel­lati.

In generale la valutazione dei merchant sull’efficacia delle misure di prevenzione delle frodi risulta sostanzialmente positiva e in questo ambito si possono individuare due tipologie di valutazione: Le misure di prevenzione categorizzabili come efficacia alta, ovvero i sistemi 3D secu­re (Verified by Visa e Mastercard Secure code) che PayPal e le misure di prevenzione identificate con efficacia medio-alta. In questo ambito i riferimenti sono i codici di verifica delle carte (CVV2/CVC2, di Visa e Mastercard, ADBC, di American Express) e l’AVS.

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