Sette tecnologie per il futuro dello shopping

Pubblicato il 22 Gen 2015

Alessandro Longo

A quanto è stato possibile vedere al Big Show di gennaio, la fiera annuale organizzata a New York dalla National Retail Federation; l’obiettivo di fondo è migliorare l’esperienza di acquisto e di pagamento, da una parte semplificandola e dall’altra arricchendola.

Vediamo le sette tecnologie più interessanti, tra quelle mostrate alla fiera.

Toshiba TCxAmplify

Man mano che mettiamo i prodotti nel carrello, al supermercato, li passiamo a un cellulare attraverso un’apposita App. Quando arriviamo alla cassa, basta avvicinare il cellulare a un lettore e sul display appariranno tutti i prodotti messi nel carrello.

In automatico verranno applicati gli sconti previsti sulla propria carta fedeltà, se l’abbiamo associata all’App, e vi verranno caricati i punti della spesa. Possiamo pagare con carta di credito fisica o direttamente con un sistema integrato nel cellulare.

Funziona così una tecnologia Toshiba che è entrata in alcuni negozi di alimentari (Shop-Rite) americani e ha dimostrato di riuscire ad accelerare il processo di acquisto, senza gli inconvenienti tipici delle casse self.

TCx Amplify va integrata nelle casse e nelle App dei supermercati e ovviamente utilizza l’Nfc in fase di pagamento; la scansione avviene invece tramite lettura dei codici a barre sui prodotti.

Panasonic tablet-pos all in one e Powershelf

Panasonic ha presentato due prodotti. Uno è un mobile Pos Tablet “all in one”, con tecnologia di pagamenti Emv (e Windows 8.1): il Toughpad Fz-R1.

Il pagamento e i servizi per la gestione della vendita (tramite App) sono quindi uniti in uno stesso dispositivo, che sul display può mostrare anche l’history degli acquisti del cliente o aiutarlo nella scelta dei colore e della taglia giusti.

Il Powershelf è un tappetino che rende intelligente gli scaffali. Grazie a un sensore di pressione, si accorge se un prodotto è finito e manda un avviso a un addetto, per farlo rimpiazzarle.

Include etichette di prezzo digitali, che il venditore può cambiare in tempo reale e all’instante. Per alimentarsi non utilizza la batteria ma l’induzione elettrica wireless.

Al momento, Powershelf è in uso presso 40 Whole Foods Markets, in California.

Il braccialetto Nymi

Ci fa pagare nei negozi riconoscendoci dal nostro personale battito cardiaco.

Si tratta insomma di autenticazione biometrica, con un cardio frequenzimetro.

A novembre Nymi è entrato in un test della Royal Bank of Canada (RBC), con MasterCard e altre banche canadesi.

Tecnologia PIlots Beacon di Kohl

La catena Kohl sta testando in 22 negozi americani un’evoluzione di Beacon.

Questa tecnologia su onde radio è già abbastanza comune negli Usa ma viene usata ancora soltanto per fare push di messaggi ai dispositivi degli utenti, con sconti o avvisi.

Kohl sta cercando di utilizzare Beacon per creare un’esperienza di acquisto personalizzato, riconoscendo i clienti e quindi trattandoli in modo diverso.

Diventa insomma l’equivalente del commesso che ci riconosce all’ingresso e ci dice che cosa potremmo trovare di interessante per noi nel negozio in quel momento.

Etichette Powa

Inquadriamo a distanza un’etichetta su un vestito, con la fotocamera del cellulare, e lo acquistiamo in pochi secondi. Sono le etichette intelligenti PowaTag, di Powa.

Samsung l’ha certificata nel programma Solutions Exchange, che raccoglie le migliori tecnologie mobile per il business.

PowaTag è parte della piattaforma PowaPos, che include anche una stampante termica con cui i negozi possono stampare le proprie etichette.

Shelfbucks

Avviciniamo il cellulare allo scaffale e sul suo display ci appaiono in automatico le caratteristiche del prodotto e varie recensioni, prese da internet.

Shelfbucks è una tecnologia Beacon che si può aggiungere agli scaffali ed è utilizzata al momento in alcuni negozi di videogame Gamestop nel Texas.

L’idea di fondo è assecondare un’abitudine ormai consolidata tra i consumatori: informarsi online su un prodotto durante lo stesso shopping.

Il chiosco Microsoft per il self ordering al fast food

Da un grande schermo touch possiamo ordinare un panino, personalizzarlo e quindi pagarlo.

È un prodotto Microsoft, già utilizzato da alcuni fast food Hardee’s.

Pare che i clienti apprezzino la possibilità di fare tutto da soli.

Il chiosco si è dimostrato anche un valido strumento di upselling, riuscendo in molti casi a convincere i clienti ad arrotondare il conto con altri acquisti (“ti mancano due dollari a fare 20 dollari esatti: vuoi anche un muffin per accompagnare il panino? Clicca qui”).

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