P2P lending: cos’è, come investire, come funziona e quali sono le piattaforme più importanti

Si tratta di una forma di prestito che utilizza le reti “peer-to-peer”, “da pari a pari” per le transazioni di denaro “person-to-person”, da persona a persona.

Pubblicato il 04 Ott 2023

Josephine Condemi

giornalista

P2P lending: cos'è, come investire, come funziona e quali sono le piattaforme più importanti

Il peer-to-peer, diventato famoso per il file sharing, è oggi utilizzato, sotto forma di P2P lending anche per lo scambio istantaneo di denaro tramite cellulare e piattaforme digitali da persona a persona, prestiti compresi. I prestatori e i richiedenti vengono messi in contatto da specifiche piattaforme che sostituiscono gli intermediari tradizionali.

Che cosa significa P2P lending

Il P2P lending è, letteralmente, il prestito Peer-to-Peer, ma viene tradotto in italiano come prestito tra privati. Si tratta di una forma di prestito che utilizza le reti peer-to-peer, “da pari a pari” per le transazioni di denaro person-to-person, da persona a persona.

L’architettura di una rete informatica peer-to-peer è distribuita: tutti i nodi si scambiano le informazioni in modo paritario e condividono parte delle loro risorse, come la potenza di calcolo, senza bisogno di un server, ovvero di un nodo centrale, che li controlli o gestisca.

Il P2P lending viene anche detto social lending perché il tasso di interesse applicato è generalmente più basso di quello applicato dalle banche. Un singolo prestito può essere suddiviso in parti, e finanziato quindi da più agenti. A seconda se il richiedente sia persona fisica o giuridica, si parla di P2P Consumer o P2P Business Lending.

Come funziona il P2P lending

Esistono diverse modalità di P2P Lending:

  • P2P Lending classico
  • P2P Lending con Loan Originator
  • P2P Lending finanziati dalle banche
  • P2P Lending a bilancio
Investimenti, Finanza, Tempo, ecco come funziona il P2P lending

P2P Lending classico: come funziona

Il P2P lending classico mette in contatto richiedente e prestatari(o) tramite piattaforma.

Il richiedente invia una domanda di finanziamento con tutti i documenti che servono per assegnargli un rating, una valutazione sulla propria solvibilità con il relativo rischio: se l’assegnazione viene accettata dal richiedente, la domanda viene pubblicata all’interno della piattaforma e può essere finanziata. I prestatori registrati sulla piattaforma decidono se e quanto finanziare.

Quando la cifra verrà raggiunta, verrà erogato il prestito e il richiedente restituirà a rate il prestito ricevuto, con interessi contenuti ma proporzionali al livello di rischio assegnato al momento di accettazione della domanda. L’identità di richiedente e prestatari è gestita dalla piattaforma. In caso di ritardi o interruzioni nei rimborsi, la piattaforma svolge anche ruolo recupero crediti.

P2P Lending con Loan Originator: come funziona

Questa modalità di prestito P2P utilizza i “Loan Originator” ovvero i creatori di prestito o mediatori, istituzioni finanziarie non bancarie che si occupano di acquisire richiedenti per le loro condizioni di prestito, stipulando accordi con le piattaforme, cui “garantiscono” un flusso di richiedenti.

Ad esempio, sul finanziamento per la spesa di una lavatrice, il creatore di prestito chiede un tasso dell’8%, poi sulla piattaforma offre ad un prestatario di comprarlo e guadagnarci il 5%. E, se il rischio di insolvenza è alto, offre anche una Garanzia di Riacquisto del prestito (Buy Back Guarantee) entro un determinato periodo in caso di mancato pagamento. Se il prestatario accetta, il creatore di prestito avrà come margine la differenza (in questo caso il 3%), da dividere con la piattaforma P2P per le commissioni. In questo modello di P2P Lending, i prestiti vengono quindi generati fuori dalla piattaforma, proprio dai “creatori di prestito”.

P2P Lending finanziati dalle banche: come funziona

Il P2P lending finanziato dalla banca funziona similmente al P2P classico ma, al raggiungimento della cifra richiesta, il prestito viene generato dalla banca. Il richiedente firmerà le cambiali con le condizioni del prestito alla banca, che lo venderà alla piattaforma che a sua volta lo acquisterà con il denaro investito dai diversi finanziatori. In questo modo, la piattaforma diventerà proprietaria del prestito e riceverà dal richiedente i rimborsi che verranno girati ai finanziatori. Il modello prevede quindi che la banca che la piattaforma siano entrambe intermediarie ma senza rischio di credito, quindi di risarcimento dei prestatori in caso di mancati rimborsi.

