Pagamenti e banche, per EBA e McKinsey il futuro è nella collaborazione

Secondo il white paper Eba-McKinsey “The Future of european payments: strategic choices for banks” per l’ecosistema si apre un momento cruciale: “E’ l’occasione per garantire la crescita del valore nelle attività di pagamento e unirsi ad altre parti interessate per risolvere le sfide comuni”

Pubblicato il 08 Dic 2020

EBA MCKINSEY 2

Impossibile prescindere dai servizi di pagamento e contabilità. Il mondo cambia, ma il cuore della value proposition delle banche continua ad essere service oriented: solo nel 2019, queste voci hanno contribuito per circa un terzo a determinare i ricavi totali degli istituti bancari europei e oggi rappresentano la principale fonte di interazioni con i clienti.

E’ uno dei principi cardine che emergono dal white paper stilato congiuntamente da Euro banking association (Eba) e McKinsey & Company in occasione dell’ultimo EbaDay2020. Il documento, redatto allo scopo di delineare il futuro dei pagamenti gestiti dal sistema bancario, si è fondato sulla ricerca condotta fra i leader del settore, rappresentanti di banche e specialisti di pagamenti, tra novembre 2019 e novembre 2020, con il desiderio non nascosto di lanciare un invito all’azione sul rinnovamento del settore.

Cambiano i comportamenti dei clienti e cambiano i pagamenti

Il white paper prende le mosse da un dato di fatto. I progressi tecnologici, l’evoluzione del comportamento dei clienti e le nuove dinamiche di mercato hanno portato un cambiamento fondamentale nell’ultimo decennio e messo in discussione il ruolo centrale delle banche nell’ecosistema dei pagamenti. A ciò si aggiunge la nuova normalità plasmata dall’attuale pandemia, che ha accelerato alcune tendenze e evidenziato l’importanza dei pagamenti nell’esperienza del consumatore. Poiché l’evoluzione dell’ecosistema converge con gli effetti della pandemia, “è probabile che i primi anni dopo il 2020 – sentenzia il documento – diventino un punto di svolta per i pagamenti”.

La pandemia ha accelerato la digitalizzazione

Ma quali sono le evidenze che emergono dallo scenario attuale? Reinhard Hoell, partner di McKinsey & Company, spiega che “la pandemia non ha modificato la direzione strategica generale che le banche avevano intrapreso per far crescere la loro attività di pagamento, ma ha sicuramente rafforzato il loro impegno a investire in aree come la digitalizzazione dei percorsi dei clienti, l’introduzione del machine learning e il miglioramento della resilienza tecnologica e operativa”. “Le banche – aggiunge Wolfgang Ehrmann, presidente dell’Eba – devono affrontare molteplici scelte strategiche e hanno una serie di opportunità di collaborare con i partner per attività e applicazioni selezionate”.

E’ dunque questa la linea del futuro? Secondo l’analisi, i ricavi dei pagamenti delle banche sono cresciuti costantemente di circa il 3% all’anno negli ultimi sei anni. Tuttavia, alcuni fornitori di servizi di pagamento specializzati hanno raggiunto tassi di crescita a due cifre nello stesso periodo: questo suggerisce che il ruolo tradizionale delle banche al centro dell’ecosistema dei pagamenti sia destinato ad essere messo a dura prova.

Quasi due terzi dei dirigenti e degli esperti intervistati ritengono che le banche continueranno a essere i principali attori nei pagamenti europei nei prossimi cinque anni. Davanti a loro, tuttavia, si aprono sfide importanti che non possono essere trascurate: dall’aumento della concorrenza (in particolare da parte delle società tecnologiche e delle fintech. Leggi in proposito il servizio sull’Osservatorio Fintech & Insurtech 2020) all’aumento delle tecnologie che potrebbero consentire ad altri fornitori di pagamenti di intromettersi tra le banche e le loro relazioni con i clienti, sino alla mancanza di flessibilità nei modelli operativi delle banche, l’ambiente dei ricavi limitato, le crescenti aspettative dei clienti e il complesso quadro normativo. A questo si aggiungono le lacune nelle capacità e nelle pratiche necessarie per far crescere la propria attività di pagamento, in particolare nella tecnologia, nell’agilità organizzativa e nei modelli di monetizzazione.

Verso l’integrazione dei pagamenti con altri servizi

Con i progressi tecnologici, l’evoluzione del comportamento dei clienti, le nuove dinamiche di mercato e il cambiamento dei programmi normativi che convergono con gli effetti postumi della pandemia, che cosa ci si può dunque aspettare per il settore dei pagamenti? La ricerca di Eba e McKinsey chiarisce che il momento storico presente può rivelarsi un punto di svolta cruciale. “Nonostante le incertezze del contesto attuale – fa presente il white paper -, per le banche questa potrebbe essere l’occasione per garantire la crescita del valore nelle loro attività di pagamento e per unirsi ad altre parti interessate per risolvere le sfide a livello di settore”. Davanti a loro si stende il tappeto delle potenziali opportunità: colmare le lacune di capacità, promuovere economie di scala, mitigare il rischio di investimento, ridurre la complessità del fornire attività non differenzianti e contribuire a stabilire nuovi standard di mercato.

Nessuna banca intende rifiutare le prospettive di collaborazione

Sul come agire, pare che la ricetta sia già condivisa: certamente insieme. A detta dello studio, infatti, nessuna banca sembra rifiutare la carta della collaborazione: davanti a un mondo in rapida evoluzione, tutti gli intervistati concordano sull’importanza del fare squadra con i partner dell’ecosistema. “Dato però il numero e la portata delle sfide, resta da vedere se gli sforzi delle banche andranno abbastanza lontano da consentire loro di cogliere le opportunità dei mercati emergenti e accrescere il valore delle loro attività di pagamento”. La vera partita, conclude McKinsey, si giocherà qui.

Un calo temporaneo nei servizi di pagamento dovuto alla pandemia

Secondo la mappa dei pagamenti globali di McKinsey, è inoltre probabile che la pandemia Covid-19 provochi un calo temporaneo di circa il 6% delle entrate europee dei pagamenti nel 2020, seguito da un rimbalzo. I ricavi dipendenti dalle commissioni potranno riprendersi più rapidamente di quelli dipendenti dagli interessi, mentre ulteriore carburante per la ripresa potrebbe provenire da un’accelerazione dei pagamenti elettronici nell’Europa meridionale e orientale.

Molti dei dirigenti intervistati hanno osservato che la crisi li ha spinti a non cambiare la direzione della loro attività di pagamento, ma a rafforzare il loro impegno a digitalizzare i percorsi dei clienti, introdurre l’apprendimento automatico e migliorare la loro resilienza tecnologica e operativa. Molti degli i dirigenti intervistati hanno parlato di sforzi per aggiornare le proposte di valore dei clienti e ottimizzare i modelli operativi, e alcuni hanno identificato la necessità di adattare i modelli di business alle mutevoli dinamiche del settore. Dato il numero e la portata delle sfide, tuttavia, resta da vedere se gli sforzi delle banche andranno abbastanza lontano da consentire loro di cogliere le opportunità dei mercati emergenti e accrescere il valore delle loro attività di pagamento.

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