L’Associazione italiana Prestatori Servizi di Pagamento entra in Confindustria Digitale, la Federazione di rappresentanza delle imprese di Informatica e Telecomunicazioni in Italia. Con l’ingresso dell’A.P.S.P. la rappresentanza della filiera ICT si completa con un settore innovativo e dinamico, quello del Fintech e dei pagamenti elettronici. Un mondo in rapido cambiamento, che ha avuto impatti sconvolgenti sul sistema bancario e che vede i soggetti tradizionali impegnati a rinnovarsi e al contempo, l’irrompere di nuovi soggetti che offrono servizi innovativi ai clienti.
Il dilagare della moneta elettronica e l’evoluzione delle società
Il mercato dei pagamenti elettronici registra un incremento medio del 10% annuo. Questo deriva dall’utilizzo crescente di smartphone (che in Italia riguarda il 93% della popolazione) e dall’offerta di forme innovative di pagamento. Rispetto agli altri Paesi europei, l’Italia si colloca agli ultimi posti nella classifica Ue28, al ventitreesimo posto per transazioni pro-capite (in media sono 65 all’anno). La fiducia nell’innovazione sta però conquistando fasce di popolazione più ampie. Non a caso, il transato dei new digital payment nel 2018 ha registrato un boom del 56% pari a 80 miliardi di euro.
Non va dimenticato che la moneta elettronica rappresenta un potente fattore di evoluzione e modernizzazione della società. Può fungere da strumento di alfabetizzazione digitale di cittadini e imprese, di spinta all’economia della condivisione quindi alla sostenibilità ambientale e di contrasto a fenomeni di illegalità ed evasione fiscale. Infatti, alcune delle società più cashless d’Europa come i paesi nordici, sono anche quelle più avanzate dal punto di vista civico e di attenzione alle esigenze socio-ambientali.
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