Presto si potrà pagare mettendoci la faccia

Pubblicato il 18 Lug 2013

La startup finlandese Uniqul sta studiando una tecnologia di pagamento che potrebbe rendere superati il contante e le carte di credito, attraverso un sistema biometrico che permette di pagare tramite riconoscimento facciale. La società, basata a Helsinki, afferma di aver messo a punto il primo sistema di pagamento con riconoscimento facciale, che – almeno nelle promesse – consentirà ai negozi di ridurre i tempi medi del passaggio dei clienti alle casse da 30 secondi a soli cinque.

Il sistema funziona in modo molto semplice. Quando il cliente si approssima alla cassa, una camera ne riprende il volto e attraverso una serie di algoritmi di origine militare ne effettua l’identificazione. A questo punto entra in gioco un servizio esterno che collega l’ID visuale con un sistema di pagamento in cui il cliente ha registrato e pre-autorizzato i prelievi mediante la tradizionale carta di credito. Per confermare l’addebito il cliente deve confermare l’operazione attraverso la pressione del pulsante “ok” su di un tablet.

Il sistema Uniqul è ancora in fase di sviluppo e non dispone di punti vendita attivi. Secondo le dichiarazione dei responsabili dell’azienda, la tecnologia è in grado di riconoscere il 96% dei volti. Questo significa che al restante 4% verrà richiesto d’inserire un PIN di conferma per completare la transazione.

Secondo le dichiarazioni del CEO di Uniqul, il livello di riconoscimento potrà essere innalzato al 99,6% entro l’autunno. Uniqul prevede di fornire il servizio direttamente ai consumatori attraverso un abbonamento mensile che varia in funzione di dove intendono usarlo. Per 0,99 euro al mese sarà possibile usarlo per effettuare pagamenti presso i negozi abilitati del proprio circondario. Per 1,99 euro il raggio si estende alla città, e per 6,99 euro a tutto il mondo.

Il prezzo per abilitare i pagamenti con il volto presso gli esercenti non è ancora stato definito, ma Uniqul intende trovare le modalità per sovvenzionare l’acquisizione delle attrezzature per favorirne la diffusione. Nel mirino di Uniqul ci sono i rivenditori della categoria Small e Medium Business, in particolare nel settore dell’ospitalità.

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