Nel mondo dello sport è boom per il mobile payment

I dati di un’indagine dell’Osservatorio Sportclubby sull’impatto del digitale nella ripresa dello sport system italiano, messo in ginocchio dal lockdown

Pubblicato il 13 Giu 2020

Biagio Bartoli e Stefano De Amici, Founder Sportclubby

Da sempre poco utilizzati dalla gran parte dei club e degli sportivi, i pagamenti mobile stanno diventando mainstream. Tra marzo e aprile il valore delle transazioni è triplicato con un incremento degli incassi da app del +7300% rispetto allo stesso periodo del 2019, passando da poche centinaia a decine di migliaia di euro mensili. Stiamo parlando un campione limitato ma è significativo vedere come l’emergenza Coronavirus abbia contribuito a modificare le abitudini di pagamento in questo settore contribuendo ad affermare questa forma di pagamento tra gli utenti nel settore delle palestre, dei centri sportivi per far fronte al lockdown imposto all’intero sport system. E il fenomeno sembra destinato ad entrare nell’uso comune anche dopo l’emergenza.

Questa la principale evidenza dell’Osservatorio Sportclubby, piattaforma dedicata alla prenotazione e al pagamento di corsi e servizi dedicati a qualsiasi tipo di sport che monitora più di 500 strutture e trainer e oltre 140.000 utenti attivi in Italia. In questo momento l’azienda sta supportando gratuitamente palestre, centri e personal trainer in tutta Italia  nell’implementazione e prenotazione di video corsi, per continuare ad allenarsi in sicurezza nelle proprie case. Dall’inizio del lockdown sono oltre 1000 le classi live offerte ogni settimana su Sportclubby da più di 100 club.

“Diversificare l’offerta di sport con il digitale non è più un’opzione, ma un processo irreversibile. Sono sempre più numerosi i centri che si rivolgono a Sportclubby per diventare imprenditori digitali: non si tratta solo di tamponare le ingenti perdite di questo periodo, ma di sfruttare questo momento delicato per fidelizzare i clienti grazie a strumenti innovativi che entreranno sempre più nell’uso comune. Quando l’emergenza sarà finita l’industria dello sport non sarà più la stessa e solo chi si prepara oggi ai nuovi paradigmi che ci attendono potrà ripartire più forte di prima”, ha dichiarato Biagio Bartoli, CEO e cofondatore di Sportclubby.

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