P2P Lending a bilancio: come funziona

Il P2P Lending a bilancio è simile al credito bancario tradizionale. Le piattaforme originano il prestito e lo mantengono nel loro bilancio, come fosse una loro attività, assumendosi il rischio e incassando commissioni e interessi sul credito.

Come investire nel P2P lending

Prima di entrare nel dettaglio sul come investire nel P2P lending, bisogna ricordare che questa forma di investimento è rischiosa: è di buon senso non investire in questa attività tutti i propri risparmi. Oltre al rischio di credito, cioè il mancato pagamento da parte del richiedente, il P2P Lending è esposto anche ai rischi di mercato come variazioni del tasso di interesse, di disoccupazione, oscillazione dei prezzi, variazione di normative e svalutazione della moneta in paesi diversi nonché a quelli relativi alle piattaforme di intermediazione, come i potenziali rischi di insolvenza, di violazione e di frode.

Per questo è buona norma, prima di investire, analizzare il contesto, controllare lo storico e i volumi della piattaforma, i modelli di rating e di business, le garanzie offerte e la trasparenza verso richiedenti e prestatori.

Si consiglia di diversificare: investire piccole quote su tanti richiedenti, non su un’unica piattaforma né su una sola area geografica.

In linea generale, investire nel P2P lending, o prestito tra privati, può essere un’opzione interessante per diversificare il proprio portafoglio e ottenere rendimenti potenzialmente più alti rispetto ad altre forme di investimento tradizionali. Ecco alcuni passi da seguire per investire nel P2P lending:

Soldi, Moneta, Investimenti, Business, Finanza, Banca, come investire nel P2P lending

A livello pratico, occorre registrarsi sulle diverse piattaforme con dati personali e bancari per configurare il proprio account, quindi fare un primo versamento sul conto di pagamento dell’account stesso, vagliare le diverse richieste presenti e definire la propria offerta di finanziamento selezionandola dalla piattaforma stessa o compilandola manualmente.

Ricerca delle piattaforme: esistono diverse piattaforme di P2P lending disponibili, quindi la prima cosa da fare è cercare quelle affidabili e regolamentate per valutare i loro track record, i tassi di interesse offerti e le condizioni generali.

Valutazione del rischio: ogni piattaforma di P2P lending offre prestiti a diverse categorie di rischio, quindi è importante valutare attentamente il rischio associato a ciascuna categoria. Ad esempio, i prestiti garantiti da beni immobiliari possono essere considerati meno rischiosi rispetto ai prestiti non garantiti.

Diversificazione: per mitigare il rischio, è consigliabile diversificare gli investimenti su più prestiti. Investire piccole somme in diversi prestiti può aiutare a ridurre l’impatto di eventuali mancati pagamenti o default.

Monitoraggio degli investimenti: una volta investito nel P2P lending, è importante monitorare regolarmente il rendimento dei prestiti, i pagamenti degli interessi e la situazione finanziaria dei debitori.

Considerare i tempi di rimborso: alcuni prestiti possono avere scadenze più lunghe rispetto ad altri, quindi valutare se si è disposti ad attendere per ottenere il capitale e gli interessi.

Gli interessi percepiti sono tassati in Italia con una ritenuta del 26%.

Le principali piattaforme di P2P lending

Per chi intende iniziare un’attività di investimento in P2P lending, ecco alcune piattaforme

Mintos: P2P lending Loan Originator

Logo della piattaforma P2P lending Mintos

Mintos, fondata nel 2015 in Lettonia da Martins Sulte e Martins Valters, è una delle più grandi piattaforme di P2P lending nel mondo, la prima in Europa. Dopo 5 anni, ha finanziato più di 30 milioni di prestiti per una cifra complessiva che supera i 5 miliardi e 800 milioni. Conta al suo interno oltre 350.000 prestatori da 63 paesi diversi, di cui 67 sono società di credito provenienti da 33 paesi differenti.

Mintos funziona infatti come P2P lending Loan Originator: ad ogni originator viene associato un rating. Il finanziamento minimo per un prestatore è di 10 euro. Offre garanzie di payback e strategie di investimenti pre-configurate, manuali o automatizzate (basta inserire l’importo complessivo da allocare). Ha un mercato secondario che consente l’uscita anticipata da un investimento. Non prevede commissioni per il prestatore.

