Ancora in calo in Italia l’erogazione di carte

In base ai dati dell’Osservatorio Experian, diminuisce in Italia la richiesta di erogazione di carte. Cresce, però, del 10% il limite medio di credito, che nel secondo semestre 2019 ha raggiunto i 2.160 euro

Pubblicato il 30 Mar 2020

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Erogazione di nuove carte ancora in discesa nel secondo semestre 2019. A rilevarlo sul mercato italiano è l’osservatorio Experian, che ha analizzato i dati del periodo in esame confrontandoli con gli ultimi sei mesi del 2018. In calo significativo soprattutto l’erogazione di carte per la classe generazionale Senior (fino al 1945), crollata del 12,45%. -8,29% per i cosiddetti Baby Boomer (1945-1960), mentre la Generazione X (1960-1980) ha fatto registrare un calo del 9,30% e quella dei Millennial (1981-1995) un decremento del 7,37%. A registrare l’unico segno positivo la Generazione Z (dal 1996 in avanti), con un +11,92%. Una classe generazionale che, però, contribuisce solo per l’1,19% sul totale delle carte erogate.

Per aree geografiche, la Lombardia si conferma la prima regione per diffusione di carte, seguita da Lazio e Campania. Ma nel secondo semestre 2019 il trend positivo di richieste si è limitato a Trentino-Alto Adige (+6,32%), Molise (+0,62%) e Calabria (+0,28%). In questo scenario, la migliore notizia riguarda il limite medio di credito, aumentato a livello generale fino a raggiungere i 2.160 euro. Nel secondo semestre del 2018 era di 1.960 euro, il che significa un incremento del 10%.

“Il dato positivo della Generazione Z non basta per invertire il trend negativo generale per quanto concerne l’erogazione delle carte in Italia, esteso nella stragrande maggioranza delle regioni del Paese” ha affermato Armando Capone, Senior Business Consultant di Experian, che ha anche sottolineato come un dato interessante sia “invece l’aumento medio del credito, che passa a 2.160 euro, e che si può leggere come una più spiccata attitudine all’utilizzo delle carte – in parte dovuto anche all’aumento degli acquisti su e-commerce – da parte di chi però già ne fa uso”.

“I dati raccolti da Experian confermano quanto ci sia ancora da fare nel nostro Paese per quanto riguarda l’utilizzo delle carte di pagamento” ha aggiunto Maurizio Pimpinella, Presidente di APSP, l’Associazione Prestatori di Servizi di Pagamento, con cui Experian ha avviato una collaborazione per l’analisi e il commento dei dati raccolti. “Chi già le ha, le utilizza. Ma restano in troppi ad affidarsi agli strumenti tradizionali di pagamento, con tutto ciò che ne deriva in termini di tracciabilità e trasparenza – ha proseguito Pimpinella -. Questo non fa che rinforzare la nostra mission come APSP, tesa alla promozione degli strumenti di pagamento digitale. Un sintomo, per quanto ridotto in termini assoluti, che le numerose campagne di sensibilizzazione finanziaria a livello scolastico hanno prodotto dei frutti importanti, confermando anche quanto emerso nei mesi scorsi dai più accreditati rilevamenti a livello nazionale ed internazionale”.

Proprio questo era l’obiettivo dell’iniziativa Stay Digital Pay Digital, messa in opera da A.P.S.P. ed Experian, che ha visto nascere un vero libro bianco su tutti gli strumenti di pagamento elettronici, dalle carte di credito ai wallet, distribuito in numerose scuole di ogni ordine e grado, Università e imprese. Lo studio analizza le nuove carte di pagamento erogate nel secondo semestre 2019 in relazione a quelle erogate nel secondo semestre 2018 e si basa sui dati disponibili nel Sistema di Informazioni Creditizie gestito da Experian, che raccoglie oltre 80 milioni di posizioni creditizie.

Immagine fornita da Shutterstock

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