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Mastercard Innovation Forum 2022: cybersecurity e data analytics alleati delle aziende

Blockchain, data analytics e cybersecurity suscitano l’interesse delle aziende. Ecco le prospettive per i prossimi anni

Pubblicato il 27 Giu 2022

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All’evento annuale di Mastercard Innovation Forum 2022, eCommerce, blockchain, data analytics e cybersecurity hanno suscitato grande interesse da parte delle aziende.

Intanto, l’eCommerce e i pagamenti contactless e con la Wearable technology, soprattutto smartwatch, fanno la parte del leone. Ecco le prospettive per i prossimi 3-10 anni.

L’eCommerce spinge la transizione digitale

Le imprese ritengono che a trainare l’accelerazione digitale sia l’eCommerce. Ben il 76,2% lo considera uno strumento rilevante per il proprio business.

Infatti, il 37,5% delle imprese vende i propri prodotti (beni o servizi) mediante piattaforme proprietarie o marketplace di terzi. I picchi avvengono presso le aziende del terziario (40%), soprattutto fra le imprese più grandi (49%) e, a sorpresa, le imprese del Sud Italia (45%).

Gli strumenti di pagamento: dal contactless allo smartwatch

Le carte di pagamento eguagliano e talvolta superano il contante. Al Mastercard Innovation Forum 2022, emerge che le imprese usano le carte di pagamento (46%) più del contante (che si ferma al 38%).

Una tendenza opposta si registra presso gli esercenti, il 74% dei quali utilizza il contante rispetto al 70% dei pagamenti con carte.

Le aziende considerano le carte di pagamento come comode (45,7%) e veloci (35,2%) e la loro diffusione è alla stregua del contante in Italia (51% vs 52%).

Le carte contactless registrano sono viste come più comode (49,2%), veloci (49,1%) e igieniche (50,3%). Sono positivi anche gli aspetti di diffusione in Italia (41,5%) e sicurezza (36,9%).

I contanti appaiono come gratuiti (56,2%) e diffusi (52%), ma non sono percepiti come comodi (36,5% vs 49,2% per le carte contactless), sicuri (33,8%) e igienici (9,4% vs 50,3% per le contactless), aspetto rimasto al centro dell’attenzione anche post-pandemia.

Inoltre, i pagamenti via smartphone conquistano il 44,3% degli esercenti e dal 22,3% delle imprese. Ma sono ancora poco diffusi in Italia (23,3%) e non percepiti come particolarmente sicuri (28,6%), ma veloci (39,2%) e igienici (46,0%).

I pagamenti via Wearable Tech (smartwatch in primis) scarseggiano in ambito business, ma il 21,4% degli esercenti e dal 7,9% delle aziende lo usano. Piacciono in termini di igiene (40,6%) e ottimizzazione dei tempi (35%) e comodità (29,3%).

Nei pagamenti commerciali e aziendali, infine, il pagamento con carta vince presso il punto vendita (negozi/magazzini) con loro fornitori: quasi 9 intervistati su 10 (85%), di cui il 66%, li conosce.

Seguono i pagamenti:

  • con carte sull’eCommerce dei fornitori (84%);
  • tramite carte virtuali (80%);
  • i pagamenti via tokenizzazione di una carta aziendale (abbonamenti, digital advertising, marketplace aziendale) al 74%.

Mastercard Innovation Forum 2022: le tecnologie dei prossimi 3-10 anni

Da qui a 3 anni, gli intervistati, soprattutto le imprese, considerano positivamente l’impatto della cybersecurity e dell’analisi dei dati.

Inoltre, crescono le aspettative per tutte le tecnologie aumentano nella prospettiva da qui a 10 anni: il 70,7% considera la cybersecurity un futuro alleato, così come l’analisi dei dati per il 66,9%, la blockchain per il 56,2%, le crypto e il metaverso per circa il 50% degli intervistati.

Infine, interesse e curiosità indirizzano aziende ed esercenti italiani verso i nuovi mezzi di pagamento: nella transizione digitale, education e conoscenza delle nuove tecnologie orientano positivamente i comportamenti del futuro.

Blockchain e criptovalute al Mastercard Innovation Forum 2022

Le aziende guardano alla blockchain con interesse: il 74,4% vorrebbe saperne di più, il 73,3% crede che aiuterà le grandi aziende, il 54,9% che sarà utile a esercenti e negozianti. In ogni caso emerge la voglia di approfondire il tema, rafforzando education e competenze.

Decentralizzata, la blockchain è ritenuta sicura in merito alla protezione dei dati dal 64,6%. Invece poco più della metà (51,2%) ritiene che sia una tecnologia non matura e non testata a fondo e quindi in parte imprevedibile.

Le criptovalute non sono percepite ancora chiaramente: il 57% dice che sono troppe e manca la distinzione tra stabili e non stabili (le ultime registrano infatti una conoscenza qualificata al 43,4%, al di sotto di quelle stabili al 34,6%).

Per entrambe, gli under 35 sono più informati: 56% (non stabili) e 45% (stabili).

Le grandi imprese (73%), meno le medie e piccole (59%), ancor meno per gli esercizi (55%), ritengono utile la blockchain.

Le criptovalute (61%) sono percepite come una tecnologia a vantaggio delle grandi aziende e meno delle piccole e medie (44% per entrambe) o degli esercenti (40,0% per entrambe).

Solo quattro aziende su 10 guardano al Metaverso

Il 42,1% delle imprese italiane percepisce il Metaverso come una tecnologia che porterà benessere e crescita economica. Oggi oscilla tra l’essere solo gaming per il cittadino-consumatore (46,4%) e il diventare un’opportunità di business (52,7%).

L’impatto di questa tecnologia piace invece nelle relazioni tra individui e culture diverse, soprattutto fra gli under 35 che lo ritengono uno strumento che unirà le persone di tutto il mondo (58% campione generale vs 64% under 35), in grado di diventare centrale nelle vite di moltissimi cittadini in futuro (57,7% vs 66% under 35).

Il Metaverso (65%) è percepito a favore delle grandi aziende e meno delle piccole e medie (44% per entrambe) o degli esercenti (40% per entrambe).

Data analytics e cybersecurity al centro del Mastercard Innovation Forum 2022

Le aziende ritengono che la data analytics sia un investimento che genera risparmi o aumento del volume di business (61,7%). In particolare, le grandi aziende (78,9%) ed esercenti si interessano di analisi dei dati, meno le PMI e la PA.

Imprese ed esercizi lo giudicano uno strumento utile ad evitare minacce per le aziende (62,3%) e secondo il 61,5% serve personale qualificato per gestirla.

Il 69,8% vorrebbe saperne di più di cybersecurity. Serve a evitare potenziali danni in azienda (77,2%), mentre secondo il 73,4% l’area è complessa e richiede personale competente.

La cybersecurity convince tutti: grandi imprese, PMI, esercizi/negozi, la Pubblica Amministrazione, il cittadino- consumatore.

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