Bitcoin, Portale: “Caduta fisiologica. Presto per parlare di crollo”

Il direttore del Tavolo di lavoro su Blockchain & Distributed Ledger degli Osservatori Digital Innovation: “Discesa normale dopo lo stop della Banca centrale cinese. La sfida è regolare l’irregolabile”

Pubblicato il 11 Set 2017

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“La caduta del valore dei Bitcoin era da attendersi dopo la costante crescita degli ultimi mesi: le fluttuazioni sono normali per una moneta virtuale, certamente anche per effetto della speculazione. Ma niente allarmismi eccessivi: è presto per parlare di crollo e fine della bolla. Le oscillazioni continueranno anche nei prossimi mesi”. Ne è convinta Valeria Portale, direttore del Tavolo di lavoro su Blockchain & Distributed Ledger degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, che commenta così la caduta del valore della criptovaluta dopo la messa al bando delle Ico (Initial coin offering, ndr) da parte della Banca Centrale cinese.

Non è stata un’estate tranquilla per la moneta elettronica più famosa al mondo che, dopo una ripida salita del cambio dai 1.400 euro di 4 mesi fa ai 3.900 euro di oggi, viaggia in questi giorni in una forbice di 3.500-3.700 euro.

“La motivazione – spiega Portale – è imputabile alla decisione della Banca Centrale cinese, che ha dichiarato illegale l’offerta iniziale di Bitcoin per raccogliere fondi e ordinato di fermare tutte le attività di raccolta. I regolatori di tutto il mondo da quando è nata la moneta l’hanno guardata con particolare sospetto. Seppur vi sia qualche periodica apertura, vige una profonda preoccupazione e attenzione per la difficoltà di regolare l’irregolabile”.

Bitcoin resta secondo l’esperta del Polimi un investimento “particolarmente attrattivo, ma ad alto rischio: si può guadagnare molto, ma anche perdere molto”. L’elevata attenzione mediatica, conclude Portale, “potrebbe portare in una prima fase anche al maggior rischio di speculazione sulla moneta e ad atteggiamenti opportunistici di attori che possono guadagnare dalle oscillazioni”.

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