Sia: Arrighetti, al via il nuovo sistema per la banca centrale danese

Pubblicato il 26 Ott 2015

Redazione

Massimo Arrighetti, AD di SIA

“Siamo orgogliosi del fatto che la Danimarca abbia scelto un’azienda italiana”, Massimo Arrighetti, Amministratore Delegato di Sia, mostra soddisfazione parlando con Mf-DowJones, e sottolinea che “per rinnovare l’attuale piattaforma con una tecnologicamente piu’ avanzata, sviluppata da Sia, destinata a regolare i pagamenti interbancari di importo elevato” (il sistema RTGS-Real-Time Gross Settlement, ndr)”.

Si tratta del sistema che viene utilizzato “quando ci sono grandi transazioni, pagamenti di milioni di euro”, ha spiegato, e grazie alla soluzione sviluppata da Sia “possono essere regolati in tempo reale, garantendo a chi paga e a chi riceve la certezza del completamento del pagamento”.

Il risultato ottenuto è estremamente positivo e arriva nel contesto di una situazione positiva: “La Danimarca e’ gia’ il terzo paese del Nord Europa che sceglie le nostre soluzioni per passare ad una tecnologia allo stato dell’arte per i pagamenti interbancari, dopo la Svezia e la Norvegia”, ha proseguito Arrighetti. Quello per la Banca Centrale danese arriva dopo i progetti per Sveriges Riksbank, banca centrale svedese, e per Norges Bank, banca centrale norvegese.

Il progetto prevede la prima delivery nell’aprile 2017 e verra’ completato nel 2018. “Questi sistemi sono gia’ operativi in circa 15 Banche Centrali di tutto il mondo, ha sottolinea Arrighetti, non solo in Europa, ma anche in medio oriente e in Africa, e altre che verranno svelate a breve”. “Grazie a queste attività gestiamo quasi il 40% dei pagamenti europei. Dal febbraio 2014, continua, quando e’ avvenuto il passaggio al sistema unico standard di pagamenti (Sepa – Single Euro Payments Area, ndr) Sia, in partnership con Eba Claring, ha conquistato una quota di circa il 40% e oggi gestiamo l’infrastruttura per i pagamenti al dettaglio in euro, oltre che dell’Italia, anche di Finlandia, Irlanda, Lussemburgo e, dallo scorso anno anche della Germania”, questo significa, conclude Arrighetti, che “le grandi banche tedesche hanno scelto una tecnologia italiana per il loro pagamenti”.

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