Pagamenti innovativi, ecco le esperienze italiane

Pubblicato il 23 Feb 2014

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Piero Todorovich

Esselunga ha iniziato le sperimentazioni dei sistemi di pagamento contactless nel 2009 avvalendosi della collaborazione di Gruppo Intesa e Mastercard, cominciando da un pilota in tre punti vendita e con un totale di sei casse abilitate. Da allora è pasata molta acqua sotto i ponti. “Nel 2010 le installazioni erano cresciute e si realizzavano circa 140 transazioni al mese – spiega Francesco Contini, responsabile IT area pagamenti elettronici di Esselunga -. Nel 2011 il sistema era esteso a 51 negozi e 650 casse. Dal novembre dello stesso anno su tutti i negozi”. Per invitare i clienti a utilizzare i sistemi contactless, Esselunga ha ideato specifiche promozioni, offrendo ai clienti la possibilità di raddoppiare i loro punti spesa. “Le transazioni sono così passate a 2100, toccando nel mese di dicembre le 3300 – precisa Contini – . L’esperienza ha dimostrato che una volta iniziato, gli utenti continuano a preferire il pagamento contactless”. Con l’ultima promozione del luglio 2013, il numero di transazioni mensili è arrivato a 73 mila, con un picco a dicembre di 78 mila. E’ stato un percorso molto lungo ma i numeri cominciano a essere percentualmente significativi e più visibile il miglioramento dell’esperienza d’acquisto per i clienti”.

Anche per Auchan, l’innovazione significa facilitare il cliente nei pagamenti e migliorare l’esperienza d’acquisto. “Per questo – spiega Edoardo Loasses, responsabile marketing cliente di Auchan – si è pensato di fare un’App mobile capace di aiutare il cliente nel momento della preparazione della lista della spesa. Il cliente inserisce i prodotti di cui ha necessità e il sistema propone quelli che possono maggiormente soddisfarlo”. La lista della spesa si può stampare prima di recarsi al punto vendita oppure restare sul telefonino e permettere la spunta dei prodotti. Con il telefonino è possibile fare il self scanning dei codici prodotto e infine pagare in modo sicuro grazie alla collaborazione stretta da Auchan con CartaSì e una banca. “Abbiamo sviluppato l’App come un contenitore di servizi – continua Loasses -. La montagna è da scalare è riguarda il cambiamento delle abitudini dei consumatori attraverso servizi che aumentano il potere d’acquisto, consentono di fruire di sconti mirati in base alle analisi dei consumi, oltre a offrire altri servizi accessori. Il sistema consente al cliente di fare spesa più velocemente”.

L’esperienza di Chef Express con le carte è molto recente, avviata nel maggio 2013 con l’abilitazione di circa 800 terminali di pagamento Verifone e la messa a punto dei collegamenti di rete dei punti vendita con la sede centrale della società. “Siamo tra i pochi ad avere soluzioni che acquisiscono la firma del cliente direttamente sul POS – vanta Emanuele Pedron, responsabile comunicazione e programmazione operativa di Chef Express Gruppo Cremonini -. Questo ci consente maggiore velocità, ma anche di rispondere alle esigenze degli utenti che stanno oggi usando il servizio portando il numero di transazioni effettuate a quota 5 mila al mese”. Anche per Chef Express le promozioni costituiscono un valido incentivo per aumentare l’uso delle carte. La società ha invece ancora qualche riserva sul fronte dei pagamenti contactless. “Ci sembra che sul fronte NFC manchino ancora le necessarie standardizzazioni – precisa Pedron -, ma crediamo che sia una strada utile. Per il futuro intendiamo sperimentare pagamenti senza carta con la tecnologia NFC. Sappiamo che servirà impegnarsi a far conoscere il servizio per poter davvero migliorare il servizio al punto vendita”.

