Open Finance

CBI lancia il servizio Check Iban in Europa

A permettere l’espansione al di fuori dell’Italia è la partnership con SurePay, uno dei principali fornitori europei di Confirmation of Payee (CoP)

Pubblicato il 26 Ago 2022

L'italiana CBI lancia il servizio Check Iban in Europa

Check Iban, il servizio di Open finance di CBI, si espande in Europa grazie alla partnership con SurePay.

Check Iban, frutto della partnership fra CBI e SurePay

SurePay, uno dei principali fornitori europei di Confirmation of Payee (CoP), offre maggiore garanzia ai consumatori, alle banche e alle imprese. Permette infatti l’indirizzamento dei propri pagamenti al beneficiario previsto.

CBI, società specializzata in logica collaborativa dei servizi digitali, compresi quelli di open finance a supporto del settore finanziario e della PA, ha siglato una partnership con SurePay.

L’obiettivo dell’alleanza è il lancio graduale del servizio Check Iban nei diversi paesi europei.

I dettagli dell’accordo

La partnership con SurePay permette a CBI di espandere la raggiungibilità di Check Iban a livello europeo.

Il servizio permette di verificare in real-time la corretta associazione tra codice Iban e partita IVA. Si tratta di un servizio di Open finance a supporto di clienti europei, tra cui il Regno Unito.

L’obiettivo consiste nel ridurre il rischio di frode e permettere la creazione di servizi e processi più efficienti, anche nell’ambito dell’onboarding commerciale della clientela.

CBI e SurePay ritengono l’intesa un primo passo verso ulteriori collaborazioni.

“Attraverso l’ecosistema CBI Globe”, commenta Liliana Fratini Passi, Direttore Generale di CBI, “stiamo sviluppando per la nostra clientela servizi innovativi in ambito Open Finance e contribuendo alla spinta digitale non solo in Italia. Grazie alla partnership con la fintech SurePay e alla sua soluzione best-in-class per fornire pagamenti sicuri, CBI è da oggi in grado di supportare banche e fintech nell’offerta del servizio Check Iban a clienti al di fuori dell’Italia, partendo da Olanda, Belgio e Germania, per arrivare in modo incrementale ad altri Paesi europei, tra cui Francia e Regno Unito. Questa partnership è il primo passo per lo sviluppo congiunto di ulteriori servizi innovativi cross-border”.

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