PSD2: cosa cambia per il mondo Fintech

Paola Trecarichi, Senior Head di HiPay Italia, spiega come la fintech stia affrontando le novità che saranno introdotte dall’entrata in vigore della PSD2

Pubblicato il 05 Ago 2019

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Paola Trecarichi, Senior Head di HiPay Italia:

Mancano poche settimane all’entrata in vigore della PSD2, la direttiva sui servizi di pagamento. Ma quanto gli operatori europei sono pronti alla scadenza del 14 settembre 2019? L’obiettivo di questo quadro normativo, che verrà applicato in tutta l’area economica europea, è quello di rafforzare la sicurezza dei pagamenti nell’e-commerce, senza ostacolare la fluidità dei percorsi di acquisto, che devono restare senza ostacoli per i clienti finali. Il punto di vista di una Fintech come HiPay, come mette in evidenza Paola Trecarichi, Senior Head di HiPay Italia, è chiaro: “Q uesti cambiamenti hanno un impatto su tutti gli anelli della catena dei pagamenti, dai merchant agli issuer e comportano l’obbligo di modificare i loro sistemi informatici. Uno dei cambiamenti più importanti si basa sul cambiamento di 3-D Secure e sulle disposizioni che ne derivano, a quasi 20 anni dalla prima versione, che è ancora in uso.L’intero ecosistema è interessato a livello europeo. È quindi necessario un coordinamento tra tutte le parti coinvolte e questo richiede tempo”.

PSD2, sinergia banche-fintech

L’avvento della PSD2 , proprio per le novità che essa comporta, tende a mettere maggiormente in difficoltà gli operatori storici come quelli bancari. Ma non bisogna dimenticarsi che le società fintech e le banche lavorano insieme per implementare le indicazioni tecniche della PSD2. I diversi operatori dell’ecosistema dei pagamenti sono tutti interdipendenti, ognuno di loro ha quindi qualcosa da perdere se le transazioni non vengono completate. “Lavoriamo in stretta sinergia con le banche per evitare qualsiasi problema con i merchant. Tuttavia, portare avanti questo lavoro con tutte le banche europee e comprendere le regole che ciascuna di esse applicherà è complicato. La vera complessità sta nel comprendere, caso per caso, le regole che saranno stabilite da ogni acquirer e da ciascun issuer”, spiega Trecarichi. In particolare, il riferimento è alle esenzioni dalla strong authentication previsto dalla normativa, che al momento non appare chiarissimo.

Le conseguenze per il business di HiPay

Tutto questo, ovviamente sta avendo degli impatti significativi sul business di una Fintech come HiPay: “HiPay è uno specialista nei dati di pagamento. I nostri merchant ci inviano già numerosi dati relativi ai pagamenti e ne beneficiano grazie ai potenti strumenti di analisi e di business intelligence che mettiamo a loro disposizione. Con l’entrata in vigore della PSD2 abbiamo deciso di ridurre al minimo l’impatto tecnico per i nostri clienti. Team dedicati effettuano il monitoraggio di tutti i nostri clienti al fine di supportarli in questa fase di transizione. HiPay ha mobilitato i team di esperti dei diversi livelli dei protocolli bancari e delle entità giuridiche per analizzare i cambiamenti tecnici. Con l’aiuto dei nostri partner bancari, abbiamo lavorato con l’obiettivo di ridurre al minimo i requisiti tecnici. Una volta che la tecnologia è stata perfezionata, abbiamo istituito un programma di formazione interna per offrire risposte chiare e ottimali alle domande legittime dei nostri team tecnici interni in relazione ai nostri clienti”, conclude Trecarichi.

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