Fintech e credito

Experian e Fairtile si uniscono per un credit scoring più inclusivo

Credit intelligence digitale e automatizzata. Ecco come funziona la nuova metodologia più inclusiva, per democratizzare l’accesso al credito anche a chi finora ne era escluso

Pubblicato il 28 Feb 2022

carta di credito

Il credit scoring inclusivo è al centro della collaborazione fra Experian e Fairtile. Grazie a questa alleanza, possono accedere al credito anche consumatori, finora esclusi con i dati tradizionali.

Infatti, il credit scoring, esteso a fonti alternative di dati, amplia la platea delle categorie ammesse, permettendo a banche e a prestatori:

  • nuovi mercati di riferimento;
  • nuove opportunità di business.

Credit scoring per democratizzare il credito

Il credit scoring inclusivo, grazie all’integrazione di fonti alternative di dati, permette di rendere possibile e più accessibile il credito a categorie di consumatori, in genere, finora escluse dall’accesso al credito con i dati tradizionali.

La collaborazione fra Experian e Fairtile, dunque, punta a rendere possibile l’accesso al credito da parte di consumatori che versano in difficoltà rispetto ai canali di informazione tradizionale.

Su queste categorie di consumatori a volte mancano dati sufficienti.

Experian e Fairtile si focalizzano invece sull’apertura del processo di valutazione del credito a fonti di dati nuove e alternative. L’obiettivo infatti è agevolare le persone ancora prive di una storia di credito classico.

I vantaggi della credit intelligence

Invece la credit intelligence porta il credit scoring tradizionale ad includere nuove fonti da affiancare a quelle tradizionalmente impiegate per la valutazione delle richieste di credito. Ecco quali:

  • fonti alternative e digitali;
  • storia dei pagamenti;
  • posizione finanziaria;
  • lunghezza della storia creditizia;
  • mix dei crediti e nuovi crediti.

Il vantaggio del credit scoring più intelligente è fornire a banche e prestatori un quadro molto più completo e affidabile della situazione dei richiedenti credito. Potranno prendere decisioni migliori in tempi più veloci e su fasce di popolazione di non facile valutazione in precedenza, i cosiddetti “credit invisibile”.

L’accesso alle fonti alternative e digitali

Grazie ad algoritmi avanzati è possibile un’analisi più estesa dei dati disponibili per valorizzare efficacemente l’affidabilità creditizia di un utente attraverso le fonti digitali.

Infatti l’azienda fintech propone soluzioni in grado di recepire, leggere e poi sfruttare dati strutturati e non strutturati di diverso tipo.

Le fonti alternative di dati sfuggono ai sistemi tradizionali di credit scoring, ma possono emergere dall’analisi del comportamento dei consumatori online e sulle diverse piattaforme digitali.

La partnership fra Experian e Fairtile

Experian è un’azienda specializzata in servizi di informazioni creditizie per consumatori e imprese. Invece Fairtile è una startup innovativa di tecnologia finanziaria per una piattaforma multi-cloud dedicata a servizi di credit intelligence e automazione.

Experian e Fairtile hanno in comune la volontà di utilizzare al meglio il potere dei dati per offrire nuove opportunità ai consumatori, alle imprese e all’intera società.

L’accesso al credito può imboccare un percorso sempre più inclusivo e democratico, grazie alla collaborazione tra le due aziende.

“Molte persone”, commenta Cristina Iacob di Experian, “hanno difficoltà ad accedere al credito perché i prestatori non dispongono di informazioni sufficienti per compiere valutazioni accurate del credito. Di conseguenza, si trovano a pagare tassi più alti o non riescono a ottenere il credito di cui hanno bisogno. Grazie alla collaborazione con Fairtile potremo supportare i consumatori ad accedere a finanziamenti in modo semplice, sicuro e con una particolare attenzione, specie in queste prime fasi, al rispetto dei principi del GDPR, alla trasparenza ed alle questioni di fairness di questi nuovi indicatori”.

Conclude Cristiano Motto di Fairtile: “Sono cambiate le abitudini, ci sono molti più strumenti a disposizione, e gli approcci tradizionali rischiano di non essere più adeguati. Per questo abbiamo deciso di studiare i comportamenti digitali dei consumatori, con l’obiettivo di farne un patrimonio utile innanzitutto agli stessi consumatori, e per contribuire a creare un mondo del credito più aperto e inclusivo.”

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