L’acquisto dei titoli di viaggio sul Trasporto pubblico locale è il focus di AIM Mobilità di Vicenza. “Il tutto parte dal 2010 con l’adozione dei nuovi sistemi di bigliettazione – spiega Lorenzo Gemieri, responsabile bigliettazione elettronica AIM -. In partnership con Movincom abbiamo messo a punto un sistema che consente di acquistare il titolo di viaggio via SMS attraverso una iscrizione alla piattaforma e indicazione della modalità di addebito preferita”. Nel 2011 il servizio è partito con i biglietti dei mezzi pubblici, successivamente è stato esteso al pagamento dei parcheggi. “In futuro riguarderà anche i bollettini – precisa Gremieri -. Per far conoscere il servizio AIM ha fatto delle campagne di promozione a bordo dei veicoli. Abbiamo verificato che l’interesse al servizio varia molto in funzione della attitudine tecnologica degli utenti. Riteniamo un grande successo il fatto che il 25% degli utenti che hanno acquistato in autunno l’abbonamento annuale al trasporto pubblico lo abbia fatto con il sistema elettronico”. Per il parcheggio, l’utente digita il numero della piazzola e paga in centesimi al minuto ottenendo degli allarmi alla scadenza della sosta. “In settembre gli incassi di questo settore sono stati di quasi 500 mila euro”.

Un’esperienza simile è stata realizzata nel Comune di Firenze per il pagamento delle visite ai musei. “Lo scopo – spiega Roberto Dinelli, program manager di Linea Comune – è valorizzare il patrimonio artistico della città attraverso servizi rivolti al turista che usa i pass museali”. Il sistema permette l’acquisto online del pass e quindi il ritiro al di fuori dei momenti di grande afflusso turistico. “La situazione dei musei è di grande arretratezza – conviene Dinelli -, l’uso dell’online offre il grande vantaggio di fornirci anche i dati utili per profilare i visitatori e quindi offrire servizi integrati con l’accesso ai bus e ai tram in città oltre che al wi-fi pubblico. Il wi-fi offre ai possessori del pass per i musei dei contenuti speciali a loro dedicati”. L’anno scorso il sistema ha permesso al Comune di vendere 90 mila pass online e supportare 400 mila transazioni. Ha consentito di portare l’interesse dei visitatori anche verso i musei meno noti, creando un indotto positivo anche sulle attività artigiane della città. “Per il futuro vogliamo smaterializzare la card e creare delle app con cui l’utente possa divertirsi e conoscere la città”.

Per le multi-utility dei servizi, che devono conciliare i margini ridotti con un alto livello di attenzione agli utenti, i pagamenti mobili sono un alleato utile. “I nostri clienti generano in un anno qualcosa come 12 milioni di transazioni – spiega Martin Ignacio Isolabella, responsabile del marketing operativo di A2A Energia -, di cui il 62,2% con RID bancario, il 22% con bollettini alle Poste e il resto suddiviso tra sportello, tabaccherie, supermercati COOP e, marginalmente, con la carta di credito (0,9%)”. I pagamenti mobili sono stati attivati recentemente grazie a una collaborazione avviata nel 2013 da A2A con Banca Sella. “L’abilitazione del nuovo servizio è stata semplice e non ha richiesto modifiche ai nostri sistemi. Dopo le attività di promozione fatte in novembre e dicembre, il servizio ha raccolto un numero di transazioni superiore a quello delle filiali e contribuito a guadagnare nuovi clienti”.

Le capacità degli smartphone e l’utilizzo dei pagamenti mobili costituiscono l’infrastruttura abilitante per Enjoy: un innovativo servizio di mobilità intelligente (noleggio citycar) avviato da ENI in alcune città. “Un servizio pensato per essere alla portata di tutti e che fa passare pochissimo tempo dall’iscrizione all’uso dell’auto – spiega Giuseppe Macchia, vice presidente Smart Mobility Services di ENI -. Il sistema è in grado di verificare i dati della patente inserita dal cliente in tempo reale, assieme alla carta di credito o prepagata. Il cliente riceve in e-mail e SMS il suo codice-utente e quindi l’indicazione del posto dove trovare l’auto prenotata”. Il sistema ha erogato 120 mila noleggi nei primi due mesi di avvio del servizio. Lo smartphone del cliente viene usato come telecomando per aprire le portiere. Quando il cliente lascia l’auto, il sistema invia un SMS con la ricevuta di fine noleggio. La tecnologia mobile ha reso semplice e immediato accedere a un servizio citycar. “Pensiamo che i tempi siano maturi e i consumatori pronti per apprezzare servizi di mobilità innovativi e sostenibili”, ha concluso Macchia.

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