Più del 70% delle aziende prevede di focalizzarsi su Millennial e GenZ nel 2025. Queste generazioni, digital-first e iperconnesse, diventano il target privilegiato, mentre cala l’interesse verso Gen X e Baby Boomer. Non basta però la presenza digitale: i consumatori più giovani chiedono contenuti autentici, storytelling e valori sociali chiari da parte dei brand. A certificarlo è il nuovo report di HubSpot “The State of Marketing 2025”.
Indice degli argomenti
Autenticità e valori del brand
Le aziende si stanno spostando dal product marketing al brand marketing. I consumatori premiano autenticità e responsabilità sociale, costringendo i marchi a puntare su contenuti che riflettano valori e visione piuttosto che singoli prodotti. Il 92% dei marketer prevede di mantenere o aumentare gli investimenti in brand awareness nel 2025.
Personalizzazione come leva di crescita
Il marketing “one-size-fits-all” è superato. I dati mostrano che “il 96% delle aziende ha confermato che le esperienze personalizzate hanno aumentato le vendite”. L’interazione in tempo reale, la capacità di ascoltare e adattarsi alle preferenze dei consumatori diventa la chiave per costruire fiducia e differenziarsi in un mercato saturo.
Dati strategici, ma con il nodo privacy
Le strategie data-driven non sono più opzionali. Il 35% degli intervistati indica i dati come fondamentali per raggiungere meglio il pubblico, mentre il 34% li considera essenziali per aumentare il ROI. Tuttavia, emergono nuove criticità: resistenza dei consumatori a condividere dati, qualità insufficiente delle informazioni e normative sempre più stringenti sui cookie.
Video e podcast guidano lo storytelling
Il contenuto visivo è dominante. I video brevi, seguiti da immagini e dirette live, garantiscono i migliori ROI. Cresce anche il ruolo dei podcast: oltre 100 milioni di americani li ascoltano ogni settimana e il 46% degli utenti ha acquistato un prodotto dopo averne sentito parlare in un episodio, segnale della forza del formato.
Social media in evoluzione
Instagram, TikTok e YouTube restano i canali principali per i brand B2C, mentre LinkedIn mantiene la leadership sul B2B. Reddit, Discord e Threads si affacciano come canali emergenti, anche se ancora utilizzati da una quota limitata di aziende (circa 10%). La sfida per i marketer è restare al passo con trend in continua mutazione.
Micro-influencer e AI-influencer
Il successo dell’influencer marketing si conferma soprattutto grazie ai micro-influencer, con community tra 10K e 100K follower. Questa formula genera ROI elevati, soprattutto su Facebook, Instagram e YouTube. Ma il futuro è già qui: “l’86% degli intervistati prevede che gli influencer generati dall’AI potrebbero sostituire quelli tradizionali già entro la fine dell’anno”.
Intelligenza artificiale, opportunità e rischi
L’AI sta trasformando il marketing. I brand la utilizzano per creare contenuti, analizzare dati e sviluppare campagne multimediali. Tuttavia, resta il nodo della responsabilità: garantire sicurezza dei dati, qualità e creatività in un contesto sempre più automatizzato. Per molti professionisti, la sfida sarà bilanciare efficienza e autenticità.
Ricerche online e AI generativa
Le abitudini di ricerca stanno cambiando. Quasi la metà degli intervistati ha notato un aumento del traffico grazie all’AI. In particolare, il 31% della GenZ usa chatbot e piattaforme di AI per informarsi. Sempre più brand, infatti, pianificano strategie SEO specifiche per l’AI generativa entro la fine del 2025.
La visione di Exelab
“La ricerca di quest’anno conferma che la personalizzazione è passata da plus a requisito indispensabile” – ha dichiarato Emanuele Caronia, CEO e founder di Exelab. “Il 96% dei marketer registra un impatto diretto sui ricavi quando i messaggi sono cuciti su misura. L’intelligenza artificiale sta accelerando questo salto di qualità.”
