Domenico Aliperto
Fatta la legge, trovato l’inganno, così recita l’adagio. Ma a volte non è nemmeno necessario trovare l’inganno: ci pensa la legge, con la sua incompletezza o approssimazione, a lasciare ampio margine a chi non intende rispettarla. Lo ricorderanno in molti, era successo anche con l’introduzione dell’accettazione obbligatoria dei pagamenti elettronici oltre la soglia dei 30 euro per professionisti, artigiani e commercianti, regolata dal Decreto legge 179/2012 ed entrata in vigore lo scorso 30 giugno: di fatto non era stata prevista nessuna sanzione per chi non ottemperava alla norma, e fino oggi i furbi (o i dissidenti) hanno potuto farla franca grazie a un comodo caos normativo. La pezza hanno provato a mettercela i senatori Aiello, Bilardi, Di Giacomo e Gentile che con il Disegno di legge 1747 presentato il 22 gennaio hanno previsto un sistema di agevolazioni per coloro che adottano il POS e soprattutto stabilito le pene per quelli che continuano a far spallucce.
Il documento stabilisce che chi viene sorpreso senza POS o viene denunciato da un cliente all’autorità competente, tipicamente la Guardia di Finanza, è passibile di una sanzione amministrativa da 500 euro. A quel punto il commerciante o il professionista ha 60 giorni di tempo per dotarsi del dispositivo e comunicarne l’adozione nelle modalità prescritte dalla sanzione. Decorsi i 60 giorni scatta una seconda multa da mille euro, e vengono concessi ulteriori 30 giorni per l’adempimento dell’obbligo. Se anche allo scadere di questo termine il soggetto non ha provveduto ad attivare il POS, viene comminata la sospensione dell’attività commerciale o professionale fino a quando non si ottemperi alla legge.
D’altra parte, coloro che invece hanno prontamente installato (e cominciato a usare) il POS per la remunerazione delle proprie attività professionali “hanno diritto – si legge nel documento da approvare – ad agevolazioni fiscali consistenti nella detrazione dall’imponibile reddituale del costo percentuale di ciascuna transazione eseguita per il tramite dei suddetti strumenti”.
Il senatore Aiello si dice soddisfatto del documento. “Questo Ddl”, sostiene, “è chiaramente volto a premiare i professionisti ma al contempo contiene tutte le forme di tutela per il consumatore o il fruitore del servizio nel caso venga negata la legittima possibilità di procedere al pagamento mediante gli strumenti elettronici previsti dalla legge” .
Ora non resta che aspettare l’approvazione dell’iniziativa parlamentare. E farla conoscere ai consumatori.