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Pagamenti digitali in crescita: il 62% delle aziende ha un conto digitale

I risultati di una indagine condotta da Qonto in collaborazione con OnePoll, su un campione di 1500 PMI italiane distribuite su tutto il territorio nazionale e operanti in diversi settori

Pubblicato il 12 Lug 2023

Mariano Spalletti

Managing Director di Qonto in Italia

DAO

Il settore fintech in Italia offre un panorama ricco di opportunità che si stanno piano piano consolidando, contribuendo in modo significativo a promuovere l’innovazione nel mondo finanziario. In particolare, le tecnologie emergenti stanno ridefinendo il modo in cui le persone gestiscono il denaro e conducono le proprie operazioni finanziarie, sia nella sfera privata, sia in ambito business. Le aziende fintech stanno introducendo soluzioni innovative per semplificare i pagamenti digitali, migliorare l’esperienza degli utenti nelle transazioni finanziarie e offrire servizi bancari e finanziari personalizzati.

La vasta gamma di servizi finanziari fino a poco tempo fa non disponibili, e la loro crescente penetrazione nel mercato, sta contribuendo ad aumentare l’inclusione finanziaria delle persone e l’efficienza operativa delle imprese.

Il 62% delle aziende ha almeno un conto digitale

Guardando al modo in cui le piccole e medie imprese (PMI) gestiscono le loro finanze, si sta assistendo a una vera e propria rivoluzione. Secondo un’indagine[1] condotta da Qonto, il 62% delle imprese ha almeno un conto digitale, e tra queste, quasi il 46% sono aziende molto giovani o startup. Anche tra le imprese che utilizzano solo soluzioni tradizionali, circa il 56% è pronto a fare “il grande salto” e ad adottare un conto digitale.

Non solo PMI: l’87%[2] della popolazione italiana (dato stabile da nord a sud) utilizza regolarmente almeno un’app per gestire le finanze personali o professionali. Abbiamo infatti voluto indagare anche come effettivamente gli strumenti fintech vengono percepiti e utilizzati da tutta la popolazione italiana. Questa percentuale rimane alta in tutte le fasce d’età, raggiungendo addirittura il 93% tra i giovani tra i 18 e i 24 anni (dato che fa decisamente ben sperare per il futuro). In particolare, oltre il 76% della popolazione italiana dichiara di possedere almeno un conto online, sia personale che aziendale.

L’uso effettivo dei pagamenti digitali è in crescita costante in Italia, a discapito del più tradizionale contante. Il 68% degli italiani preferisce effettuare pagamenti tramite carte di credito e debito o pagamenti via app, mentre solo il 32% preferisce ancora i contanti. Il cambiamento nelle abitudini di consumo degli italiani, l’avanzamento delle piattaforme di pagamento sicure e gli incentivi normativi stanno contribuendo a questa crescita dei pagamenti digitali.

fintech aziende

Fintech: migliora la vita quotidiana, ma con un paradosso

Il fintech viene anche percepito come un settore in grado di migliorare la vita quotidiana delle persone: il 77% degli italiani intervistati ritiene che il fintech porti miglioramenti concreti nella vita di tutti i giorni.

E qui viene il bello: nonostante l’ampio utilizzo degli strumenti fintech come testimoniato da questi dati, oltre un italiano su due dichiara di aver sì sentito parlare del termine “fintech”, ma di non conoscere bene l’argomento. Inoltre, il 33% degli intervistati non ne ha mai sentito parlare. Solo il 10% dei nostri concittadini si considera esperto sul tema. Gli imprenditori mostrano anche una maggiore conoscenza del fintech, con il 15% che dichiara di conoscere approfonditamente l’argomento.

Educare le aziende a cogliere le opportunità del fintech

L’Italia quindi, a dispetto di quanto si possa credere, è un paese in crescita per quanto riguarda tanto l’utilizzo del digitale, quanto della tecnologia applicata alla gestione delle finanze. Rimane tuttavia una conoscenza limitata di questo settore e c’è ancora bisogno di fare educazione sul tema per sfruttarne appieno il potenziale. Qonto è impegnata nel sensibilizzare su potenzialità e benefici del fintech applicato alle aziende, al fine di accompagnarle in un percorso di innovazione che ormai è da considerare più che mai necessario.

Inoltre, il settore fintech in Italia sta creando nuove opportunità di lavoro per giovani talenti e imprenditori. Le competenze tecniche e l’esperienza nel campo finanziario sono sempre più richieste, mentre le collaborazioni tra startup fintech, istituti finanziari tradizionali e organizzazioni regolamentari stanno facilitando la crescita e l’adozione di soluzioni innovative, aspettando che la tanto attesa PSD3 possa risolvere dei nodi alla base della diffusione esponenziale del fenomeno dell’open finance (con benefici ancora più marcati per imprese e professionisti)

Note

  1. L’indagine è stata condotta da Qonto in collaborazione con OnePoll, su un campione di 1500 PMI italiane distribuite su tutto il territorio nazionale e operanti in diversi settori
  2. L’indagine è stata condotta da Qonto in collaborazione con l’agenzia CINT su un campione di 500+ italiani distribuiti su tutto il territorio nazionale e che rappresentano diverse fasce d’età e livelli d’istruzione

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