What is Mintos? (English)

What is Mintos? (English)

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Video Mintos (in inglese)

Twino: il P2P lending classico

Logo della piattaforma P2P lending twino-smile

Twino è stata fondata in Lettonia nel 2009 ed è considerata una delle maggiori piattaforme europee di P2P lending classico. Ogni giorno emette circa un milione di euro di prestiti, che vanno a cittadini e imprese in Polonia, Russia, Georgia, Danimarca, Spagna e Kazakistan. Dalla fondazione, ha erogato prestiti per oltre un miliardo. Conta oltre 23.000 investitori attivi.

È possibile investire manualmente o in modo automatico. Ha un mercato secondario. Offre sia garanzie di payback che la payment guarantee, con cui la piattaforma si sostituisce al debitore nel pagamento dei rimborsi.

KRISE bei TWINO? Interview mit Roberts Lasovskis in Lettland | Baltikum-Reise 2019 [3/6]

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Video: Twino – Intervista a Robert Lasovskis, fondatore (in inglese)

Opyn: P2P lending per PMI

Opyn (ex Borsa del credito), in collaborazione con Azimut, Santander Corporate and Investment Banking (Santander CIB) e Banca Ifis, supporta un’iniziativa per fornire liquidità alle piccole e medie imprese italiane. L’operazione di cartolarizzazione, strutturata da Santander CIB e B.Ifis, coinvolge Opyn come fornitore di soluzioni tecnologiche per il credito alle imprese.

I finanziamenti saranno concessi alle PMI italiane con una durata massima di 6 anni e saranno assistiti dalla garanzia del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI fino al 90%. Opyn utilizzerà algoritmi di intelligenza artificiale per valutare le richieste di finanziamento, consentendo di erogare i fondi in pochi giorni lavorativi. Si prevede che questa operazione di cartolarizzazione possa finanziare circa 1.200 nuove imprese.

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Video: Opyn

Prestiamoci: P2P lending per imprese e privati

Prestiti tra privati - Prestiti Online - Peer to Peer Lending - Prestiamoci

Prestiamoci spa è una società costituita nel 2008 e lanciata a luglio 2009, autorizzata e vigilata da Banca d’Italia. Società finanziaria, partecipa ai prestiti insieme agli altri investitori. Ha una capacità di erogazione di 3 milioni di euro al mese e conta oltre 5000 clienti.

L’esito della richiesta di prestito è garantito in 24 ore. Se approvato, il tempo di copertura è previsto in 7-15 giorni. Se entro 30 giorni non viene raggiunto l’importo, la piattaforma propone un finanziamento parziale rispetto alla copertura raggiunta. Prestiamoci.it si rivolge a persone fisiche, dai 18 ai 75 anni, che non abbiano protesti o pregiudizievoli, che abbiano un conto corrente da almeno 6 mesi e un’anzianità lavorativa di 24 mesi per i lavoratori autonomi e 6 per i dipendenti. La commissione sul prestito varia dallo 0,54 al 7,56%, con una spesa di bollo di 16 euro.

Per i prestatori, la commissione è dell’1% sul capitale. I prestatori possono scegliere di investire manualmente o automaticamente la somma che viene suddivisa in quote di 50 euro: nel caso dell’investimento automatizzato, la scelta è tra tre profili pre-configurati (base, medio, alto). La piattaforma è dotata di mercato secondario.

P2P Lending Italia incontra Prestiamoci - CrowdTuesday Milano

P2P Lending Italia incontra Prestiamoci - CrowdTuesday Milano

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Video: Prestiamoci

Nibble Finance: P2P lending per tutti

Nibble Finance è una piattaforma di proprietà della holding internazionale IT Smart Finance ed è stata progettata per offrire rendite passive con maggiore sicurezza e minore burocrazia.

Nibble Finance offre tre diverse strategie di investimento in base al livello di rischio desiderato: Strategia Classica per prestiti a basso rischio, Strategia Equilibrata per prestiti a rischio medio e Strategia Speciale per prestiti ad alto rischio. La piattaforma è disponibile in diverse lingue, inclusa l’italiano, per raggiungere un pubblico più ampio.

Tra i vantaggi di Nibble Finance ci sono la gratuità dell’iscrizione, una politica di riacquisto favorevole e un importo minimo di investimento relativamente basso.

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